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L’antifascismo dei giorni nostri: buon 25 aprile!

Già avevamo parlato dell’aggressione fascista avvenuta a Palermo la notte scorsa. Ma il 25 aprile non è solo una questione siciliana e purtroppo gli "impedimenti" vanno persino oltre il territorio palermitano. Perciò mentre in tant* si organizzano per vivere un 25 aprile di lotta, di resistenza, di memoria, con amici, compagn*, con le mondine, piuttosto che ricordando le tante vittime per omofobia organizzata, c’e’ chi si diverte ad aggredire – come a palermo – o a fare ostruzionismo – come è accaduto a roma – o a tentare di impedire che si celebri la giornata non autorizzando l’uso della piazza – com’e’ è successo a verona (dove il sindaco Tosi poi però ha autorizzato l’uso dello spazio con una scadenza a "tempo"). Così pubblichiamo il comunicato fatto dai compagni e dalle compagne palermitan* in risposta all’aggressione, poi ci facciamo raccontare di quello che è successo a Roma e infine anche quello che è accaduto a verona. In tutti i casi comunque segnatevi gli appuntamenti e partecipate, se potete. Buona lettura!

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COMUNICATO STAMPA

La scorsa notte, intorno alle ore 01:00, un giovane compagno, militante antifascista palermitano, è stato aggredito e brutalmente picchiato da otto neofascisti dell’area di Fiamma Tricolore.

L’agguato si è verificato nei pressi della sede del liceo Cannizzaro, durante l’affissione dei manifesti relativi alle iniziative promosse dal cartello antifascista cittadino per il prossimo 25 Aprile. L’aggressione, premeditata e organizzata,  ha riproposto il solito modello delle violenze squadriste: otto persone, alcune delle quali a volto coperto, che ne aggrediscono e picchiano una sola.

Questo ennesimo attacco squadrista e fascista, che si aggiunge ad altri fatti analoghi avvenuti negli ultimi mesi e colpevolmente ignorati dalla quasi totalità dell’informazione, è l’ulteriore dimostrazione della recrudescenza dell’estrema destra nel paese, oltre che la traduzione pratica e concreta degli attacchi rivolti al 25 Aprile e alla resistenza partigiana da parte della neo maggioranza. Non possono di certo essere dimenticate, del resto, le continue delegittimazioni condotte ai danni della resistenza e della lotta di liberazione da una cosiddetta “sinistra” revisionista, pronta a osannare e lodare i Pansa e i suoi epigoni.

In prossimità dell’anniversario della liberazione dal nazifascismo ribadiamo il nostro impegno e la nostra militanza antifascisti e di giustizia sociale contro un blocco storico che non ammette voci e prassi di dissenso, di conflitto e di mobilitazione sociale, che possano in qualche modo intaccare la cappa di reazione e di sfruttamento che attanaglia la nostra società.

Rivendichiamo con forza la memoria e la tradizione antifasciste della resistenza e del movimento operaio italiani, e risponderemo con fermezza a queste provocazioni fasciste.

Domani 25 Aprile saremo in piazza massimo, alle 17:00 con un corteo e alle 21:00 con una piazza tematica, per ricordare la resistenza e la liberazione dal nazifascismo e per ribadire che la lotta continua, che l’impegno e lo sforzo contro le forze reazionarie non sono conclusi, che non saranno certo questi atti squadristi ad intimorire chi lotta e vive la propria militanza in questa città.

[Leggi QUI per conoscere tutte le iniziative organizzate per il 24/25/26 aprile]

Coll. 20 Luglio – Coll. Malefimmine – Centro sociale ASK 191 – Factory – S.P.A.R.O. – Com. di lotta per la casa 12 luglio – Conf. COBAS – Centro sociale Lab. ZETA – Radio Aut – Circolo Malaussene – Rete sociale per i diritti negati – Ass. Mondo nuovo

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25 aprile 2008 sono
passati più di 60 anni, noi ricordiamo,ma c’è chi si oppone,vuole
cancellare la RESISTENZA dalla memoria comune,legittima politiche
razziste e fasciste reprimendo chi tutti i giorni R_ESISTE.

"i
deboli non combattono,quelli più forti lottano forse per un’ora,quelli
ancor più forti lottano per molti anni,ma quelli fortissimi lottano per
tutta la vita. Costoro sono indispensabili"                 Bertold
Brecht

ROMA 

GRAVE EPISODIO DI INTOLLERANZA A ROMA3 PER LA COMMEMORAZIONE DEL 25 APRILE

Ieri 23 aprile 2008 gli studenti e le studentesse della facoltà di
Scienze Politiche di Roma3, per aver affisso, come ogni anno, manifesti
e striscioni sul 25 aprile sono stati bloccati dal servizio di
sicurezza dell’Ateneo, che ha strappato tutto il materiale tra gli
applausi degli studenti di Azione Universitaria. Come studenti e
studentesse abbiamo occupato quindi la Presidenza della facoltà per
chiedere una presa di posizione definitiva alle istituzioni
universitarie di Roma3, pronte a bloccare una più che legittima
iniziativa sulla Liberazione e troppe volte tolleranti nei confronti di
aggressioni e manifestazioni di stampo fascista.Chiediamo
all’Università se festeggiare il 25 aprile sia tornato un diritto da
conquistare.
ORA E SEMPRE RESISTENZA
STUDENTESSE E STUDENTI ANTIFASCIST@

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aprile 1944-aprile 2008: la resistenza delle donne è pane quotidiano!
 

Il 7
aprile 1944 sulla strada che conduce al Portuense, in prossimità del
ponte di ferro, alcune donne insieme ad anziani e ragazzi tentano di
forzare l’ingresso del forno Tesei per impadronirsi del pane destinato
ai tedeschi. SS e fascisti intervengono, caricano la folla, trascinano
dieci donne, le allineano lungo la spalletta del ponte, aprono il fuoco
e le  uccidono. 

Non
siamo in tante a conoscere questo come tanti altri episodi in cui le
donne hanno resistito al regime fascista per garantire non solo la
propria sopravvivenza ma quella dell’intera collettività. Le lotte di
resistenza delle donne sono sempre taciute, relegate nel privato e non
riconosciute dalla storiografia e dalla politica ufficiale,
patriarcale, maschile. Ma la resistenza delle donne al patriarcato,
allo sfruttamento del lavoro, al fascismo in tutte le sue forme, la
sentiamo nella pelle, è iscritta nei nostri vissuti e nei nostri corpi,
e riconoscerla, nominarla, darle valore è un atto di resistenza in sé.
È riconoscerci come soggetti capaci di reagire, è trovare forza nella
forza delle altre, è scoprirci parte della stessa storia.
La nostra resistenza è pane quotidiano perché lottare è la forma di
esistenza che abbiamo scelto in una società che nega, stravolge e si
appropria continuamente di ciò che siamo.
Il fascismo non sono soltanto il ventennio o gli squadristi
contemporanei, ma anche le gerarchie, l’ordine, il controllo, lo
sfruttamento del lavoro che addomesticano e alienano il nostro sentire,
è la famiglia come valore assoluto, è la retorica della sicurezza che
strumentalizza la violenza contro le donne per legittimare politiche
razziste e di controllo sociale.
La nostra pratica antifascista vive nell’antisessismo quotidiano perché
siamo convinte che non si possa praticare l’antifascismo senza
interrogarsi su sessismo, eterosessismo e machismo, cioè logiche
autoritarie, di controllo e di sopraffazione che fanno parte della
cultura fascista e che permeano le leggi dello stato ma anche le nostre
relazioni e i nostri vissuti.
La nostra pratica antifascista è la resistenza quotidiana all’ordine
patriarcale che ci rende corpi appropriabili e, in quanto tali,
violabili. Corpi espropriati per vendere merci, tette per caldaie,
sorrisi per birre, voci suadenti per offerte telefoniche. Corpi
violabili nel chiuso delle case e delle famiglie, dove è quotidiana
l’appropriazione dell’affettività, dei corpi e del lavoro delle donne
da parte degli uomini. Corpi violabili negli spazi pubblici, dove le
aggressioni verbali e fisiche vorrebbero ricondurci alla sottomissione
patriarcale e dove le lesbiche sono oggetto di stupri punitivi di
chiara matrice fascista per  "rieducarle" e costringerle all’ordine
eterosessuale.
I nostri corpi si ribellano alla funzione di riproduzione e di
soddisfazione del piacere e dei bisogni degli uomini che ci viene
assegnata, rifiutano l’espropriazione e i tempi imposti del lavoro
produttivo e riproduttivo, si muovono fuori e contro i confini della
famiglia e dell’eterosessualità obbligatoria. Oggi come ieri
continuiamo a resistere! 

24 aprile 2008 in via dei volsci 22

ore 19
proiezione di Staffette, di Paola Sangiovanni (2006): Claudia Balbo,
Anna Cherchi, Marisa Ombra e Nicoletta Soave si raccontano.

A seguire incontro con Marisa Ombra e con la regista Paola Sangiovanni: riflessioni e racconti sui vissuti delle donne nella Resistenza al nazifascismo.

ore 21 cena vegetariana&vegana

ore 22
proiezione di Le ragazze del ponte di Emanuela Giordano, riprese e
montaggio a cura de "Le tecniche" (2000):10 ragazze raccontano
l’assalto al forno Tesei a Roma del 7 aprile 1944, durante
l’occupazione nazista.p

  25 aprile 2008 al ponte dell’industria dalle 10 alle 11 musica e parole di donne 

In ricordo delle dieci donne resistenti giustiziate dai nazifascisti sul ponte di ferro

assemblea femminista di via dei volsci 22

ogni lunedì alle 21h
 
o+o+o+o+o+o+o+o+o+
VERONA
LA QUESTURA DI VERONA VIETA LA PIAZZA AGLI ORGANIZZATORI DELLA
COMMEMORAZIONE ALLE VITTIME DIMENTICATE DEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTI
ALLE 18.00 NON CI SARA’ NESSUNA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA BRA
Seguirà comunicato (poi invece confermata)
 

UCCISI DALLA BARBARIE SEPOLTI DAL SILENZIO

Il Pink dal 1996 ogni anno promuove una iniziativa a ridosso delle
commemorazioni ufficiali in piazza Bra. Anche questo anno ci saremo e
metteremo composizioni di fiori a forma di triangoli di vari colori,
come di vari colori erano i triangoli usati dai nazisti per
identificare i non conformi.
Questo appuntamento aperto alla città e alle realtà che non intendono
perdere la Memoria e fossilizzare il 25 aprile tra le transenne,
l’esercito e il vescovo, assumerà una connotazione di urgente attualità
con Tosi come sindaco.
Per questo motivo l’iniziativa cittadina del Pink avrà un significato di resistenza a livello nazionale.
Riteniamo che l’antifascismo e l’antirazzismo siano l’unico percorso
concreto di ricerca della cittadinanza per chiunque, percorso che non
può assolutamente esimersi dal prendere le distanze dagli schemi
sessisti di una società fondata sulla religione maschilista che in
questo tempo, più che mai, si lancia in attacchi alla laicità e alla
libera autodeterminazione delle donne per fare passare il più becero
fascismo ed integralismo .
Parlare di antifascismo e di antirazzismo senza valutare gli attacchi
subiti dagli orientamenti sessuali, dalle identità di genere e dalle
donne, rischia oggi di mutuare il solito atto di coscienza maschile,
imbalsamato nella commemorazione, che non intende approfondire in
analisi e in capacità di decostruzione del sistema etero-patriarcale,
fascista per eccellenza e quindi negandosi/ci la possibilità di una
liberazione effettiva e a tutto tondo.
Tosi e Ratzinger sono accomunati dal disprezzo nei confronti delle donne pensanti, dall’odio verso chiunque non sia conforme.
Tosi e Ratzinger usano la religione per saldare divino e terreno in un
fantomatico e ideologico ‘diritto naturale’ che prende il posto di
qualsiasi riferimento laico.
In nome di questo ‘diritto naturale’ che segna il limite tra conforme e
non conforme partono le più violente e vergognose campagne razziste.
Come fu con il nazismo e con il fascismo, con le leggi razziali e i
campi di sterminio, assistiamo oggi ad un pericoloso ritorno di
pratiche e di simboli ispirati a quel periodo.
E in quel periodo, quello che non poteva essere messo in discussione erano la famiglia e il potere del maschio padre padrone.
Ora come allora questo torna ad essere fondamenta di una società sempre
più privatizzata nei suoi servizi, dall’istruzione alla cura, perchè
sempre più saranno le donne a garantirli. Donne che come allora oggi
vengono richiamate esplicitamente al ruolo di ‘femmine’, relegate alla
riproduzione e alla cura.
E in questo ritorno ai valori naturali è chiaro che lo straniero,
l’apolide , lo zingaro, ridiventano il nemico concreto sul quale
scaricare l’odio di una ignoranza già vista, di un concetto di
superiorità che fa paura.
Il 25 Aprile ci sarà una manifestazione nazionale dei migranti a Verona e il loro appello è il nostro.
Li invitiamo pertanto a partecipare alla nostra iniziativa di
liberazione dalla cultura razzista omofoba e sessista che legittima i
maschi di ogni nazionalità e religione, in nome di una presunta
‘famiglia naturale’, ad esercitare violenze, omicidi e razzismi contro
donne, gay, lesbiche e transessuali.

Piazza Bra Verona venerdi 25 aprile 2008
per ricordare tutte le vittime del nazi-fascismo
ore 18.00 davanti al monumento che ricorda
tutti i campi di concentramento nazisti.

Iniziativa per ricordare tutte le vittime dimenticate del nazi-fascismo.
 
Come tutti gli anni ci ritroviamo davanti al monumento che ricorda
tutti i campi di concentramento, fuori da tutti i protocolli e le
etichette, dove tutt* sono invitat* a ricordare ebrei, ‘zingari’,
omosessuali, lesbiche, trans, ‘asociali’, ‘malati di mente’, disabili,
dissidenti, comunisti, anarchici, mendicanti, emigranti, testimoni di
Geova.
Durante la manifestazione verranno lette delle testimonianze di persone che hanno conosciuto l’orrore dei lager nazisti.

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.


7 Responses

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  1. imPrecario says

    Purtroppo da queste parti siamo costretti ad andare oltre lo schifo e sopportare il tanfo di questa campagna elettorale. A rischio sono gli spazi di tutt*
    http://www.actiondiritti.com/content/view/105/1/

  2. FikaSicula says

    non ho parole…
    l’unica che mi viene è: che schifo!

  3. imPrecario says

    cosa significhi esattamente non lo so, che si sia toccato il fondo è un dato di fatto incontrovertibile, che la ragazza si sia prestata mi pare poco probabile, potrebbe essere il rumeno che si è prestato. Certo è che la situazione non è per niente chiara e sai meglio di me che quando c’è di mezzo un rumeno … il problema dello stupro in quanto tale passa in secondo piano, ma si mette in moto un processo mediatico basato sulla ormai classica catena insicurezza-paranoia-xenofobia. E non a caso il faccia a faccia Rutelli Alemanno è stato tutto incentrato su chi sarebbe stato più bravo a reprimere e cacciare gli stranieri da Roma.
    A Roma si gioca una brutta partita stavolta e a rischio sono tutti gli spazi conquistati finora.

  4. FikaSicula says

    si l’avevo letto ma mi piacerebbe sapere cosa si vorrebbe insinuare. che lo stupro non è avvenuto? che è stata una montatura? che la ragazza si è prestata e si è persino lasciata accoltellare? che si è parlato di stupro per sensibilizzare la gente e far vincere le elezioni ad alemanno?
    qualunque sia la realtà tutta questa storia mi fa veramente schifo perchè comunque ci si permette di sfruttare una cosa grave successa ad una donna e si insinua persino il dubbio che stia dicendo una cazzata…
    hanno toccato il fondo, tutti.

  5. imPrecario says

    http://www.reset-italia.net/…upri-delle-liberta/

    guarda un po’ cosa gira da queste parti…

  6. FikaSicula says

    buona liberazione a te 🙂

  7. imPrecario says

    Buona Liberazione