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Non vi fate manipolare mai!

Sgradevole. Sporco. Queste le prime sensazioni che mi vengono in mente pensando a lui.

Che io lo abbia solo salutato o abbia accettato per cortesia di bere un caffè offerto da lui ecco che poi si sente in dovere di schernire, completando lo stupro con lo sberleffo, con la volontà di distruggere quello che non può toccare e di dare fondo al veleno che custodisce per le migliori occasioni.

Ci sono uomini che quel veleno lo manifestano nei passaggi viscidi e finto-buonisti dei loro discorsi e nell’acrimonia insalubre dei momenti di stizza isterica.
L’uomo così disprezza. Non è in grado di amare. Non ha idea di cosa sia la convivenza tra persone. Prevarica. Stupra. Ogni giorno.

Dovevo subire la sua violenza psicologica tutti i giorni. Le sue parole fastidiose. La sua insistenza. Il suo sentirsi in diritto di accedere alla mia vita e di sentirsene parte come solo le persone con gravi problemi fanno.
Aveva scelto me e da quel momento io smisi di vivere.

Quando lo denunciai lui ne fu sorpreso perché non ammetteva che la persona che disprezzava, derideva, stuprava, manipolava e squallidamente sporcava in fondo avesse piena coscienza delle sue mistificazioni.

Sei violento, in ogni parola che esprimi. Sei uno stupratore, in ogni concetto che espliciti. Sei una persona molesta, in ogni tuo respiro.
Glielo dissi senza pensare alle conseguenze e non avrei potuto fare altrimenti perché l’alternativa sarebbe stata di restare lì a farmi uccidere ogni giorno, lentamente.

Quello che fece in seguito non è descrivibile. Dovete sapere che una persona violenta vi vuole innanzitutto convincere che la sua violenza è giustificata e che alla fin fine non si tratta neppure di violenza. Sei tu che hai capito male.

L’altra cosa che dovete sapere è che un uomo che vi fa violenza psicologica tenta di manipolarvi fino all’ultimo, ha l’ossessione di apparire qualcosa di più della persona mediocre che è e se non vince con le “buone” allora vi piscia in faccia con un ghigno sadico che delinea perfettamente la sua personalità.

Chi vi fa violenza psicologica è oppressivo, insidioso e supponente. Ritiene di essere una specie di dio, qualcosa di superiore, e dall’alto vi piscia ancora addosso.

Non guarda mai dentro di sé senza venirne fuori sconfitto ed è assolutamente inutile parlarci. Con i violenti non ci si parla. Si denunciano e bisogna fuggire lontano da loro perché non ti lasceranno respirare mai.

Quando lui chiamò l’assistente sociale per dirgli che io non ero in grado di fare attenzione al mio bambino parlò di me come della poverina che aveva qualche problema che lui aveva tentato di risolvere.

Non c’è di peggio di un uomo viscido che ti piscia in testa mentre ti toglie tuo figlio.
Di quel bambino non gli interessava nulla ma la sua potenza virile doveva pur esprimersi in qualche modo. Dalla pisciata all’eiaculazione, sulla pelle di mio figlio.

Sto aspettando di capire se mio figlio potrà stare con me oppure no. Nel frattempo io sono confinata in una casa senza finestre, lontano da lui e dal mio bambino.
Non so se mi sarà possibile sopravvivere dopo questa esperienza.

So che tante madri muoiono per non staccarsi dai propri figli, per non lasciarli agli ex mariti, in balia della loro assoluta violenza.
Mi resta poco tempo, lo so. Poco tempo per sapere quanto potrò continuare a vivere o se dovrò morire. E non stupitevi delle mie parole perché sono assai realistiche. Se non avete vissuto una storia come la mia non potete capire.

Un uomo come il mio ex marito non ti toglie solo il presente. Ti toglie la speranza di un futuro. Ti dice che tu non potrai più esistere senza il suo fiato sul collo. Significa che distruggerà tutto quello che ti è caro per ucciderti poco a poco.

Di questo sterminio non parla mai nessuno, eppure siamo in tante ed è così tragico che nessuno faccia niente e che tutto sia lasciato a poche volontarie infaticabili.

Prendetelo come un testamento spirituale, come una eredità che la mia anima vi lascia, ora, fino a che è in vita.

Non vi fate manipolare, mai. Se il vostro istinto dice che vi stanno facendo del male allora fuggite lontano, prima che sia tardi.
Per me non c’è più tempo. In italia non mi danno speranze. Aspetto la sentenza e poi deciderò cosa fare.
Vi abbraccio.

—>>> non abbiamo mai voluto condividere questa storia (che custodiamo da mesi) perché era terribilmente indicativa di una intenzione tragica. Abbiamo continuato a comunicare con chi ce l’ha raccontata assicurandoci che stesse bene. Ora che sappiamo che sta bene e che le cose per lei vanno meglio però vogliamo farvi sapere come viene ridotta una donna da un uomo senza scrupoli. Noi la abbracciamo tanto e la ringraziamo per la sua resistenza quotidiana e per il suo grande coraggio.

—>>>immagine da riotclitshave

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali, Storie violente.