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Stupri di primavera


Stavolta niente rumeni
. Abbiamo un italiano che a Lecce ha stuprato una donna
e le ha anche rubato un po’ di soldi. Secondo quanto dice la stampa si
trattava di un conoscente. In ospedale sarebbe stata accertata la
violenza.


Qualche giorno fa
invece abbiamo saputo che un ragazzotto ventenne, palermitano, ha realizzato dei video hard usando come protagonista una ragazza di tredici anni.
Pare che la sollecitasse a dimostrare di non essere una bambina ma una
donna. Secondo la stampa la ragazza avrebbe ammesso di essere stata
consenziente e che anzi avrebbe coinvolto altre amichette.
Consensualmente o meno la ragazza ha meno di 14 anni e dunque al
regista improvvisato tocca l’accusa di pedopornografia. Tutta la
faccenda è venuta fuori perchè il video, che girava via telefonino, è
arrivato in possesso dello zio della ragazza. Mi chiedo: se la protagonista del
video non fosse stata la nipote lui sarebbe stato altrettanto
indignato?


Abbiamo dei cinesi
, giusto per cambiare, che in veneto hanno sequestrato, tenuto segregata e stuprato per quattro giorni una ragazza di sedici anni.
Lei aveva seguito un conoscente, che poi sarebbe diventato uno del
branco, per bigiare la scuola. Vanno a trovare due amici e insieme la
stuprano allegramente per quattro giorni.


Infine abbiamo
ancora la
storia di Lorena che, come avevo già scritto, vi racconterò meglio non
appena verrà fuori qualcosa di certo che non sia la linea difensiva dei
tre assassini. Anche in quel caso si trattava di conoscenti. Anche in
quel caso non era immaginabile aspettarsi un simile progetto criminale.


Questa settimana
, in
questi giorni, sicuramente tantissime donne sono state stuprate,
molestate, picchiate, forse uccise. Molte tra queste non hanno
denunciato. Moltissime restano nascoste in casa per non fare vedere i
propri lividi. Tante non condividono queste esperienze con nessuno
perchè il timore è sempre quello di essere giudicate male. Troppe si
aspettano che debba esserci qualcun’altro a soccorrerle quando invece
bisognerebbe che imparassero innanzitutto ad autodifendersi.


Spesso
le donne muoiono
e quando accade già si può parlare di femminicidio. A questo proposito
vorrei segnalarvi la pubblicazione di un libro a cura di Barbara
Spinelli dal titolo "Femminicidio: dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale".
E’ un testo di cui si sentiva il bisogno perchè ci servono strumenti di
comprensione del fenomeno e si servono anche dati e una documentazione
che potrà servirci per orientare o continuare la nostra attività
militante. Vi dirò di più non appena l’avro’ letto.


L’altra segnalazione

riguarda la nascita dell’assemblea aperta di donne contro la violenza
patriarcale a Firenze. Oggi inaugurano un cineforum a tema e invitano
tutt* a partecipare sulla base dei presupposti che loro stesse vi
spiegheranno. Ecco il loro invito:  


Lunedì 19 maggio ore 21.00 – C/o IREOS, via de’serragli 3 


CINEFORUM: “Ti dò i miei occhi”(Spagna, 2004) – Regia di Iciar Bollan


La violenza sulle donne è una realtà quotidiana ai quattro angoli del pianeta.


E’ una violenza che miete vittime, che semina morte. E’ la violenza di
padri, mariti, fidanzati, di conoscenti, non solo di sconosciuti. Si
consuma principalmente tra le mura domestiche, ed è espressione di un
potere maschile e patriarcale che si fonda su una logica e una pratica
di sopraffazione, che associa l’amore alla violenza, che attacca la
libertà e la vita di noi donne.


Ma le donne sanno opporsi alla violenza e lo fanno sempre più, si
uniscono, scelgono insieme. Si organizzano, si cercano, s’incontrano.
Provano a costruire solidarietà e sorellanza. E non solo si sottraggono
alla violenza ma reagiscono e chiedono giustizia. E sempre più chiedono
giustizia per sé e per tutte. Come è successo a Roma nella
manifestazione del 24 Novembre scorso.


Noi siamo tra queste donne e vogliamo anche in questa città costruire
un ambito di donne che impari ad unirsi contro la violenza, che lo
faccia mentre s’interroga sulla sua radice e sulla complicità di tante
donne, che cerchi le strade migliori per affermare la vita e le libere
scelte mentre riflette sull’importanza di una coscienza di genere.


Firenze non è e non poteva essere un’isola felice, data la natura della
violenza, nell’ultimo mese sono stati molti gli episodi che hanno
coinvolto giovani donne abusate o violentate. E le molestie sono
quotidiane.


Stiamo organizzando un cineforum e il primo appuntamento è per lunedì
19 maggio. Guarderemo insieme  “Ti dò i miei occhi” di Iciar Bollan
(Spagna 2004), un film che racconta e denuncia una storia di violenza
familiare,  e poi rifletteremo per conoscerci meglio e capire i passi
successivi.


Naturalmente, sei invitata!


Assemblea aperta di donne contro la violenza patriarcale


Per contattarci assembleadonnefirenz@katamail.com oppure vieni direttamente a IREOS in via de’serragli 2.

—>>>L’immagine viene da QUI  

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.


6 Responses

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  1. FikaSicula says

    blazar io immagino la stessa cosa… mah! :(((

  2. blazar says

    “Mi chiedo: se la protagonista del video non fosse stata la nipote lui sarebbe stato altrettanto indignato?” Io penso che si sarebbe fatto una bella sega, come tutti gli altri. Scusa la crudezza…

  3. interprete says

    Cara rosa, se tutti sapessero che molti rom a Roma vengono chiamati e pagati da fame per ripulire cantine, palazzi in ristrutturazione dove prelevano rifiuti ingombranti, forse qualcuno cambierebbe idea.

  4. rosa says

    quante donne devono essere stuprate e uccise ancora per poter far si che la politica attui una forma di intolleranza?

    Non credo lo capiranno nemmeno se avranno finito di buttare fuori i rumeni come la campagna razzista vuole. Perchè per il nostro paese siamo solo proprietà, un manifesto diceva tutto. E’ vergognoso.

    ho letto adirittura vogliono usare gli immigrati come schiavi per pulire napoli. A napoli è successo un casino contro i rom mentre muoiono di camorra e sommersi di spazzatura fino al collo. Comincio a credere che chi ha il potere ha le fodere agli occhi ovviamente facendo finta di non vedere cosa fanno i loro italiani a casa propria. Finchè sono italiani x loro possono fare tutto, anche rovinar eil nostro paese. Che schifo.

  5. fuoriposto says

    beh, pare che avete trovata nella bella ministro un’ alleata :

    «La verità è che una volta verificato a cosa serve
    credo che la userò per occuparmi anche di altro. Ci sono molti
    problemi di Pari opportunità. Un esempio? Nei luoghi di lavoro ancora
    oggi le donne guadagnano il 30% in meno dei loro colleghi pari grado.
    E questo è o non è un problema serio?».

    . «Disabili. Anziani. Bambini: ce ne è di problemi di pari opportunità nel nostro Paese», rilancia il ministro Carfagna. E spiega: le associazioni nazionali dei gay dicono che in due anni ci
    sono stati 12 casi di vittime di violenza omosessuale? Ma hanno
    presente i dati della violenza e della molestia sessuale sulle donne?
    Almeno 6-7 milioni ogni anno».

    oh naturalmente vi chiede una cosa in cambio:

    (i gay pride)

    «Io credo che l’omosessualità non sia più un problema. Perlomeno così
    come ce lo vorrebbero far credere gli organizzatori di queste
    manifestazioni. Sono sepolti i tempi in cui gli omosessuali venivano
    dichiarati malati di mente. Oggi l’integrazione nella società esiste.
    Sono pronta a ricredermi. Ma qualcuno me lo deve dimostrare»

Continuing the Discussion

  1. porno linked to this post on Maggio 19, 2008

    Due appuntamenti al volo per la giornata di oggi.
    Se siete a Firenze fate un salto presso IREOS, via de’serragli 3, che alle ore 19 ospita un cineforum con “Ti dò i miei occhi” (Spagna, 2004 – regia di Iciar Bollan) per poi proseguire con un’as…