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Senza tette non hai la lavatrice

http://www.youtube.com/watch?v=Yb6xRz0ZhnE

Mentre le donne erano solo corpi, tette sode, espressioni arrapanti di deficienti vogliose, gli uomini vengono presentati come appartenenti alla categoria "salviamo il mondo", artisti, piloti, uomini che sfidano il pericolo per salvare gli altri, machi patriarchi che se non fosse per la canzoncina finale cantata come fossero i village people sembrerebbero avere uno scopo preciso nella vita. Evidentemente la strizzatina d’occhio finale è per i modelli machisti che piacciono a taluni gay.

Dei maschi però non ci fanno vedere il pene. Non ci fanno vedere il culo. Non ci fanno vedere niente di più che i loro visi e il loro torace scolpito. Un po’ poco, non trovate? 

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.


5 Responses

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  1. d-K says

    @ Unicamilla – Hai ragione, “sfortunatamente” non ti sei sbagliata… :-S

  2. unicamilla says

    no fermi. ditemi che sono solo io che ho visto, alla fine dello spot ” x donne” che la montagna dove finisce quel siluro è una donna sdraiata a gambe aperte, il fiumicino fa la vagina e il siluro entra li…
    l’ho visto solo io vero!? datemi della malata vi prego!!!
    sono sconvolta. vorrei sapere il parere delle donne locali che vedranno in tv questi 2 orrori…

  3. d-K says

    Il bello è che grazie all’insulsa banalità di questi spot riescono a fare il filotto del sessismo e in questo, bisogna ammetterlo, sono riusciti ad abbracciare tanto gli stereotipi maschili che quelli femminili.

    I primi due spot, mentre dipingono le donne come dei semplici accessori di carne (e silicone, diamine!, ce n’è più che nella mia doccia…) costrette ad essere belle, truccate e perfette pure mentre vengono giù in picchiata dai 5000 m, contemporaneamente, però, lasciano intendere che l’uomo non è altro che un pene con un’appendice che nel lasciare la scia di bava dimentica di accendere il cervello: un cretino, insomma.

    L’ultimo spot (quello gay-friendly) riesce nella stessa operazione ma invertendo i generi: il maschio è tale solo se perfettamente aderente all’iconografia dominante (bello, palestrato, di successo nel suo lavoro, sicuro nel suo ruolo dominante e blablabla…) ma come contraltare ne risulta una donna incapace di guardare oltre il solito binomio “aspetto fisico/successo”.
    Anche questo è naturalizzare la differenza, lasciare che tutto si riduca alla biologia (spicciola): l’uomo che ha bisogno del maggior numero di uteri da ingravidare (addirittura t’arrivano in massa col paracadute) e le donne che, invece, non vedono l’ora di selezionare il “gene perfetto” dal maschio perfetto.

    Devono essersi fatti scoppiare il cervello per questi spot…

  4. Das D-maedchen says

    ah, la siemens.. la stessa siemens che voleva chiamare una linea di forni (sisi proprio forni) “Zyklon”. chissà come mai questo nome mi ricorda qualcosa…
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/2233890.stm

  5. Silent says

    buahauha. l’apoteosi della banalità.