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Il pane fascista non lo vogliamo, no

http://www.galizacig.com/imxact/2007/02/abaixo_fascismo_590.jpgFirenze. Da qualche anno nella città che fu di dante alighieri e poi dell’assessore alla sicurezza cioni – quello delle ordinanze sui lavavetri, sui mendicanti, sul decoro anche nelle dimore private – i neofascisti hanno provato a mettere su casa in tutti i modi. Prima ci fu la apertura di una sede di forza nuova mascherata da associazione sportiva, proprio vicino allo stadio di campo di marte, per reclutare ragazzini e farne degli ultrà a braccio teso da usare come reggi striscioni nazisti durante le partite.

Si fece una azione di informazione capillare su tutto il territorio. Una manifestazione giusto il giorno della inaugurazione della sede. I fascisti vennero da tante città italiane. C’era persino il Fiore Roberto in persona e un po’ di bastoni che furono rinvenuti dentro qualche auto che veniva dalla capitale. Sicuramente per reggere le bandiere con le celtiche – come dichiarò Fiore in quell’occasione – non abbiamo dubbi.

Il quartiere accolse la inaugurazione con teli rossi appesi alle finestre ed era emozionante vedere le signore dai balconi cantare bella ciao mentre quegli screanzati dei fascisti urlavano cose fasciste con il braccio fascista e l’espressione fascista.

Dovettero chiudere la sede. Si erano dimenticati di dire alla proprietaria del fondo chi fossero in realtà e la signora in questione è un po’ ebrea. Così, giusto per capire come stiamo messi.

Ultimamente c’e’ stato invece un gran via vai di negozietti di gudgets nazisti. Roba di interesse storica, simboli, medagliette, cappelli, divise, riviste. C’erano poi i tipi della neofascista associazione la fenice che avevano aperto una specie di sede che però non è stata molto gradita sul territorio. Così hanno chiuso anche loro.

Il marchio Casapound, blocco studentesco di piazza navona docet, che sta proliferando con filiali sparse in tutta italia, vecchia formula di neofascismo spacciato per roba nuova tutta concerti, calcio e una politica mussoliniana rispolverata per ungere le menti deboli di disoccupati, senza casa e nuovi poveri, è arrivato anche a Firenze. Per iniziativa di casapound madre, presumibilmente quella romana, hanno deciso di fare a galluzzo una distribuzione di pagnotte.

I compagni e le compagne antifascist* giustamente hanno fatto notare che quel pane sapeva un po’ di stragi e picchiatori squadristi e che comunque i fascisti devono stare fuori dai loro quartieri. Così è partita l’azione di boicottaggio. Niente spranghe o cinghiate alla maniera animalesca dei casapoundini. Solo presidio di resistenza antifascista che si opponeva alla presenza fascista su un territorio che storicamente i fascisti li ha sempre mandati a quel paese.

Quelli di casa pound non sono riusciti a portare a termine la suggestiva e ipocrita distribuzione del pane e il loro concerto è andato quasi deserto (per assenza di pubblico). La polizia li ha scortati e protetti e dalla questura è arrivata notizia di una denuncia per manifestazione non autorizzata a carico degli antifascisti.

Così va l’italia. Essere partigiani costa pur sempre qualcosa. 

—>>> L’immagine è presa in prestito da QUI

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. cetty says

    Segnalo la petizione di proposta di scioglimento del “partito” Forza Nuova:

    proposta scioglimento forza nuova

  2. Johnny7 says

    Occhi aperti
    Berlusconi e Fini che abborrivano il fascismo, sembra che ancor più subdolamente lo stanno attuando, con leggi che ci stringono la gola e gli permettono di essere ancor più padroni mentre a noi preparano un bel bavaglio(vedi Berlusca che vuol rispolverare la Levi-Prodi)