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Di stupro in stupro

http://media.libero.it/c/img99/lifestyle/01/1384/2009/4/275rapelay.jpgdi Viviana Esposito
 
Nell’articolo che segnalo si parla del videogioco “Rapelay“ che in italiano possiamo tradurre con “stupro ripetuto”, un videogioco di origine giapponese che ormai è finito su internet (cosa che era alquanto prevedibile) e che è facilmente scaricabile. Questo "videogioco" è allucinante, perchè istiga allo stupro e alla pedofilia, dato che lo stupro è mirato a ragazze minorenni, e non ci sono dubbi sul fatto che sarebbe auspicabile non circolasse.

Detto questo, quello che ha attirato la mia attenzione sono stati alcuni nomi, come quelli di Gianni Alemanno, l’associazione telespettatori cattolici Aiart, la deputata del Pdl Barbara Saltamartini e la collega dell’Udc Dorina Bianchi che si sono indignati di fronte a tale videogioco. Non discuto l’indignazione, che provo anch’io, ma l’incoerenza di talune persone.

Stiamo parlando di esponenti politici di partiti che dei diritti delle donne, della loro salute fisica/psichica, del loro poter lavorare senza essere discriminate se ne sono fregati, che con le loro leggi violentano le donne ogni santo giorno, che con i loro credi ci incatenano a stereotipi/ruoli che ci rendono sempre meno libere, che hanno come leader uomini che ci insultano con “battute simpatiche”. La violenza e la sua istigazione non si limitano allo stupro, hanno mille forme e molte di queste sono realizzate da questi individui.

Tanto per fare qualche esempio: Alemanno ha creato nella sua città i cimiteri per feti, obbligando le donne che abortiscono a dare un nome al feto e a seppellirlo come fosse un essere vivente senza chiedere loro il permesso. Per non parlare delle regole cittadine che mirano al decoro e alla sicurezza della città, che poi si traducono in rastrellamenti razzisti contro le baraccopoli, che sono fatte tutte nel nome delle donne italiane e la loro sicurezza. Questa non è violenza? Non è paragonabile ad uno stupro istituzionale?

Mentre, per quanto riguarda l’associazione cattolica Aiart, ricorderei a tutti/e l’ultima notizia che riguarda un prete pedofilo, che, accusato di molestie sessuali su bambine da tre a sei anni, è già stato condannato in primo grado a 6 anni e 10 mesi di reclusione. Peccato che non si sappia dove sia e se continui a svolgere un’attività educativa a contatto con i minori, dato che la Curia non ha voluto rilasciare informazione agli inquirenti. Inoltre la Curia non avrebbe neanche pagato i risarcimenti stabiliti dal tribunale. Questa non è istigazione della pedofilia, è salvaguardia di quest’ultima. A questo punto la loro indignazione mi fa solo venire l’orticaria.

Per il Pdl e Udc mi basta ricordare Joy, Hellen, Florence, Debby e Priscilla. Queste donne sono state vittime di una violenza non solo fisica/psicologica, ma anche istituzionale, ma per loro, lor signori, non si pronunciano, anzi si coalizzano con i carnefici per assicurargli l’impunità. Questa come la chiamate se non “legalizzazione dello stupro” nei Cie? 

Posted in Corpi, Omicidi sociali.


4 Responses

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  1. Viviana says

    Filiberto scusa il ritardo con cui ti rispondo, comunque se ne è parlato un pò dapperttutto, quindi ti segnalo qualche link:
    1) http://femminismo-a-sud.noblogs.org/…co-alla-194
    qui trovi la

    2) http://femminismo-a-sud.noblogs.org/…no-abortito

    3) http://www.romatoday.it/…i-nati-XXmunicipio.html

    in cui vi è scritto esplicitamente questo: In sostanza, il provvedimento votato lunedì impegna il XX municipio a richiedere al sindaco di firmare una convenzione per la sepoltura dei feti. “In questo abbiamo già incontrato la disponibilità di alcune associazioni di volontari”, continua Petrelli. “Queste associazioni sono pronte a sostituirsi ai genitori che magari ritengono un peso dover seppellire questi bambini”.

    Quindi i feti che non le donne non vogliono seppellire possono essere seppelliti da associazioni di volontari, e questo è atroce perchè così alla fine indirettamente si dà delle assassine alle donne che abortiscono.

    Spero di averti dato informazioni sufficienti ^^

  2. Davide89v says

    Indignato, vedono lo stupro come un divertimento, per non parlare dei politici che strumentalizzano la cosa per farsi belli davanti l’elettorato.

  3. filiberto zecchini says

    Buongiorno Viviana, non viene modificato in nulla il tuo ragionamento, ma non riesco a trovare ciò che scrivi su alemanno ed i cimiteri dei feti. a dire il vero la legge (dpr 285/1990, art. 7) dice che per sepellire il “prodotto abortivo” (sic) entro le 20 settimane di gestazione o il feto tra le 20 e le 28 settimane di gestazione, serve la richiesta dei genitori, tramite apposita domanda di seppellimento alla unità sanitaria locale. a me risulta che sia “solo” stato votato un ordine del giorno in un quartiere romano (XX municipio, nel marzo 2009) dove si chiede al sindaco alemanno di utilizzare alcune aree di cimitero e di fare operare associazioni che si son date questo compito (..senza entrare nel merito di chi si da questo compito o propone certi odg). Ovvero, i feti sono seppelliti solo su apposita richiesta, entro le 24 ore, dei genitori. deduco che se fai questa richiesta hai anche dato una identità al feto e dunque un nome.
    non vedo cioè atti coercitivi del sindaco, nella faccenda. ma forse mi macano dei pezzi, ti chiederi dunque di dirci la fonte delle affermazioni di alemanno.
    grazie,
    filiberto

  4. Elena says

    Come (quasi) sempre sono d’accordo con voi.
    Però mi sfugge la differenza tra questo singolo gioco dove si stupra a ripetizione, e tutti gli altri giochi dove si uccide a ripetizione…
    Mi spiego, non voglio dire che andrebbero censurati anche quelli (anzi!!! lungi da me qualsiasi tipo di censura), però non capisco perchè se la prendano tanto per un videogame, quando delle donne reali stuprate non gliene può fregar di meno.
    Mi sembra un po’ la solita campagna pruruginosa/moralista/ipocrita che si attiva ogni volta che si va intorno all’argomento “sesso”…