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A Napoli offrono figa absolutely free entry!

Update: Dobbiamo rendere conto di un messaggio giustamente arrabbiato del fumettista che si è visto deformare, fregare l’immagine per farla diventare questa cosa che poi vedete sotto. Noi chiediamo scusa all’autore, pur non sapendo nulla della questione e non avendo alcuna responsabilità in tutto ciò, e immaginiamo che chi ha realizzato la locandina debba contattarlo e scrivergli.

Boo
said: Mighty Master of Potatoes

THIS IS MY ARTWORK…. NO ONE asked my permission to use it, I have
to admit i’m shocked as hell to see it out in the open like that.

WHOEVER used it should email me straight away over at Deviant Art – http://theboo.deviantart.com/

L’autore peraltro ci tiene a fare conoscere l’esatta intenzione che lui aveva quando ha fatto la sua VERA vignetta. Ecco un messaggio da parte di Dario:

Come richiesta da parte dell’autore originale del disegno, Boo, vi do
queste parole, bensì la motivazione di cui lo ha indotto a disegnare
quest’immagine
:

"The Artist who they stole this artwork off drew this specifically
for "female Empowerment", woman are powerful and sexual creatures,
warriors and queens who are in charge of their own sexuality and nature.
We were all born naked, women of ancient greece used to walk around
with bear breasts to show their power, Celtic women were queens and
cheifs and warriors who battled naked coverd in wode. Only other women
can oppress women and force them to cover up who they really are.
"

>>>^^^<<<

Buonasera a tutte/i le/i favolosità,

vi allego una locandina che vi farà incavolare non poco. Ieri, appena uscita dalla stazione, insieme ad altre ragazze mi sono imbattuta in questa locandina attaccata ad un palo.

Sono rimasta a guardarla per un bel pò, le mie amiche condividevano con me questa esperienza di analisi dell’immagine e ci siamo chieste: Perchè mai la porta di casa è paragonata alla figa? Perchè c’è un parallelismo tra la casa e il corpo della donna? Perchè la posizione della donna invia un messaggio di apertura e quindi di accesso illimitato?

Il messaggio che abbiamo tratto guardando questa locandina è che per questo gruppo e questo grafico delle nostre ovaie, la donna è una proprietà al pari di un immobile, dove per giunta l’accesso è aperto a tutti. Si riconferma l’immagine della donna puttana e pure oggetto… noi siamo bambole gonfiabili e gli altri possono disporre della nostra sessualità come vogliono e senza chiederci il consenso, dato che in quanto oggetti siamo private del diritto di esprimere la nostra idea e di decidere per noi. Ecco cosa secondo noi dice questa locandina squallida e offensiva.

Per guardarla meglio, dato che è diffusa anche in rete. Bella vero?

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.


25 Responses

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  1. Mara D. says

    E’ quasi divertente che qualcuno confonda il maschilismo con “intento di eccitare e quindi attirare clienti”. Non è quello il punto. Il corpo della donna non deve necessariamente suscitare eccitazione sessuale: basta che serva allo scopo, che faccia “vendere” o che faccia ridere (e quindi apprezzare il prodotto): tanto di questi corpi -ormai di tutti- ognuno si sente libero di fare ciò che crede, tanto che non ci si scandalizza se la donna diventa un ingresso libero. No, non fa ridere neppure da lontano che ci sia qualcuno di assuefatto a questo concetto, che questa sia considerata una battaglia priva di importanza (e che lo si affermi con tanta sconcertante e disarmante semplicità)

  2. mara says

    dario ringrazia molto Boo da parte nostra e digli che si, per noi a questo punto era chiaro che l’immagine era un regalo alle donne e non quella cosa oscena che l’hanno fatta diventare i contraffattori napoletani.
    correggo subito l’update che avevamo inserito in cima e inserisco anche le sue parole.
    grazie ancora
    e molte moltissime scuse a Boo per quanto questa cosa ci ha permesso di conoscerlo e apprezzarlo.
    thanks boo for everything and sorry again
    we like your works really much. it’s great, anyway, know it and know you.
    dario, scusa, noi non abbiamo trovato un indirizzo mail attraverso il quale scrivergli. potresti chiedergli se ci vuole “prestare” una delle sue fantastiche immagini per un post in cui parliamo di lui e dei suoi lavori?
    grazie mille
    mara
    per tutte le fikesicule!

  3. Dario says

    Come richiesta da parte dell’autore originale del disegno, Boo, vi do queste parole, bensì la motivazione di cui lo ha indotto a disegnare quest’immagine:

    “The Artist who they stole this artwork off drew this specifically for “female Empowerment”, woman are powerful and sexual creatures, warriors and queens who are in charge of their own sexuality and nature. We were all born naked, women of ancient greece used to walk around with bear breasts to show their power, Celtic women were queens and cheifs and warriors who battled naked coverd in wode. Only other women can oppress women and force them to cover up who they really are.”

    P.S.
    Boo è un autore, non un’autrice (come avete scritto sul topic…)

  4. Dario says

    Come richiesta da parte dell’autore originale del disegno, Boo, vi do queste parole, bensì la motivazione di cui lo ha indotto a disegnare quest’immagine:

    “The Artist who they stole this artwork off drew this specifically for “female Empowerment”, woman are powerful and sexual creatures, warriors and queens who are in charge of their own sexuality and nature. We were all born naked, women of ancient greece used to walk around with bear breasts to show their power, Celtic women were queens and cheifs and warriors who battled naked coverd in wode. Only other women can oppress women and force them to cover up who they really are.”

    P.S.
    Boo è un autore, non un’autrice (come avete scritto sul topic…)

  5. BlackJaguar27 says

    Come richiesta da parte dell’autore originale del disegno, Boo, vi do queste parole, bensì la motivazione di cui lo ha indotto a disegnare quest’immagine:

    “The Artist who they stole this artwork off drew this specifically for “female Empowerment”, woman are powerful and sexual creatures, warriors and queens who are in charge of their own sexuality and nature. We were all born naked, women of ancient greece used to walk around with bear breasts to show their power, Celtic women were queens and cheifs and warriors who battled naked coverd in wode. Only other women can oppress women and force them to cover up who they really are.”

    P.S.
    Boo è un autore, non un’autrice (come avete scritto sul topic…)

  6. Vincenzo says

    @ paola:
    La “caccia alle streghe” è stata una delle aberrazioni più grandi della storia occindentale, e onestamente non saprei dire quale tra essa e l’olocausto meriterebbero il premio di maggiore atrocità.
    Con quesi assiomi da “caccia agli stregoni” dimostri certamente di aver tratto insegnamento dai secolari errori e miopie di quelli che tu chiami “maschi”

  7. Vincenzo says

    @ Dottolo:
    Ok, ha scopiazzato. E saranno cazzi suoi allora per il copyright. Ma questo non nsignifica che sia un maschilista 😀

  8. paola says

    Capisco l’intento dell’ultim opost, ma allora direi che “la goliardia dei maschi frutto della cultura maschilista e del suo immaginario non ci appartiene e non abbiamo motivi per essere tolleranti nei suoi confronti”.

  9. Simona says

    @alberta finzi
    Scusami cara …ma quale accettazione passiva?
    Secondo te quell’immagine rappresenta tutte le donne???
    Onestamente credo che le lotte vadano fatte per cose piu serie…e non di certo a stare seduti davanti ad un monitor..e te lo sta dicendo una che alle sei di mattina è andata a fare i volantinaggi fuori le fabbriche…
    Ovviamente bisogna capire quali sono le cose che arrecano oltraggio e danno alle donne e bisogna distinguere la goliardia dal sessismo e dallo sfruttamento…
    Altrimenti, a sto punto dovremmo prendercela anche con secoli di storia dell’arte che ci ha restituito una lunga serie di nudi femminili!!!!

  10. mara says

    boo,
    sorry for everything. we didn’t know that imagine was one of your works.
    it’s not responsability of this blog.
    we always ask to the authors before use some work. tell us please what we can do e so you can consider that imagine was used by musical group like poster to invite people to party.
    in italiano per gli “artisti”:
    l’autore dell’immagine è giustamente scioccato e incazzato perchè la sua immagine non aveva nessuna “porta” e perchè è stata usata senza che le fosse chiesto nulla.
    bella storia, eh?

  11. Boo says

    THIS IS MY ARTWORK…. NO ONE asked my permission to use it, I have to admit i’m shocked as hell to see it out in the open like that.

    WHOEVER used it should email me straight away over at Deviant Art – http://theboo.deviantart.com/

  12. Dottolo says

    @ Vincenzo
    il tuo artista ha “arrubbato” l’immagine da un vero fumettista,
    le prove?
    http://theboo.deviantart.com/…ery/#Inky-Girls–2

  13. Abufinzio says

    Io Sono completamente d’accordo con Fede Seitigri.
    Lettera per lettera, le donne non sono oggetti sessuali

    Giusto recentemente stavo leggendo questo sito
    Indirizzo: http://www.noallapornodipendenza.it/orrore.htm
    Oddio, magari è un po eccessivo nella denuncia
    Comunque vorrei citare una frase presa dal sito stesso
    Ovvero:

    “Molto sangue cola da questi culi anonimi, dai nomi di pasticcino. “

  14. Alberta Finzi says

    Io sono sinceramente sconcertata. Ma è possibile mai che persino delle donne accettino con apatia simili mercificazioni della femminilità? Signori teste di caxxo, questa è la vostra Italia. Un paese dove possiamo essere trattate come fossimo delle PAPERELL senza cervello, senza né arte né parte, con teorie che non stanno né in cielo né in terra, che sono false e che sono state inventate dai maschilisti. CI HANNO FREGATO Più DI 50 ANNI DI LOTTE FEMMINISTE, E CI ERAVAMO IMPEGNATE TANTO PER AVERLI! Questo sito fa una grandissima attività, perché segnala simili scandali. E dobbiamo chiamare le cose con il loro giusto nome, e indignarci, perché immagini come questa sono POLNOGLAFICHE!!!

  15. simona says

    Io non credo che ci sia qualcosa di offensivo o sessista o scandaloso nella locandina, è una delle tante che girano tra i muri delle nostre città e sul web…per di più è un disegno e non è stata usata nessuna donna per farla…
    Ho dimenticato di dire che sono una donna che non si ritiene, e soprattutto non ha il complesso di essere un oggetto nelle mani degli uomini (fortunatamente non soffro di queste paranoie) e devo dire che questa locandina mi ha fatto alquanto sorridere…e soprattutto, la parodia torrese dell’iconografia californiana è un tocco di classe ( ma questo lo può capire solo chi sa cos’è lo stoner rock o chi almeno conosce i queens of the stone age)…
    Ragazze basate il vostro femminismo su cose reali e concrete…su quello che succede nei posti di lavoro e in mezzo alle strade e non andatevela a prendere con 4 ragazzi che stanno pubblicizzando la loro serata…sicuramente hanno organizzato un concerto e non una gang bang!

  16. Vincenzo says

    Salve a tutte, mi chiamo Vincenzo e conosco personalmente i membri del gruppo musicale, uno dei quali è l’Artista autore della locandina che tanto ha riscosso il vostro apprezzamento :D.
    Perché scrivo qui? Perchè ho letto con curiosità e un ò di meraviglia questo post. Anch’io nei giorni scorsi ho visto questa locandina dalle mia parti, e nel vederla non ho potuto trattenere qualche sghignazzo (ciò fa di me un maschilista? No saprei, credo che forse tutte voi avete più titolo per rispondere questa domanda). l’ho fatto non perchè questa locandina avesse chissà quale carica erotizzante o catturasse i miei più bassi istinti, ma perchè mi ha colpito l’associazione tra l’espressione free entry che in inglese indica l’accesso libero ad eventi come concerti o spettacolo teatrali, associato all’immagine della donna con le gambe aperte (questo significa che in fondo sono un sessista e vedo le donne esclusivamente come oggetti sessuali? Vedi parentesi sopra…) certo, lo stile è provocatorio, irriverente e decisamente rozzo. Di quello che può farti fare dei nemici (anzi nemiche) tuttavia non mi ha indignato. Vabbè ma è normale, risponderete voi, perché tu sei un maschio, e per un maschio è tutto diverso. Questo è sicuramente vero. Tuttavia credo che potrebbe interessarvi sapere il motivo per cui non mi sono indignato (questo significa che sono un prepotente che cerca di imporre il proprio punto di vista?idem come sopra… ). Non mi sono indignato perché per farlo averi dovuto leggere un messaggio al di sotto e al di là dell’immagine e dello stile provocatorio. E non l’ho trovato. Del resto anche lo stile di disegno secondo me rende palese l’intento caricaturale e goliardico. Non vi ho visto, sinceramente, nella scelta di raffigurare la ragazza nuda un intento diverso da quel gioco di parole del cavolo (o meglio della … 😀 ). Non ho pensato neanche per un attimo che l’intento fosse quello di attirare le persone al concerto le persone perché eccitate dall’immagine. Se fosse stato così, se avessi visto che la ragazza era raffigurata in modo più realistico, proprio per stimolare gli istinti libidinosi, allora mi sarei indignato. Come mi indigno a vedere sui cartelloni, sui giornali, negli spot televisivi, nei banner del web, belle donne più o meno vestite per vendere QUALSIASI COSA. Come mi indigno a vedere che a tutti i livelli, dalle professioni più basse alle alte cariche politiche, il sesso è ancora oggi la più importante moneta di scambio per ottenere opportunità e potere. Di questo io mi indigno
    Vabbè rispondere te voi, ma non c’entra nulla. Perché non conta l’intento originario, quanto il fatto che il messaggio sessista qualcuno potrebbe vederlo anche se non c’è. Questa, consentitemelo è una stronzata grossa come una casa. Io non so se davvero qualcun osi sia eccitato a vedere questa locandina e abbia avuto fantasie nella quali la donna aveva il ruolo di mero oggetto sessuale. Ma se davvero qualcuno lo ha fatto, quella persona probabilmente o è frustrata sessualmente o semplicemente fin da piccolo nessuno gli ha insegnato come valore il rispetto della dignità della donna. Una persona che magari si eccita solo a guardare i manichini di sartoria. Io posso capire che voi troviate di cattivo gusto mettere una donna nuda in locandina. Anch’io se avessi visto una locandina con un fallo maschile probabilmente avrei trovato la cosa squallida (poi dipendeva sempre dal contesto, dallo stile, ecc…). Ma dire che questo incoraggia a vedere le donne come oggetti sessuali secondo me presuppone un atteggiamento mentale pericoloso. Perché è lo stesso del dire che se una donna si mette una minigonna o un vestito più scollato, corre maggior pericolo di essere molestata. E’ l’anticamera dell’attenuante per lo stupratore. Non credo di dover venire proprio io a ricordarvi che se n uomo molesta una donna questo non succede perché lei si è messa una minigonna o gli ha dato troppa confidenza, ma perché quello non è un uomo ma un PORCO!
    Basta, ho scritto anche troppo, e non tutto forse a proposito. Non invado ulteriormente questo spazio, e voglio solo lasciare due considerazioni finali
    1) non so se i ragazzi del gruppo siano maschilisti, magari ve lo diranno loro, a me non hanno mai dato questa impressione, e quelli di loro che sono sentimentalmente impegnati vivono con responsabilità e rispetto il loro rapporto.
    2) Il simbolo della casa col punto interrogativo è il logo del gruppo che si chiama “E’ in casa bubu?”, quindi credo che ‘interpretazione che è stata data della locandina quanto al vedere la donna come una casa in cui c’è libero accesso sia abbastanza fuorviante…

    Evviva il corpo della donna non in quanto tale, ma perchè grazioso e fine involucro creato da Dio per contenere la sua anima! Peace, love, empathy.

  17. Fede Seitigri says

    Sono esterrefatto! questa è una
    cosa realmente oltraggiosa nonché
    offensiva nei confronti delle donne, mettendo,
    per altro, in imbarazzo anche noi uomini per il comportamento
    altrui. Non si può fare di tutta l’erba un fascio ovviamente,
    dopotutto io, come tanti altri, abbiamo sempre combattuto contro
    ignoranza e maschilismo che purtroppo sono da TROPPO tempo
    predominanti nella società Italiana. Questo volantino, come
    i paragoni e gli stereotipi con i quali siamo bombardati peggiorano
    ulteriormente una situazione di per sé già vergognosa.

  18. Vincenzo MercMusic says

    Salve a tutte.
    Tre premesse.
    La prima è che amo le donne con tutto me stesso.
    Dico donne e non femmine perchè dell’annosa questione sulla differenza tra i 2 termini non ci ho mai capito molto, ma so che “femmina” nel gergo comune è reputata una parola offensiva, un pò come “negro” al posto di “nero” e allora scelgo questa (donne) per essere educato e rispettoso.

    La seconda è che conosco molto bene la band, il creatore della locandina e tutto ciò che ruota attorno ad essa.

    La terza premessa è che sono qui a scrivere per provare a chiarire che non c’è nulla di offensivo in questa locandina e cercare di strappare un sorriso a tutte coloro che ne hanno percepito significati lesivi.

    Innanzitutto quindi, vi offro uno spunto di riflessione sul nome della band: è una citazione dal film Tototruffa, che già da se chiarisce la natura guascona, autoironica e sarcasticamente dissacrante di ogni fenomeno relativo a questi 4 ragazzi (potete vederne le caricaure al fianco della bambolona maggiorata).
    Partendo perciò dal fatto che “qui si scherza”, cosa può mai esserci di offensivo?
    Ok, le donne sono materia “sacra”, io almeno la penso così…ma anche la loro sacralità non le dovrebbe esimere dal poter essere oggetto di ironia!

    Inoltre: l’ingresso “assolutamente libero” è ovviamente riferito al locale…quella sera in front line c’erano le mogli e fidanzate dei 4 della band…non credo che le avrebbero “offerte” agli avventori così liberamente !

    Andiamo avanti nella vostra analisi semiotica dell’immagine: porta di casa? Ma dove?
    Ma ci avete pensato che il punto interrogativo sulla casa sia semplicemente un simbolo che racchiude maccheronicamente in se la frase “è in casa Bubù” ?

    Torno poi all’analisi della bambolona.
    Da un lato, come già da qualcuno è stato intuito, la band è una versione amatoriale e consapevolmente cafoncella di steretipi musico-culturali nella cui iconografia sono presenti immagini simili.
    Chiaro che Torre del Greco non è in California ne in Arizona…naturale offrire come immagine di se una sorta di parodia di quel tipo di immaginario.

    Tornando all’ ermeneutica dell’immagine, offro un ultimo spunto di riflessione: la posizione della donna e le sue dimensioni…più che offrire un’idea di accesso libero (citazionismo di Bukowski e Almodovar?) ha dimensioni 10 volte più grandi di quelle dei ragazzi…non potreste leggerla come un’icona di assoluta superiorità, fosse anche di natura ormonale, nei confronti dei 4 piccoli eroi poco più grandi di un piede della giunonica maya desnuda in questione?

    W le donne, w l’ironia, abbasso i pregiudizi,abbasso le paranoie, w il sesso come forme suprema di divertimento, w il rock !

  19. kirby says

    ahahahh Grande, ma quello è il gruppo del mio amico .
    E’ conosco tutta la storia . Semplicemnte la casa è il simbolo del gruppo, Che appunto si chiama “è in casa bubu?” citando il nostro principe della risata Totò. La donna nuda è stata messa semplicemente per attirare l’attenzione come è successo a chi ha scattato la foto

  20. lucì says

    cafon stoner rock? mmmm in questo contesto mi ricorda un video dei queens of the stone age (che fanno stoner), questo :

    http://www.youtube.com/watch?v=vBwWUfLlglw

    Parlo in maniera acritica comunque figure così sembrano far parte dell’immaginario del genere, e in effetti questa sembra una versione fatta appositamente più “cafoncella” .
    Non saprei dirvi con esattezza qual è il pensiero stoner.
    ciao 🙂

  21. m. says

    i don’t know 🙂
    ti risponderà chi l’ha fatta!

  22. Serbilla says

    Intendevo dov’è stata scattata la foto 🙂

  23. m. says

    serbilla 🙂
    l’indirizzo è scritto nella locandina!

  24. Leila says

    Oppure per Vauro, Santoro & Company, siamo bambole infermiere e aiuto meccanico. ANNOZERO 27/ 5/ 2010
    Infondo questa combriccola non ha mai avuto gran che rispetto per le donne, a mio avviso. Uno dei motivi per cui da mesi non guardo più il programma. Ed ogni volta che mi capita, facendo zapping, trovo sempre qualche conferma.

    Leila

  25. Serbilla says

    Dov’è? in che zona di Napoli?