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I padroni del web e la fellatio comunicativa

Lo sapete come fanno i padroni? I carcerieri? Gli schiavisti? Quando voi parlate vi fanno intendere che si tratta pur sempre di una loro concessione. Qualunque cosa voi diciate vi ricordano che dovete dirla con gentilezza. Se siete femministe allora ve la dicono in altro modo: autentici mostri della comunicazione maschilista pedantemente vengono a ricordarvi che se volete farvi ascoltare allora dovete essere compiacenti, da fellatio comunicativa, più gentili per non turbare l’animo del maschio in fase di scuotimento mistico.

Non c’è nulla di più reazionario che ricordare alle femministe come devono fare le femministe. Non c’è nulla di più violento che ricordare ad una donna che se vuole parlare deve fare attenzione ad essere delicata, femminile, gentile, pompinara.

La nostra comunicazione ferisce, è uno schiaffo in faccia. E’ acqua gelida in pieno inverno. E’ un pugno nello stomaco. Ti squarcia le viscere, ti raggiunge, ti sveglia, ti scuote.

E’ pura passione, si tratta di parole vere e non di burocratese intellettuale. Noi non siamo nel web per compiacere e piacere. Noi non dobbiamo essere carezzevoli, pedagoghe, psicologhe, balie di chi ci legge. 

Noi siamo ruvide, spigolose, pungenti, al vetriolo e non intendiamo cambiare stile per obbedire al padrone.

E’ il padrone che stabilisce qual è la donna buona e quella cattiva. Ma noi siamo qui scomposte, sbracate, incazzate e non certo per fare un corso di educazione domestica.

Non vi aspettiamo per l’ora del thè, non abbiamo in mente di usare eufemismi, non ci piacciono le volgarità nascoste dietro paroline "quiete".

Perciò, e lo diciamo per l’ultima volta, chiunque si arroga il diritto di cagare sul nostro blog consigli su come stare al mondo e chiunque sul web si permette di fare la separazione del femminismo buono (che poi sarebbe un fake gestito da un maschilista con una icona rubata alla nostra storia) e del femminismo cattivo (che sempre per il suddetto sarebbe il nostro) abbia chiaro che ne abbiamo piene le ovaie di mistificazioni, manipolazioni, furberie, minchiate di qualunque genere.

Imparate ad essere uomini che lasciano vivere le donne come le donne preferiscono. Imparate ad accettare la diversità senza incastrarla nei vostri trucchi e nelle vostre porcherie. Imparate che avete rotto le ovaie!

Un bel vaffanculo ci sta tutto! 😀

E se volevate delle geishe avete sbagliato indirizzo.

Sorelle, compagne, fratelli e compagni che non avete bisogno di essere compiaciuti per lottare insieme per l’antifascismo, l’antirazzismo, l’antisessismo…

A pugno chiuso, avanti!

Il nostro è un segnale che disturba. Chiaro?

Ps: E se ci avevate scambiate per un salone di massaggi romano, sappiate che vi siete sbagliati! Potete sempre chiedere a bertolaso…

—>>>Ebbene si, anche nel web vale il detto "se si convincono che tu gli appartieni e non fai la carina con loro e non gliela
dai – virtualmente parlando – gli stronzi si vendicano" e se si
vendicano l’obiettivo è la tua distruzione,
senza
se e senza ma

Posted in Anticlero/Antifa, Fem/Activism, Omicidi sociali.


2 Responses

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  1. Alessandro says

    Purtroppo, le persone che in qualsiasi situazione (e soprattutto sul web) non fanno altro che invocare alla “calma” ed al “parlare pacato” sono moltissime, soprattutto quando si parla di “politica” (metto le virgolette per intendere la cosa nel senso più ampio possibile).
    Sinceramente, sono assai stufo di avere a che fare con soggetti del genere, che non fanno altro che ridurre la “politica” a un’astrazione intellettuale, a un mero esercizio retorico, utilizzando a menadito le paroline magiche che hanno appreso in TV ascoltando i vari ministri…
    E se io voglio mandare a quel paese qualcuno, subito si chiudono a guscio, esprimendo “solidarietà” per l’offeso e “indignandosi” per le mie parole volgari e poco civili… Bah… 😀

  2. Strega Rossa says

    Parole sante, sorelle!!
    Sono con voi al 100%!!!
    A pugno chiuso,
    Strega Rossa