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L’appartenenza a 9 anni

Da Serbilla:

Questo è il videoclip di una canzone "neomelodica", nelle canzoni neomelodiche spesso si fa riferimento, elogiandola, alla camorra, alla violenza, alla logica del: mi picchia/è geloso allora mi ama. D’altra parte a napoli abbiamo un precedente illustrissimo, Bammenella, la prostituta raccontata da Viviani in una celebre canzone, che si vende per far fare la bella vita al fidanzato pappone e poi per curarlo, ma se il contesto storico e l’intento poetico di questa canzone la giustifica, nell’altra, quella del video non trovo giustificazioni, il fatto grave è che ha come protagonista una bimba cantante di otto/nove anni al massimo, che nel 2010 aderisce perfettamente a quel modello di donna, ovviamente inconsapevolmente.

Mi fa rabbia, perchè così, a prima vista sembra un gioco, quanti avranno riso guardando questa bambina "atteggiarsi" a "femmina grossa"? Tanti, ma il problema è che di ragazzine e poi donne così a napoli ce ne sono tante, tante che non riescono ad emanciparsi da questi meccanismi, per le quali la scuola e la società non fanno e non potranno mai fare niente.

Pochi giorni fa nella scuola, scuola media inferiore, in cui lavora una mia parente una ragazza è stata aggredita, non è un caso isolato, accade spesso, una quattordicenne che prima era fidanzata con un ragazzo di 20 anni, poi lo ha lasciato e s’è messa con un altro, più o meno della stessa età, fuori scuola lui l’ha aggredita, lei si è difesa, lui ha giurato che la ucciderà.

E’ solo uno degli episodi, assai comuni, che potrei raccontare.
Poi apro youtube e ci trovo una bimba indottrinata a 8/9 anni "per gioco", guardate come balla in quel video, è terribile? E quei bambini? E’ brutto, veramente brutto.

—>>>Della serie come insegnare alle bimbe ad essere di proprietà dei maschi fin da piccole!

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


4 Responses

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  1. paola says

    Dispiace doverlo riconoscere, ma qui c’è un sistema di indottrinamento organizzato, con tutte le risorse mediatiche attuali, che in altre parti del nostro disgraziato paese (ancora) non esiste… sarà un retaggio dei sistemi di diffusione della canzone napoletana ma è agghiacciante. Non voglio dire con questo che altrove in Italia stiamo messi meglio: ad ognuno i suoi mezzi di induzione alla sottomissione.

  2. iaia says

    terribile!
    io una volta ne ho visto uno in cui il bambino che cantava – un certo giuseppe junior – incitava una bambina a levarsi la minigonna, descrivendo le emozioni provocate da questa visione.
    il video ha dell’ irreale (l’ ho dovuto vedere un sacco di volte per capacitarmi di ciò che stavo vedendo): si vede addirittura la bambina che, dietro al vetro fa pose alla 9 settimane e mezzo.

  3. Serbilla says

    Vuè! ^_^ che dire? che emozione, grazie (arrossisco).
    Ogni volta che lo rivedo sto video mi ammorba di più 🙁 online c’è pure “Lasciat stà a mammà ” in cui lei e suo fratello maggiore vanno a chiedere all’amante della mamma di lasciarla stare, che deve tornare con il padre che è un tipo onesto e non le fa mancare niente, allora l’amante si alza e dice che lui non sapeva niente del fatto che fosse sposata e avesse dei figli, la guarda con biasimo e dice che una madre deve stare coi figli, allora la madre, che per tutto il tempo sta zitta, abbraccia i figli e torna a casa.
    Una tragica telenovela trash sulle costrizioni famigliari.

    Menomale che a napoli ci sono pure cantanti jazz come maria pia de vito.

  4. Celeste says

    E’ agghiacciante …