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Principi, viagra, prime donne e santa inquisizione

Buongiorno care e cari,

oggi parliamo di moderne inquisizioni
e di regressi culturali. Cominciamo da questi ultimi. Dopo aver provato
inutilmente a resistere alla visione mattutina di una emanuela
falcetti, su raitre, sempre più avvelenata e averla vista infierire
contro qualcuno che non le dava la ricetta dello strudel "in fretta"
(ma chi la punge di prima mattina? un pover’uomo che si è appena
scetato può galoppare ai tempi nervosi della conduttrice? che gli desse
il tempo di svegliarsi e di capire e magari di mandarla un po’ a quel
paese…), ho alla fine optato, come spesso accade, per l’informazione
su internet.


Storia del principe che salva la principessa
 


La
prima notizia
che mi salta agli occhi è quella del sempiterno cavaliere
che insulta una precaria dicendo che tutti i suoi problemi si risolvono
se sposa un figlio di papa’ (sarei curiosa di sentire che consiglio avrebbe dato all’uomo che si è suicidato dopo un licenziamento).
Roba d’altri tempi, quelli in cui un padre investiva sulla figlia come
fosse una cavalla da vendere al buon partito con dote annessa e corredo
connesso. Ci sono padri e madri, neppure tanto giovincelli, che invece
hanno fatto di tutto per regalare alle proprie figlie gli strumenti da
utilizzare per guadagnarci in indipendenza, autonomia,
autodeterminazione. Ci sono donne che non hanno mai sentito su di sè il
peso di un investimento a perdere per diventare una "buona moglie". E’
stata data loro la opportunità di diventare delle ottime persone. 


Ma
questa
è la soluzione del cavaliere alla precarietà delle donne: il
buon matrimonio. Manca solo che ci dica quanti figli dobbiamo fornire
ai mariti per guadagnarci il mantenimento acquisito e in che altro modo
dobbiamo prostituirci per avere un po’ di serenità economica e poi
siamo a posto. Eppure in questa campagna elettorale tutto mi aspettavo
meno che di sentirmi suggerire di prostituirmi per superare la
precarietà. Non mi aspettavo di dover avere una dentatura perfetta e un
corpo da velina per guadagnarmi le grazie di un potenziale figlio di
berlusconi per campare. Pensavo che dato che tutti i partiti, nessuno
escluso, non fanno altro che dire che risolveranno i problemi della
precarietà a me non restasse altro da fare che restare a braccia
conserte, comoda comoda ad aspettare che uno qualunque tra loro vinca e
poi accogliere un contratto a tempo indeterminato, un aumento di
stipendio, una diminuzione della tariffa d’affitto…


Invece no
.
Mi si dice che devo tornare a fare la "regina del focolare", ed è bello
che il cavaliere abbia chiarito questo punto che comunque è assai
condiviso anche da una grossa fetta del centro sinistra perchè
altrimenti tutta la tiritera del ministero della famiglia dell’ultimo governo
risulterebbe incomprensibile alla nostra lettura. Ci vogliono precarie
e quindi costrette a fare le madri e le mogli e si investe sul concetto
di famiglia come ammortizzatore sociale. A noi donne non resta altro
che subire e farci massacrare. Perchè se una donna non ha la capacità
economica di poter andare via dall’uomo che la picchia, non si capisce
come possa fare ad essere aiutata da tutti questi magnanimi e solidali
amici "dell’universo donna".


Ah già dimenticavo
: si potrebbe
tirare fuori l’altra storia demenziale del principe azzurro che salva
la principessa dall’altro principe azzurro che dopo che l’ha salvata
dalla povertà poi però l’ha anche presa a legnate dalla mattina alla
sera. Ad ogni principe un pagamento. Non va più di moda insegnare alle
donne a difendersi da sole, a mettere a posto le proprie vite, ad
autodeterminarsi senza dovere dire grazie a nessuno, senza dover essere
costrette a mantenere relazioni senza alcun livello di parità, sempre
subordinate, neppure stipendiate ma soltanto mantenute: il che
significa che ad ogni sbaglio si rischia di essere cacciate dal regno o
rinchiuse dentro la torre. E io che pensavo che le donne se la
passassero male nelle zone proletarie. Capisco invece che nel bel mondo
ci sono tante sguattere, dai corpi rifatti mille volte per potersi
mettere in vendita più facilmente. 


Questioni di sesso


La seconda notizia
riguarda la scoperta di un farmaco corrispondente alla pillolina blu che fa rizzare la bandiera agli uomini. Il viagra femminile
dovrebbe avere effetti benefici sulla nostra sessualità. Pare però che
ci sia un gruppo di belle persone che stanno cazziando a dovere la casa
farmaceutica e affermano che le malattie vengono create apposta per poi
vendere i farmaci. Sono ovviamente d’accordo con questa affermazione e
avrei detto la stessa cosa riguardo il viagra al maschile. Non c’e’
nulla di peggio del ritenere che la propria sessualità non funziona a
causa di una "patologia". Addebitare alla capacità durevole del pene
ogni merito di una sana sessualità significa poi affidare a degli
stregoni moderni il compito normalizzatore di fare un incantesimo su
disagi, ansie, mancate affinità e inadeguatezze.


La cosa
che in
questo caso però più mi incuriosisce è capire come potrebbe funzionare
questo viagra al femminile. Posto che alle donne viene riconosciuta
sempre una patologia quando queste non si sentono soddisfatte della
propria vita sessuale con un uomo (la risposta è sempre che se il
rapporto non funziona allora è la donna che deve avere qualcosa che non
va), amerei capire a che livelli può agire questa presunta terapia. Una
anfetamina legalizzata come può far funzionare meglio la nostra libido?
Fa crescere a dismisura la clitoride per far in modo che finalmente
l’uomo la trovi? Crea una apposita zona erogena sul fondo della vagina?
Ci fa lanciare urletti cadenzati per dare la piena dimostrazione del
nostro "simulato" piacere? Ci rende gradevole anche quello che non ci
piace? Ci fa avere orgasmi multipli anche quando abbiamo a che fare con
rapporti che inducono al sonno profondo? Ci fanno sviluppare speciali
aree sensoriali e mettere in funzione una eccezionale fika interceptor
che becca giusti giusti solo quelli con cui possiamo stare bene? Se
qualcuno vorrà soddisfare la mia curiosità sarò ben felice di saperne
di più…


La prima donna

Ancora news: la prima donna presidente
della confindustria in realtà è un uomo. In perfetta continuità con la
dirigenza Montezemolo, la presidentessa ha subito tenuto a precisare
che si occuperà di raddrizzare la faccenda delle sanzioni alle imprese
in fatto di sicurezza sul lavoro. E’ sempre bello constatare come le
donne vengano utilizzate per mostrare false modernità solo quando
queste si fanno totalmente portatrici di una cultura patriarcale. Lo
stesso avviene per le donne dirigenti della destra. Tutte belle e
"ricche" signore. La differenza tra noi e loro? I soldi.  


I linciaggi mediatici e la santa inquisizione


Atto I


Un professore
ha fumato in classe.
I suoi alunni lo hanno ripreso e hanno piazzato il video su youtube.
Questa cosa, che gli studenti lo prevedessero o meno, in questa epoca
da santa inquisizione, gli sta rovinando la vita. La nostra cultura è
diventata talmente una roba da cesso da indurre ogni quotidiano, ogni
testata, ogni fonte di informazione ufficiale a rintracciare e pompare
notizie come questa per dare addosso ad un insegnante e finire con il
farlo diventare un caso nazionale, più della monnezza di napoli, più
delle cazzate che dice berlusconi, più delle miserabili questioni che
vengono tirate fuori in questa triste campagna elettorale, più della
precarietà, più della povertà e dell’aumento costante delle bollette,
più della vergognosa caccia alle streghe messa in atto da numerosi
savonarola.


Ha fumato
in classe: e allora? E’ così fondamentale?
Nessun impiegato, burocrate, dirigente, capo del governo ha mai fumato
sul posto di lavoro? In un mondo stra-fatto, nel senso vero della
parola, dove la cocaina gira in parlamento, si decide di crocifiggere
in questo modo un insegnante? Quale’ l’obiettivo di quest’altra
crociata? La moralizzazione del "corpo" insegnante? Ma se prima si
parlasse dei loro stipendi e del cattivo modo in cui vengono trattati?


Atto II


A genova
la faccenda del suicidio del medico che
faceva l’obiettore in pubblico e praticava aborti in privato non si è
ancora chiusa. Non è stato sufficiente fare su di lui pressione fino a farlo suicidare. Ora hanno deciso di "scovare" le donne che hanno utilizzato dei suoi servizi. C’e’ chi già fa ipotesi,
chi promette foto in prima pagina della soubrette coinvolta, chi forse
tra qualche giorno tirerà fuori testimonianze in esclusiva su un fatto
che è e resta assolutamente privato. Ovviamente quando c’e’ brodo di
crociata arriva immediatamente ferrara a inzuppare il pane.
Nella sua solita e simpaticissima maniera ci comunica che all’ingresso
delle cliniche "abortiste" bisognerebbe mettere la scritta dei campi di
concentramento "Abort macht frei". Poi aggiunge che lui non c’entra
nulla con la pesantezza e l’esasperazione del clima attorno alla questione dell’aborto.


Infatti
no
, non c’entra affatto. Di sicuro in una gara di molestia vince ruini
o bagnasco. Possiamo dire però che ferrara è ben classificato. Mi viene
un cattivo pensiero: ma se si lasciassero ferrara e la falcetti chiusi in
una stanza per qualche giorno, chi vincerebbe tra loro? 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


13 Responses

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  1. Beppone says

    Hai ragione, ma al contrario del presidente del consiglio, l’insegnante fa un lavoro IMPORTANTISSIMO… ‘notte

  2. FikaSicula says

    ciao a tutt* 🙂

    anselma ma certo che lo so che non era per te :)))P

    tro: grazie mille della segnalazione. la notizia è tragica ma significa che una volta tanto lei è sopravvissuta. nella tragedia, mi pare una buona cosa…

    beppone: ma in un paese dove chi governa ha condanne o processi in corso tu dici che deve essere giusto un onesto insegnante a dover dare esempio di correttezza morale non fumando una sigaretta in classe? 🙂

    blazar: il permalink del singolo commento non c’e’ e credo che al momento non si riesce ad implementare un feedback. l’unico feedback ce l’ha chi gestisce il blog perchè la opzione in admin ti chiede se vuoi il notify oppure no ma non è previsto per chi commenta.
    lo so che è antipatico e magari provo a capire se c’e’ qualcun* che ci sta pensando…

    imprecario sono d’accordo 🙂

    un bacio a tutt*

  3. blazar says

    Mi spiace per il doppio intervento. Volevo precisare che nel PS del commento precedente, ovviamente manca un punto di domanda. Mi scuso per la svista…

  4. imPrecario says

    Ormai ho la certezza. Le sparate politicamente scorrette sono un diversivo mediatico per tenere alta la audience. Penso che giovi più alla causa non offrire lui il nostro disappunto. Quanto al viagra femminile potresti lanciare un sondaggio chiedendo a lettrici e lettori quale effetto desidererebbero da tale elisir…sono sicuro che sarebbe divertente approposito Internazionale di oggi in copertina offre “Come votano le donne. sono più razionali degli uomini. non amano i llinguaggio dei politici. Scelgono la scuola, salute, famiglia. Negli Stati uniti (e in Italia) le donne possono cambiare il risultato delle elezioni. La solita secchiata di luoghi comuni o una interessante inchiesta? boh la mia copia è ancora cellofanata …. saluti

  5. blazar says

    Cara Fika,

    visto che già ne state parlando, il viagra femminile esiste da tempo ed è proprio la polverina. In tempi in cui appunto si mette in croce, senza peraltro portarlo in processione e baciargli i piedini, un povero cristo (sic!) che si è fatto una cannetta di non-droga, la bianca signora tira alla grande. Anzi si tira. E a quel che mi dicono, sortisce gli effetti viagrosi in questione. Salvo poi rendere stronzi i consumatori, o forse maieuticamente esacerbare i latenti aspetti stronzi della loro personalità, che si tratti di uomini o donne: giudizio che ricavo non da preconcetti, in quanto credo di avere sull’uso delle droghe opinioni abbastanza aperte e trasparenti, quanto dalle osservazioni dirette e talora dalle stesse ammissioni dei consumatori relative agli effetti non tanto e non solo quando sono fatti, bensì soprattutto quando vanno in down. L’umanità con corredo cromosomico XY, invece, pare che si divida in due rispetto alla “pizza”: ci sono quelli a cui tira di più e quelli a cui s’ammoscia del tutto. Pertanto mi è stata riportata la seguente osservazione sociologica: (i) per le pulzelle preoccupate degli eventuali risvolti economici del vizietto, il problema non si pone, in quanto “in certi ambienti” è possibile coltivarlo senza quasi spendere una lira; (ii) “se uno ti offre soltanto e non usa lui stesso, allora devi stare attenta.” Direi che per una femminista come te, v’è ben più di uno spunto di riflessione. Particolarmente edificanti i racconti relativi all’ampia categoria di sbirri cocainomani, come quelli sulle serate passate in Corso Como (la via dei baluba di Milano, N.d.R.) a riempirsi il naso in macchina col tipo che ad ogni passaggio di volante appoggiava il distintivo al finestrino, con l’effetto di farla passare oltre…

    PS: on a totally unrelated basis, non so se la piattaforma di noblogs lo consenta, ma sarebbe possibile mettere gli spermalink ai commenti, e un feed per i commenti. Io a volte commento, ma poi non sempre riesco a ricordarmi di andare a controllare se ci sono risposte.

  6. Beppone says

    Beh.. e poi c’è un razzismo di fondo nelle parole di Berlusconi.Perche’ solo le precarie possono sistemarsi in questo modo geniale e veramente molto pratico???
    Io se fossi precario penserei a Marina Berlusconi…..
    A parte gli scherzi… amari… non riesco a capire come potranno votarlo quasi metà degli italiani….
    Per il prof. e’ verissimo quello che dici, ma io ho conosciuto maestri e professori che, pur tra mille difficoltà, insegnavano prima di tutto il rispetto del prossimo e delle norme che regolano la vita civile.
    Il prof in questione non si e’ certamente comportato bene, ma ODIO la crocifissione mediatica di giornalisti che hanno trovato un modo per vendere servizi/giornali in più.
    Buona giornata.

  7. anselma says

    tesoro,
    ma ti pare che la voglio per me? ma figurati! o che mi interessava per farne qualcos’altro di pienamente legittimo???????

  8. tro says

    ciao!
    finalmente qualcosa si muove!!
    Hai visto? (spezzo il link che mi sa che allargherà la pagina, ma ti copio il titolo che tanto è esaustivo
    baci!!
    Rientra ubriaco, la moglie
    lo uccide a colpi di accetta
    http://www.lastampa.it/redazione
    /cmsSezioni/cronache/200803articoli/31018girata.asp

  9. FikaSicula says

    cazzarola mi allontano un momento e qui già siamo alla promozione delle droghe pesanti 😛
    bimbovic l’ha sicuramente buttata, NON E’ VERO?

    anselmuccia bella questo è un luogo pubblico e anche le mail se passano in chiaro sono leggibili da chiunque…
    e non siamo proprio in tempi di antiproibizionismo.

    hai visto il professore per aver fumato una cavolo di sigaretta di tabacco che fine ha fatto?
    non è proprio il tempo di permettersi queste imprudenze :)))

    invece tu ieri quella cosa l’hai poi finita? ci stai ancora lavorando? fammi sapere…
    un bacione

  10. anselma says

    bimbovic, la prossima volta vengo a passeggiare con te a piazza navona 🙂

    che ne hai fatto della bustina? sono seria, se mi dai un indirizzo a cui scriverti ti dico il perché

  11. bimbovic says

    Ieri passeggiando per Piazza Navona ho trovato una bustina di coca, per dire, quanto sia diffusa…
    La mercegaglia se è un uomo, come lesbica, chiedo i diritti di copyright: solo noi che discendiamo dalla cultura dei pub gay di periferia americana anni ’60 possiamo usare l’espressione Black&Decker!!!
    Odio la banalità del linguaggio egemone!
    Ma non riescono ad inventarsi dei termini, devono usare sempre le nostre parole??? Almeno ferrara è creativo nella sua ignoranza del tedesco… e non solo del tedesco…

  12. anselma says

    e che la marcegaglia sia un uomo è solo una verità, ed è anche un figlio di papà

  13. anselma says

    pare che in tutto questo abort in tedesco significhi ‘latrina’