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Roma: Break the silence, assemblea pubblica contro gli attacchi ai diritti delle donne!

http://actiondiritti.net/images/stories/lucha07072010.jpgda Action-Diritti in movimento:

Da troppo tempo assistiamo al perpetrarsi degli attacchi alla libertà delle donne: (prima) gli obiettori di coscienza dentro gli ospedali, (poi) il definanziamento dei consultori e il loro progressivo esautoramento, l’estremo ritardo nella ricezione e diffusione della RU 486. Per non parlare degli attacchi alla legge 194, sferrati dalle pericolose dichiarazioni del popolo della vita e da quelle di Ratzinger.
Quando tutto ciò avviene nel difficile contesto della crisi economica, dei progressivi tagli delle garanzie del welfare state, le donne rischiano una situazione di isolamento e di impotenza, cui si va ad aggiungere un silenzio assordante della politica, dai partiti ai sindacati, nella difesa dei diritti delle donne. Diritti conquistati nei precedenti decenni di lotte e ora attaccati dietro lo scudo delle"quote rosa", che di tutto dovrebbero essere garanzia e sempre più spesso sono solo immagine visibile delle priorità economiche e della miseria politica di questo governo.

Le ultime vicende accadute nel Lazio ci parlano di un’ emergenza non più rimandabile. Di fatto, la somministrazione della RU486, è stata bloccata dalla giunta Polverini, attraverso la querelle sull’ospedalizzazione, impedendo l’alternativa dell’aborto farmacologico: forse, più che di tre giorni di ospedalizzazione avremmo bisogno di tre giorni di ferie pagate!!

Come corollario al disastro, culturale e politico arriva la proposta di legge Tarzia che sembra decretare l’atto finale dell’esperienza dei consultori, intesi come luogo di autogestione, prevenzione ed informazione. Infatti, secondo le sue particolari inclinazioni antiabortiste e tradizionaliste la consigliera intende privatizzarli quasi del tutto trasformarli in centri di assistenza permanente alla famiglia gestiti da associazioni "a tutela della vita".

Per questo pensiamo che sia il momento di rompere il silenzio. Non possiamo più attendere che qualcun altro difenda le conquiste ottenute in anni di lotte.
Invitiamo tutte le associazioni, collettivi, gruppi, comitati territoriali che si mobilitano a difesa della libera scelta delle donne a partecipare ad un assemblea pubblica… Affinchè questo momento sia solo il primo passo per confrontarsi, discutere ed immaginare un percorso che da qui all’autunno, riesca a costruire una mobilitazione larga e efficace che ribadisca che
nessuna decisione può essere presa sul nostro corpo e in nostro nome!!!

Rompiamo il silenzio, riprendiamoci i nostri diritti!!

ASSEMBLEA-RIUNIONE PUBBLICA il 9 luglio alle ore 17.00 a LUCHA Y SIESTA!
via lucio sestio 10 – roma

Lucha y Siesta – Infosex

—>>>Sulla proposta di legge che vuole privatizzare in lazio i consultori familiari leggi: Te lo do io il consultorio e Te lo do io il consultorio (parte seconda). Per ampliare il punto di vista potete dare una lettura al tentativo di depotenziamento e smantellamento dei consultori che comunque viene fatto anche in altre regioni. L’ultima proposta in Sicilia.

Posted in Fem/Activism, Iniziative, Omicidi sociali.


2 Responses

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  1. elisabetta says

    Sono una donna che lavora che ha sempre sostenuto la nostra causa. Sono con vi con noi per sempre.

  2. Silvia says

    Questa proposta di legge Tarzia mi fa alquanto paura.
    Non soltanto temo per i consultori laziali, ma temo anche che la legge possa, una volta approvata, essere estesa poi a tutta l’Italia.
    La signora è la quintessenza dell’estremismo pro life (non a caso è la fondatrice del Movimento italiano per la vita) e vuole introdurre nei consultori associazioni cattoliche “che possano offrire alternative all’aborto”.
    Una mia amica che c’è passata per la via dell’aborto (quello chirurgico) non più tardi di quattro mesi fa è stata trattata dal personale medico come una specie di animale.
    Dopo l’operazione, tanto per ricordarle quello che aveva commesso, le è stato posizionato il letto al reparto maternità con un’ampia visuale sulle neomamme e i nuovi nati.