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Donne di Guinea

Ci scrivono di una situazione tremenda. Riportiamo le esatte parole che abbiamo ricevuto perchè non sapremmo raccontarla diversamente.

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Buona sera mi chiamo xxx xxx vi scrivo per chiedervi aiuto a nome di donne alle quali è stata strappata ogni dignità. Io mi occupo di Guinea, un paese dell’Africa occidentale nella cui capitale è stato commesso un massacro lunedì scorso. Una manifestazione pacifica è stata repressa da alcuni battaglioni della Guardia presidenziale.

Parliamo di donne stuprate in pieno giorno, in centro città con fucili e bastoni, picchiate nelle parti intime, penetrate da armi e uccise.

Ora le associazioni della società civile chiedono aiuto alla comunità internazionale affinchè intervenga. Molte sono le donne che si rifiutano persino di andare negli ospedali a farsi medicare perchè la giunta al potere sta seminando il panico e tutti cercano di stare a casa e non muoversi per salvare la pelle.

Alcune foto delle violenze su donne erano visibili al sito http://www.cgcpm.org/ ora ne è rimasta una che allego. Anche una donna attivista nella società civile è stata violentata ed ora è riuscita a spostarsi in Senegal per essere curata.

Vi chiedo per favore di dare massimo risalto tra i vostri contatti a questa dichiarazione delle forze vive/la società civile della Guinea dove si sottolinea la particolare efferratezza dei crimini sessuali e la necessità che la comunità internazionale intervenga. 

http://www.guineenews.org/articles/article_tempo.asp?num=200910113859 

Sul gruppo facebook "SOLIDARITE AUX GUINEENS+ GUINEENNES. Disons non à la peur en Guinée Conakry" sto raccogliendo tutte le info che riesco a trovare su internet tra le quali anche la testimonianza di questa donna che ha assistito alle scene di stupro (guardare il video http://www.youtube.com/watch?v=ch_uzVp00bk al minuto 1.00) e di un uomo che ha partecipato alla mattanza intervistato da Radio France International

(RFI : Beaucoup de témoignages que nous avons recueillis font état de viols massifs et collectifs, d’exactions, comme des viols avec des armes sur des femmes. Avez-vous pu identifier les soldats ou les corps auxquels appartenaient ces soldats qui ont commis ces exactions ?

Militaire : Ce sont les gens de la garde présidentielle, puisque les gendarmes étaient un peu en arrière. Il n’y avait pas que des armes, il y avait aussi des bois. On prenait toute sorte de choses. On frappait même avec les pieds !)

Vi prego aiutatemi a mobilitare l’aiuto per queste donne e vi prego di notare come proprio nella dichiarazione sia messo l’accento sulla brutalità esercitata verso le donne. Grazie per la vostra attenzione, grazie infinitamente per il vostro aiuto. La società guineana si è già mobilitata di fronte a queste violenze inaudite, ora tocca a noi. 

Aggiornamenti:

—>>>Un articolo da Le Monde

Di seguito il testo che chiede giustizia e condanna con energia la brutalità nei confronti delle donne violetate e/o uccise
 

DICHIARAZIONE N°5 DEL FORUM DELLE FORZE VIVE DI GUINEA

Il 28 settembre 2009 a Conakry, centinaia di migliaia di nostri compatrioti di tutte le comunità, di ogni età, di ogni condizione, che manifestavano pacificamente in uno stadio contro la dittatura militare e per il ritorno ad una vita costituzionale normale, sono stati ingannati, brutalizzati, umiliati, abusati, violentati, pugnalati e uccisi per mano degli squadroni drogati dell’esercito. Durante queste manifestazioni storiche, abbiamo assistito a delle scene di una barbarie inaudita che nulla giustificava, se non la volontà del CNDD [Conseil  Nationale pour la Démocratie et le Développement] di terrorizzare e sottomettere il popolo di Guinea. Centinaia di donne e di giovani ragazze sono state spogliate, violentate, le canne dei fucili introdotte nelle loro parti intime, tutto ciò pubblicamente e sotto gli occhi della gerarchia militare.

Dal 23 dicembre 2008, il Forum delle Forze Vive della Guinea ha intrapreso tutte le pratiche pacifiche possibili per arrivare ad un consenso per intraprendere una transizione non violenta. In risposta, non abbiamo incontrato che disprezzo, intimazioni, umiliazioni, insulti e derisioni da parte della giunta del CNDD e del suo capo. Le libertà fondamentali sono state gradualmente confiscate, i media messi al passo. Parallelamente, contrariamente ai loro primi impegni pubblici abbiamo assistito ad un’operazione di legalizzazione del potere militare. Questo con lo sperpero senza precedenti dei fondi pubblici. Il Forum delle Forze Vive ha dunque deciso di organizzare un meeting d’informazione e di sensibilizzazione, mostrando che il popolo non accettava l’usurpazione del potere da parte dei militari.

Questo meeting cittadino poteva semplicemente informare l’opinione pubblica guineana sulla posta in gioco nelle prossime elezioni. Malgrado l’appello alle autorità per garantire la sicurezza di questa manifestazione pacifica, il Forum delle Forze Vive della Guinea non ha riscontrato che dissuasione o manovre diverse volte al boicottaggio. All’opposto di proteggere i luoghi sensibili, il CNDD ha infiltrato dei teppisti che si sono resi responsabili di tutti i danni perpetrati, in particolare quelli concernenti i commissariati saccheggiati. Tutto questo con lo scopo di discreditare l’insieme dei leader politici del Forum, di cui i diversi domicili sono stati messi a soqquadro e saccheggiati dai militari.

Il Capitano Moussa Dadis Camara, capo della giunta, il Generale Sékouba Konaté Ministro della difesa, Il Comandante Moussa Keita Segretario permanente della giunta, sono i responsabili del massacro dei nostri compatrioti allo stadio 28 settembre. Le loro orde avide di sangue, sotto la condotta del Capitano Diakité detto Toumba aiuto di campo di Moussa Dadis Camara, il suo vice Théodore Kourouma, nipote di Moussa Dadis Camara e altri ancora, mascherati o no hanno eseguito dei vili manovre uccidendo e violentando freddamente. Questi stupri collettivi e le umiliazioni insopportabili perpetrate a danno di centinaia di innocenti costituiscono dei gravi attacchi alla dignità umana. Gli autori e i mandanti di questi atti ignobili devono tutti rispondere delle loro barbarie. Ormai il quadro è chiaro. Massacreranno ogni cittadino che vorrà esercitare il suo diritto di avere un’opinione. Installeranno e manterranno senza esitazioni la guerra civile. Hanno già strutturato una milizia a carattere etnico. Bisogna dunque fermare le loro mani criminali, prima che brucino il nostro caro paese.

Il dialogo interno è diventato impossibile.

Dinanzi alla gravità eccezionale della situazione, il Forum delle forze vive della Guinea:

1.      Si prostra con un’infinita tristezza davanti a questi morti ed esprime il suo profondo dolore dinanzi a questa tragedia voluta. Esprime la sua solidarietà alle famiglie di tutte le vittime.

 2.      Esige dalla Giunta e dal suo governo:

        la restituzione immediata dei corpi delle vittime dei loro massacri affinché le famiglie possono dare loro degna sepoltura;

        il censimento dei dispersi

        la garanzia delle cure mediche per tutti i feriti

        la liberazione immediata ed incondizionata dei detenuti; la liberazione e la cura immediata di tutte le donne stuprate ed ancora sequestrate

        la riparazione immediata delle abitazioni private saccheggiate e la restituzione dei beni rubati.

 3.       Lancia un appello urgente alla CEDEAO, all’Unione Africana ed al Gruppo Internazionale di Contatto per organizzare urgentemente l’invio in Guinea di una forza di pace incaricata di proteggere le popolazioni guineane contro le forze armate ormai prive di controllo, come il capo della giunta stesso dichiarando di non poterle più controllare ammette

 4.      Lancia un appello ai cittadini ed alle organizzazioni competenti per la preparazione immediata di un dossier d’accuse al fine di condurre i responsabili ed i mandanti identificati delle nostre popolazioni davanti al Tribunale Penale Internazionale per crimini contro l’umanità

 5.      Decide di riunire urgentemente una concertazione nazionale per installare un organo consensuale ed efficace al fine di intraprendere la transizione verso delle elezioni libere e trasparenti in ragione dell’avvenuta perdita di credibilità del CNDD e del suo governo in qualità di forze dirigenti responsabili di uno stato unitario garante dei diritti umani, i più elementari

 6.      Lancia un appello a tutti i Guineani e Guineane, all’interno come all’esterno del paese, a mobilizzarsi ed opporsi alla dittatura militare.

Cinquant’anni di dittature civile e militare, bastano. Il popolo della Guinea non l’accetterà più.

Conakry, 30 settembre 2009

Il Forum delle Forze Vive di Guinea 

—>>>Ecco la richiesta di amnesty di attivare una commissione internazionale d’inchiesta sulle violenze in Guinea 

Posted in Corpi, Iniziative, Omicidi sociali.


7 Responses

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  1. Samuele says

    Credo che l’unica cosa che possiamo fare è mettere pressione ai nostri governanti e alle nostre imprese che lavorano in Guinea affinchè operino delle pressioni sui governi locali.
    Il primo passo da fare è una raccolta di firme massiva da diffondere ampiamente sul web indirizzata al nostro capo dello stato Napolitano che è colui che rappresenta la nostra nazione all’estero. Tutti gli altri sono dei delegati.
    Inoltre allo stesso modo o con altre modalità dovremmo mettere pressione all’ENI (azienda a maggioranza di Stato) affinechè faccia pressione sul governo della Guinea. Eni non ha grandi attività tuttavia è presente.
    grazie
    Samuele

  2. Luca says

    @ iO nOn pOrtO il reggisenO.
    traduzione ultima frase:
    “Oggi non ha aiutato alla stabilità che i soldati continuino a percorrere (le strade di) Conakry con attitudine minacciosa”

  3. abeilles magiques says

    DICHIARAZIONE N. 6 DELLE FORZE VIVE

    Il Forum delle Forze Vive di Guinea si è riunito il 6 ottobre 2009 a Conakry.
    Durante questa riunione ha espresso la propria soddisfazione per la visita di lavoro effettuata il 5 ottobre 2009 a Conakry da sua Eccellenza Blaise Compaoré, Présidente del Burkina Faso, in qualità di Facilitatore designato dall’attuale Presidente della CEDEAO.

    Durante l’incontro, il porta parola del Forum delle Forze Vive ha consegnato al facilitatore il memorandum del Forum contenente le richieste per un’uscita dalla crisi e l’instaurazione di una pace duratura, che conduca all’elezione di elezioni libere, credibili e trasparenti in Repubblica di Guinea.

    E’ emerso uno scambio produttivo tra il facilitatore e i membri delle Forze Vive su questioni di ordine umanitario, di sicurezza e politico.

    Le Forze Vive hanno accolto favorevolmente le proposte fatte dal Facilitatore per l’organizzazione di un incontro a Ouagadougou tra il CNDD e il Forum delle Forze Vive, sotto il patrocinio del Presidente del Burkina Faso. Ciononostante il Forum stima che la tenuta ed il successo di tale incontro possano essere assicurati solo nel quadro in un clima di fiducia.

    Affinché ciò si realizzi, esso esige il conseguimento delle seguenti premesse:
    – le dimissioni dello Capo della giunta, la dissoluzione del CNDD e l’instaurazione di un organo di transizione che designerà un governo di unione nazionale;
    – la restituzione di tutte le spoglie dei defunti alle loro famiglie;
    – la liberazione senza condizioni di tutte le persone arrestate dalle forze di difesa e sicurezza in occasione di questa manifestazione;
    – la liberazione delle donne violentate in occasione di questi eventi ed ancora detenute;
    – un mandato d’arresto dei responsabili che hanno condotto le operazioni nello stadio 28 settembre e che sono identificati per nome da più testimoni e la loro comparizione dinanzi alla giustizia;
    – la messa in sicurezza della popolazione civile, dei leaders politici e sociali, così come dei diplomatici accreditati in Guinea.
    Conakry, 6 ottobre 2009-10-08

    Il Forum delle Forze Vive di Guinea.

  4. iO nOn pOrtO il reggisenO says

    Di seguito riporto la mia traduzione del video di youtube. L’ultima frase non sono riuscita a tradurla, contribuite numerose.

    Forse se il mondo fosse stato più attento alla situazione in Guinea, Conakry dopo il colpo di stato di dicembre non avrebbe commesso certi orrori in questo Paese già abituato alla repressione.
    Ieri l’opposizione alla giunta militare che governa Conakry convocava presso la capitale una popolosa manifestazione intimando al leader golpista Moussa Dadis di mantenere la promessa di non presentarsi alle elezioni previste per gennaio per permettere al potere civile in Guinea di governare.

    Cellou Dalein: “Dobbiamo conquistare la libertà, la democrazia ha cominciato a prendere forma. Stiamo costruendo una democrazia vera nel nostro Paese, e continueremo a farlo.”

    Però questa volta l’esercito di Guinea non era preparato a una trappola nello stadio. I soldati hanno sparato senza distinzioni sulle cinquantamila persone che si erano incontrate al meeting dell’opposizione.
    In seguito, nelle strade hanno continuato, dando libero sfogo al loro sadismo.

    Una testimone: “Abbiamo assistito all’orrore. Hanno ucciso le persone come se si trattasse di una ribellione. Abbiamo visto come violentavano le donne. Le penetravano con le armi, poi sparavano e le uccidevano.

    E tutto ciò succedeva mentre il Ministro degli Esteri della Guinea Conakry parlava di fronte all’Assemble ONU della democrazia e dello sviluppo. Ore dopo arrivava la condanna internazionale.
    Il leader golpista Moussa Dadis, accusato di gravi violazioni ai diritti umani, cerca, senza riuscirci, di nascondere la portata dei massacri, e li imputa a “elementi che hanno perso il controllo”.
    Oggi non ha aiutato alla stabilità che i soldati inseguono (impossibile da tradurre)

  5. abeilles magiques says

    Ciao
    ti ringrazio per aver avuto il coraggio di leggere queste brutte notizie. Ieri sono andata ad una riunione della comunità delle associazioni guineane in Italia tenutasi a Milano nella quale mi dicevano che a breve organizzeranno una manifestazione anche in Italia. Lì Ho conosciuto un ragazzo di 21 anni a cui hanno ucciso il cugino. Ma alla famiglia hanno restituito solo la carta d’identità. Non il corpo. Desaparecido.
    Sul web ho ascoltato un’intervista di una donna che abita a Conakry (capitale della G.) la cui casa è stata messa a soqquadro dalle guardie presidenziali con una precisione svizzera alle 14 ed alle 2 di notte di lunedì scorso. Lei diceva : “siamo guineani e non abbiamo il diritto di scoraggiarci, e tutto ciò non fa altro che darci la forza, io in particolare, non farò un passo indietro..ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione liberamente”.
    Non è sola. Le manifestazioni delle comunità guineane si moltiplicano in Europa e America. Ma non le troverai sui quotidiani o nei radiogiornali perché nell’immaginario eurocentrico l’africana e il suo compagno sono politicamente zitti e muti. Invece nelle manifestazioni viene proprio messo l’accento sulla brutalità delle violenze nei confronti delle donne. Aspetto presente anche nella dichiarazione delle forze vive.
    Quello che penso possiamo fare è dare volume alla voce delle forze vive. Chiedere il rispetto di quei 6 punti concreti. Mandare la dichiarazione qui sopra riportata ad associazioni che si occupano di femminismo in Europa ed in Africa, di migrazione africana, di relazioni estere, ad associazioni di africani in Italia, ad ambasciate e consolati, a giornali, radio, siti web, ong. O anche parlarne semplicemente con gli amici per due motivi. Uno: affinché lo sdegno che tu provi possa echeggiare via radio fin dentro le case guineane dove non deve giungere il messaggio che l’impunità paga con conseguente aumento dell’incazzatura e della tensione. Due: siccome laggiù pochi hanno la corrente/computer per gridare la loro rabbia su un blog o il coraggio di uscire per strada per andare al più vicino internet point è bene che le ambasciate, l’Unione Africana, la Comunità Europea reagiscano anche a nome di coloro che non possono manifestare senza essere uccisi.
    Ecco quello che qui possiamo fare: esprimere solidarietà alla comunità guineana e ricordare che anche le donne guineane hanno una voce e che se non la sentiamo non è perché se ne stanno zitte / non si siano già espresse ma perché noi al nord siamo continuamente indottrinati all’ideologia eurocentrica dell’uomo (BIANCO).
    Grazie.

  6. Simone says

    Leggere questo articolo è veramente sconcertante, spero con tutto me stesso che si prendano iniziative a livello mondiale per impedire altri fatti come questo e che chiunque abbia fatto parte di tali crimini paghi con la sua stessa vita perché bestie del genere non devono appartenere a questo mondo.

  7. murrupina@tiscali.it says

    Sono indignata e anche molto addolorata per tanta brutalità verso le donne, vorrei poter fare qualcosa anche se in questi casi mi sento veramente impotente,spero che le persone competenti e “potenti” facciano qualcosa, io posso solo dirvi che sono molto vicina a voi con un grosso abbraccio.