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Fascisti d’italia, l’italia s’e’ destra

Basta cercare su facebook la parola "camerati" per vedere a pioggia una serie di gruppi di solidarietà con i "camerati" arrestati per piazza navona, ci sono i camerati in ricordo di haider, quelli dei castelli romani, quelli di piazza san lorenzo, quelli di radio bandiera nera, nota emittente casapoundina, quelli della destra milanese, e ancora altri dello stesso tenore. Sono fascisti che puoi vedere in faccia e conoscere per nome e cognome. Di quelli che non possono negare di aver scritto un commento fascista per gente fascista con folli progetti fascisti. In quell’angolo di rete c’e’ chi vorrebbe questi gruppi chiusi e richiama a regole che non vengono applicate proprio più in nessun posto. Sapete voi cos’e’ l’apologia del fascismo? Se lo rammenti a qualcuno quello si mette a ridere.

Il braccio teso col saluto romano e la svastica oramai sono diventati elemento di folklore. Senza contare poi che la partigianeria via web si scontra con il muro della libertà di espressione e dei diritti digitali che esigono che nulla debba essere censurato. Oggi a te domani a me. Affidare a qualcuno il diritto di chiudere dei siti fascisti significa dargli anche il diritto di chiudere i nostri spazi. Immaginiamo poi anche il fatto che cancellare qualcosa, obbligandolo al sommerso, non lo elimina dalla testa della gente. Bisognerebbe spegnere le reti mediaset che di cultura fascista ne propagano tanta. Bisognerebbe capire come ha fatto licio gelli ad arrivare integro in tv…

Meglio fare da contraltare presidiando la rete e offrendo un punto di vista differente. Come già detto qualche tempo fa quando parlavo di questa centrifuga umana che è facebook.

Sul piano reale la questione è un po’ diversa perchè la presenza dei fascisti costa in termini di vite e sangue. Loro le chiamano "azioni futuriste". Noi le chiamiamo con il loro nome, aggressioni squadriste.

Questa settimana, tra le tante aggressioni e provocazioni, ce ne sono due sulle quali si possono fare un paio di ragionamenti in più. La prima riguarda una ragazza che, su uno dei treni che sbarca nella periferia romana, si è imbattuta in una banda di fasci che non ha gradito di vedere una kefiah e dopo aver tirato calci e pugni ha anche tirato fuori un coltello.

C’e’ da chiedersi se si tratta delle ronde inviate dal sindaco alemanno a garanzia della sicurezza di queste stazioni dopo la aggressione di giovanna reggiani. Non avevamo dubbi sul fatto che quando si parlava di sicurezza per le donne si intendeva le donne di loro proprietà. Non avevamo dubbi che i fascisti sono tra quelli che stuprano e aggrediscono lesbiche e femministe, donne e ragazze di sinistra. Conducono una guerra e come sempre avviene oltre ai pugni, calci e al coltello con le donne i fascisti si lasciano andare in molestie vere e proprie. Anche questa è violenza maschile sulle donne.

L’altro fatto grave è più recente ed è accaduto a Bologna. Una aggressione a sfondo politico che ha gli stessi contorni di molte altre. Il rischio è stato quello che ci fosse un altro renato, un altro dax, un altro nicola. Anzi è una aggressione che somiglia più a quella avvenuta a verona. Un ragazzo ha sostenuto, udite udite, che i partigiani hanno liberato l’italia e quindi ha attirato le antipatie di un branco di bestie fasciste che lo hanno massacrato di botte.

Non uno che fa abitualmente politica, ma solo un ragazzo, assieme all’amico – pestato anche lui – che ha cercato di difenderlo, che ha una idea della storia diversa da quella dei revisionisti fascisti. Solo un ragazzo come tanti di voi, che è possibile incontrare per strada, al lavoro, nelle università. Una persona normale con una sua idea di democrazia che dai libri di storia ha appreso una lezione che tiene cara. 

Quello che viene subito da pensare è che queste aggressioni sono fatte così proprio su persone incontrate da sole, dalle quali non si temono ripercussioni, risposte pratiche e politiche. Su gente indifesa che non cammina in gruppo, tra compagni che saprebbero esattamente come funzionano queste cose e saprebbero come reagire e anche come attivare immediatamente una rete di protezione sociale.

Questi fasci sono diventati più arroganti e sfacciati, con una ampia garanzia di impunità, ma sono anche parecchio vigliacchi. Se la prendono con la gente con i capelli lunghi, con gli orecchini e i jeans strappati. Non agiscono da persone con obiettivi precisi, tanto da affrontare i militanti antifascisti attivi nei territori. Sono semplicemente feroci e con un criterio di persecuzione delle abitudini più che delle adesioni sostanziali alle lotte.

Sono stragisti nell’animo. Di quelli che sparano nel mucchio. Che tirano pugni e calci alla cieca, a ‘ndo’ cojo cojo pur di pisciare sul territorio e far vedere chi comanda.

Come fa l’avvocato a dire che non si tratta di aggressioni politiche? Come fa Forza Nuova a raccontare tante balle e a continuare a dire di non conoscere questi squadristi? Lo dice la digos, non noi, che uno dei responsabili dell’aggressione è tale guerzoni, responsabile provinciale per forza nuova. Un altro è un tale malaguti che insieme al guerzoni suonano nel gruppo "legittima offesa" del quale ha parlato il film Nazirock, lo stesso di cui Roberto Fiore ha provato in tutti i modi a impedire la diffusione e la proiezione.

Forza nuova è retta da cosiddetti "eroi" della lotta armata neofascista. Il fatto che partecipi alle elezioni è un paradosso della stessa portata della presenza televisiva di licio gelli.

Siamo tornati indietro nel tempo. In più oggi hanno la legittimazione istituzionale che invece delegittima noi, partigiani vecchi e nuovi. Perchè mai dovrebbero preoccuparsi questi fasci delle conseguenze delle loro aggressioni? Sono protetti, impuniti e – diciamolo ad alta voce – servono alla destra per mettere in moto i meccanismi di cui parla cossiga. Strategia della tensione e giustificazione per l’intervento delle forze dell’ordine. Tensione sociale e rinsaldamento dei poteri forti.

E ora che lo abbiamo detto: fascisti di forza nuova, querelateci tutti!

—>>> L’immagine che vedete sopra si riferisce ad un fumetto degli anni settanta che in maniera abbastanza fastidiosa decreta che una nazione sotto dio è la cosa migliore per tutti. QUI trovate informazioni più dettagliate e i link dove potete scaricare copia integrale del fumetto in pdf.

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.