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Di orrori e minime speranze

Inorridisco. Quando leggo del racconto di uno stupro fatto per divertimento. Chiunque ne sia l’autore e qualunque sia la sua nazionalità di origine.

Inorridisco. Quando leggo che il nostro sistema giudiziario applica massimo garantismo per uno stupratore italiano affidato alle calde braccia della famiglia e un piano di giustizia sommaria affidando gli stupratori di guidonia alle percosse di carcerati e chissà chi altro senza la garanzia di una difesa. Gli avvocati che avevano ricevuto incarico d’ufficio hanno rifiutato

Una nuova forma di obiezione di coscienza è in vigore. Uno stupratore straniero non trova un avvocato. Vi sono dunque avvocati che mettono la propria coscienza in capo a tutto. Lo ricorderò ogni volta che vedrò un difensore – d’ufficio o per incarico di parte – che arringa le ragioni dell’innocenza di criminali, mafiosi, camorristi, stupratori "italiani", da soli o in gruppo, truffatori, banchieri e imprenditori in bancarotta. Lo ricorderò ogni volta che vedrò in televisione un avvocato intento a far passare un politico corrotto per un sant’uomo.

I prigionieri stranieri – e non solo – in italia fanno la fine dei prigionieri italiani in turchia, per esempio. Nessuna garanzia di uscire vivi dalla prigione. Potevamo risparmiarci la pantomima della democrazia in azione. Si poteva consegnarli direttamente alla folla inferocita. Li avrebbero sbranati come cani rabbiosi e non avremmo trovato di loro neppure i resti. Qualche osso tutt’al più.

Potete immaginare quanto mi faccia ribrezzo lo stupro. Non riesco a capacitarmi dell’esistenza di uomini così orribili da poter infierire sul corpo di una donna per possederlo a pezzi. Allo stesso modo però provo un autentico ribrezzo e un grande timore per queste forme di "vendetta" che rendono visibili caratteristiche insite nell’uomo. Emergono per caso, per calcolo, per coincidenza di fattori. La rabbia, la xenofobia, sentirsi dalla "parte giusta": l’orrore veste mille abiti differenti ma tale resta. Cani rabbiosi a sbranare il corpo di una donna, altri cani altrettanto rabbiosi a sbranare i corpi di uomini che hanno stuprato una donna.

Non c’e’ di peggio che trovare una giustificazione nobile per ogni atto disumano. Così vengono giustificate le guerre che infatti chiamiamo "giuste". Così vengono giustificati genocidi. Come quello dei palestinesi ad opera degli israeliani. Bisognerebbe inventare un girone dantesco anche per tutti loro.

Lo so. Lo so. Parliamo di stupratori. Ma la disumanità mi fa orrore, sempre. Sapere che è lì, che attende una ragione qualsiasi per emergere, mi terrorizza.

Inorridisco leggendo le parole di quella che un tempo era definita una femminista che ora ha preso il posto della ultima oriana fallaci e si è rivelata nostalgica dei banchi di scuola, con grembiulini e divise, alla maniera fascista: maschi con maschi e femminucce con femminucce. Secondo lei i bambini all’asilo maturano tendenza allo stupro perchè la scuola si sarebbe "femminilizzata". Signora Ida Magli, nella nostra società se c’e’ qualcosa di femminilizzato è la precarietà e la povertà. Prenda nota, la prego.

Inorridisco all’idea di un altro "censimento" dei rom nella capitale. Ancora impronte digitali. Ancora le dita imbrattate d’inchiostro dei bambini e delle bambine.

Mi dispiace molto che gli italiani debbano provare in Inghilterra quello che gli stranieri patiscono qui in italia. Non è bello sentirsi dire "tornate a casa vostra", vero?

Inorridisco per chi adesca bambini fuori dalle scuole, per chi picchia e stupra l’ex fidanzata, per chi prende il corpo di una donna per completare il furto in villa, come fosse un accessorio della casa. Per ogni crudeltà ho un pensiero negativo.

Ma mi rincuora sapere che la commissione pari opportunità della Fnsi (federazione nazionale stampa italiana) si sia posto il problema di rendere fruibile un documento (che in pochi seguono, credo, visti i risultati) che indica alcune modalità da seguire per informare meglio su notizie di violenza contro le donne.

Condivido la battaglia di Medici Senza Frontiere (MSF), Associazione Studi Giuridici
sull’Immigrazione (ASGI), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni
(SIMM) e Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG) che il 2 febbraio faranno una fiaccolata alle 17.30 davanti a montecitorio per dire che medici e infermieri non sono spie. Non possono e non vogliono denunciare gli stranieri e le straniere clandestin* che si rivolgono a loro per avere assistenza.

Condivido l’appello contro la violenza, le proposte per una formazione che educhi al non-sessismo, della libera università delle donne di Milano.

In qualche modo, per finire, mi fa ben sperare il disegno di legge contro lo stalking approvato alla camera dopo un lunghissimo iter parlamentare che risale alla scorsa legislatura. La notizia non mi procura soddisfazione per l’istituzione del reato e l’attribuzione di una pena corrispondente. Cosa importante è il passaggio culturale che questo piccolo articolo legislativo segna. Se la storia tra un uomo e una donna è finita lui non può molestarla, perseguitarla, non può compiere atti persecutori o stalking, non può aspettarla fuori casa, non può importunarla nei luoghi di lavoro. Non può farlo. Deve semplicemente rispettare la decisione dell’altra. 

E’ l’inizio di un percorso che non dovrebbe, quantomeno in teoria, giustificare più simili atteggiamenti in nome del "troppo amore", della disperazione di un lui sempre "affranto", mai rassegnato alla fine della sua relazione. E’ un piccolissimo cambiamento culturale che come tale va registrato e sommato ai minimi cambiamenti culturali che l’evoluzione delle leggi che parlano di donne, violenza, stupro, hanno, seppur con grandissimo colpevole ritardo, rappresentato. 

 

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Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


6 Responses

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  1. fikasicula says

    Chiara a me di quella legge importa fondamentalmente il salto culturale che determina o meglio che l’ha determinata. l’aspetto repressivo mi sembra poco importante perchè non risolve. non quanto quello culturale.

    la deterrenza degli strumenti “punitivi” è tutta una idea di destra giustizialista che non mi appartiene. ancora sono della scuola che pensa al libro “sorvegliare e punire” di foucault come una delle rare cose intelligenti che sia mai stata scritta sul nostro sistema punitivo/carcerario.

    Entrando nel merito invece posso anche dirti che una legge del genere nasce anche perchè specula sulle questioni che ci riguardano per rafforzare il teknocontrollo e dunque per avere qualche motivo in più per violare la privacy.

    esattamente come quando tirano in ballo la pubblicazione di foto porno che diffamano qualcuno. senza queste ragioni i motivi per tenere i log per ben due anni di tutte le nostre connessioni non ci sarebbero.

    la discussione perciò andrebbe fatta anche pensando alla libertà della rete che è l’unica che viene violata.

    altra cosa è quella che dici, ovvero che le intercettazioni al governo, come a molti altri, non stanno bene perchè è una bomba (che loro hanno voluto) che gli è esplosa in mano. gli si è rivoltata contro.

    è una guerra che fanno tra poteri forti: governo e magistratura.
    noi siamo solo un inutile attrezzo. un mezzo. un oggetto.
    non gliene frega nulla di noi. perciò ti dico di non cadere in questa trappola.

  2. Chiara di Notte - Klára says

    Fikasicula, non entro nel merito delle intercettazioni, ma in un reato come quello di stalking esse sono indispensabili, altrimenti chi crederebbe alla vittima? La parola del carnefice avrebbe ugual valore. Invece, ponendo il telefono della vittima sotto controllo, si potrebbe in tal modo stabilirne la colpevolezza e l’effettiva volonta’ di perseguitare.
    Ma se a causa della pena di soli 4 anni il reato non contempla l’intercettazione ecco che si ricade nel classico cane che si morde la coda.
    In fondo lo sappiamo tutt* che il discorso delle intercettazioni, almeno nelle intenzioni del governo, non e’ di natura garantista ma serve solo a mettere al riparo alcuni da reati che hanno commesso le cui prove sono contenute, appunto, nelle intercettazioni.
    Scommetto che qualsiasi legge faranno sara’ retroattiva.

  3. fikasicula says

    hidden side: il lavoro, la questione del reddito, è una cosa centrale della nostra analisi. una economia basata sulla subordinazione di alcune categorie sociali determina il quadro che poi vediamo realizzato. sulla sinistra, l’hanno fatta fuori gli uomini, con i loro miseri schemi di dirigenze e poltrone, correnti e mozioni di gruppo, cazzate senza fine che mancano di lucidità. semplicemente si arrabbattano per stare al seguito della volontà “degli elettori”, chissà quali, dato che li stanno perdendo tutti. le donne non hanno una sinistra da riprendersi. hanno un punto di vista radicale che è trasversale a qualunque pezzo della sinistra. i partiti già sono una categoria politica che soffoca lo spazio pubblico e il conflitto. chi li attraversa ha un punto di forza, le altre donne. 🙂

    g(ilda): questa cosa sarebbe da approfondire. ma non vogliono parlarne ne destra ne centro sinistra perchè non è “popolare” parlare di diritti dei carcerati mentre l’argomento principe è la “sicurezza”. per tutti i carcerati possono crepare. Che importa se non hanno neppure la garanzia di una traduzione corretta. Che importa se le confessioni di cui spesso si parla sono frutto della interpretazione forzata di chi compie gli interrogatori senza che neppure sia presente uno straccio di interprete. non importa a nessuno. al carcere femminile ho visto donne in pessime condizioni. ce n’era una, tedesca, alla quale nessuno aveva spiegato perchè era in carcere. non dopo un giorno. dopo due settimane. ed era una cittadina europea. immagina cosa fano alle altre.

    chiara: sulle intercettazioni io non ho le idee chiarissime. anzi un po’ si. penso che l’invasione della privacy sia sempre una cosa negativa. la discrezionalità fatta legge mi pare orrenda, che le intercettazioni vengano impedite per una categoria di reati e di persone, questo è grave. ma che in generale si limiti la possibilità di monitorarci tutti in chiave preventiva per cercare prove di reati vari mi pare positivo.
    a me fa sempre paura che qualcun@ abbia il potere di decidere che sono io l’oggetto di una indagine e dunque che su di me vanno cercate prove per farmi condannare… in questo c’e’ sicuramente qualcosa che non va. del grande fratello possiamo fare a meno, ecco.

  4. Chiara di Notte - Klára says

    @ Gilda.
    E poi si preoccupano se il Ministro della Giustizia Brasiliano critica l’Italia sul caso Battisti.
    Un Paese da Terzo Mondo, ma pare che il Premier ed i suoi portaborse raccolgano i consensi di una larga maggioranza di lobotomizzati.

    @ Fikasicula
    Per la questione legge sullo stalking, leggi cio’ che ho scritto nel mio blog. E’ senz’altro un passo in avanti, ma questi cialtroni ne annullano gli effetti con una pena fino a 4 anni ed al contempo permettendo le intercettazioni solo per reati oltre i 5 anni.

    PS: Per la connessione pare tutto OK, adesso. Anche se discontinuamente accade che non si colleghi. Mah!

  5. g(ilda) says

    uno squarcio sui prigionieri stranieri in italia. anzi in questo caso sulle prigioniere.
    traduco per un’amica che fa volontariato in carcere le parole di una prigioniera sudamericana. una “mula” di droga dal sudamerica,magari denunciata da chi l’ha pagata per il trasporto, per far passare liberamente il carico grosso..
    comunque: interrogatorio del giudice senza interprete. l’avvocato d’ufficio che non si presenta al processo e manda un altro che non sa niente del caso, risultato: 8 anni. comunicazioni con i familiari inesistenti, probabilmente non sanno neanche che fine abbia fatto. assistenza medica inesistente, neanche un presidio ginecologico permanente in un carcere femminile. in compenso terapia psichiatrica efficente: psicofarmaci a sfare.

  6. Hidden Side says

    sottoscrivo punto per punto …

    Da oltre un anno il tema (finto) della sicurezza sta creando una puzzolente cortina fumogena sulla vita politica italiana.

    Si governa con gli spettri delle legende metropolitane utilizzati per guidare verso una involuzione sociale barbarica e medioevale.

    E’ dalla manifestazione delle donne del novembre 2007 che ho la certezza che i movimenti delle donne sono gli unici ad essere arrivati ad una corretta e convergente analisi dei fenomeni sociali e politici.

    E’ l’unica analisi, quella delle donne, che coniuga, in quadro lucidamente correlato, quello che sta succedendo in termini di controllo sociale più ancora che politico.

    Manca ancora un tassello che è quello del lavoro, ma di quello si sono dimenticati tutti.

    In questo scenario … porca la miseria zozza … non c’è uno straccio di forza politica che sappia partire da questa analisi per rifondare una strategia politica di contrapposizione ed antagonismo sociale?

    Si continua con questo macabro balletto di mezzecalzette che straparlano e dividono le spoglie di una sinistra che ha l’encefalogramma piatta … azzerando la possibilità di dare una voce all’opposizione.

    Ragazze … prendetevi la sinistra … siete l’unica salvezza.