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Arrosto di immigrato, una squisitezza!


{B}Lampedusa, incendio nel centro accoglienza{/B}

Avete presente Lampedusa? E’ il luogo che in questo momento più di ogni altro rappresenta quello che accade in Italia.

La questione si riassume così: il centro di accoglienza, sempre stracolmo oltre i limiti della propria capienza, è stato rinominato centro di identificazione e espulsione. Contemporaneamente il ministro Maroni ha firmato un trattato con la Libia affinchè fermino il flusso migratorio che arriva via mare, non importa in quale modo. Il centro di identificazione ed espulsione a Lampedusa non è più sufficiente alla realizzazione dei piani ministeriali. L’identificazione richiede tempo e per accertarsi dell’espulsione hanno avviato viaggi di rimpatrio per tutti gli stranieri arrivati clandestinamente nell’isola. Così il ministero ha proposto la costruzione di un altro centro. E’ a quel punto che gli abitanti di Lampedusa si sono ribellati e che hanno marciato in corteo assieme ad un migliaio di migranti che per un giorno sono usciti fuori dalla prigione e hanno invaso l’isola.

Il coro era unanime: Lampedusa non deve diventare come Alcatraz. Non piace ai cittadini del luogo la cui economia si basa principalmente sul turismo e non piace agli immigrati per i quali si apre la prospettiva di una lunga carcerazione preventiva, in attesa della identificazione e la espulsione, senza che questo abbia una minima giustificazione formale (arrivare in italia senza permesso di soggiorno come può essere considerato un reato?). Lo stesso parlamento europeo così come numerose organizzazioni umanitarie hanno giudicato questa modalità non rispettosa dei diritti umani.

La condizione dei migranti che dunque riescono a sopravvivere allo spaventoso viaggio della speranza, fatto di mare, inseguimenti e forse persino speronamenti volontari da parte dei libici, si aggrava ulteriormente all’arrivo sulle coste di Lampedusa.[Leggi]

Mentre noi eravamo occupati a stabilire l’etnia degli stupratori in quel di Roma, a Lampedusa decine di stranieri hanno ingerito pezzi di vetro per poter avere la speranza di non essere rimpatriati, molti sono rimasti segregati in condizioni di totale insicurezza e hanno iniziato uno sciopero della fame fino alla data attuale nella quale hanno iniziato una rivolta che è sfociata in un incendio che ha devastato una parte dell’edificio. Immaginate il caos, le condizioni precarie di vivibilità e la paura. Immaginate la voglia di scappare di gente che viene tenuta segregata in una fortezza. Immaginate la battaglia per guardagnarsi il diritto alla libertà, l’incendio e il fumo e la paura e la naturalissima necessità di sopravvivenza e poi immaginate la polizia che lancia lacrimogeni per "fermare disordini" e che rischia di far morire come sorci tutti quanti per evitare che ne scappi uno solo.

Non è la prima volta che in questo tipo di strutture vi sono incendi e qualche volta hanno provocato anche dei morti per i quali c’e’ stata una grande difficoltà o l’impossibilità di individuare un responsabile. [Leggi]

Lampedusa è un lager dove i diritti umani non esistono più. Nel frattempo nel resto d’italia si continua nell’opera di criminalizzazione dello straniero con conseguenze prevedibili. Solo nell’ultimo periodo ci sono le aggressioni a roma di 5 cittadini romeni e quella di tre famiglie romene a sassari. In entrambi i casi gli autori sarebbero gruppi di persone incappucciate che volevano proprio punire gente di quell’etnia. A Latina sono state lanciate due molotov contro un piccolo insediamento di baracche abitato da romeni e un incendio ha rischiato di fare danno in una baraccopoli nei pressi di Pisa. A Bologna dopo l’ultimo stupro prende piede la mania delle ronde antimmigrato. Il destino dei pochi immigrati che riescono a restare in italia – infine – sta tutto nelle norme stabilite con il pacchetto sicurezza. Massimo controllo e pochissimo spazio vitale. Divieto di culto, di cura, di esistenza, di vita.

Di tutto ciò nessuno ci dice niente. In effetti è più comodo se noi continuiamo ad avere paura degli stranieri, così non ci importerà poi molto se tanti di loro moriranno arrostiti dentro i nostri lager improvvisati. Ci si sono messi d’impegno. Fare i nazisti con convinzione non è una bazzecola. La fortezza europa resiste così. Sterminando volontariamente tutti quelli che bussano alla sua porta. Amen.

 

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. fikasicula says

    @elle
    perchè non rivolgi questa critica alla chiesa e ai cattolici in parlamento che vorrebbero far filiare anche le donne in stato vegetativo permanente come eluana englaro?
    la natalità dei nostri paesi, quelli cosiddetti sviluppati, è diminuita. lo dicono tutti e presentano quasto come un grave problema.
    i figli degli immigrati compensano questa diminuzione di manodopera per le fabbriche.
    ci sono operai e consumatori sufficienti per far campare il capitalismo almeno per altri 100 anni.
    eppure sugli immigrati si sputa e li si vuole fuori dalle “nostre”terre…

    come se noi fossimo sempre nati quei.
    lascia che negano e come è giusto che sia lascia che mutino le prospettive e l’aspetto di questa terra immobile.

  2. Elle says

    “La fortezza europa”, “la paura degli stranieri” etc, etc… tutta questa retorica non tiene mai e poi mai in considerazione certe cose, stranamente.

    La sovrapopolazione, tanto per dirne una. Certo che le risorse dei paesi di provenienza di queste persone sono sfruttate dai trusts occidentali che non lasciano loro neanche di ché provvedere alla alimentazione delle popolazioni locali. E finché non avranno la possibilità di vivere dignitosamente nei loro paesi, continueranno a venire qui.
    Ma nel frattempo cosa facciamo? Si conta che nei prossimi 20 o 30 anni potrebbero venire 50 milioni di soli sub-sahariani, per esempio. E dove gli mettiamo qui? E che lavoro diamo loro che non ce n’è abbastanza per noi? Ma davvero volete qui una densità di popolazione fra le più alte del mondo? Volete delle periferie all’infinito?

    Ci vorrebbe non solo programmi di sviluppo in questi paesi e quindi la loro decolonizzazione economica, ma ci vorrebbe anche una drastica politica della natalità per contenere una demografia esplosiva.
    E che fa l’ONU, per esempio, per imporla? Ma niente, l’ONU è più impegnato a fare passare leggi contro il blasfemo nei paesi occidentali in difesa dell’islam che a fare campagne sul controllo delle nascite.

    Eravamo un miliardo e mezzo 50 anni fa e oggi quasi 7. Ve lo immaginate un mondo con 15 miliardi di abitanti fra pochi decenni? Io no.

    “(arrivare in italia senza permesso di soggiorno come può essere considerato un reato?). Lo stesso parlamento europeo così come numerose organizzazioni umanitarie hanno giudicato questa modalità non rispettosa dei diritti umani.”, dici.

    A partir del momento in cui la legge prevede un visto per entrare, se uno non ce l’ha e entra clandestinamente, è proprio un reato.

    E non mi risulta che i paesi de provenienza di molti immigrati siano campioni in materia di diritti umani…