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Sei lesbica? Ti togliamo le figlie…

In Spagna, per la felicità del papa re e di tutta la combriccola cattolico-patriarcale, un giudice ha disposto di revocare la custodia di due bambine alla madre lesbica per affidarle al padre biologico. Il giudice Fernando Ferrin motiva la sentenza con il fatto che l'orientamento sessuale della madre "influisce negativamente" sull'educazione e sulla crescita delle due figlie, motivo per il quale si è sentito "obbligato" ad attribuire la custodia delle bimbe al padre.

La condizione omosessuale pregiudicherebbe la vita delle bambine. Nella sentenza si dice: "le figlie hanno diritto ad un padre e una madre non a due padri o a due madri. I massimi specialisti lo affermano. … Il sentire comune lo dice. L'uomo e la donna sono complementari. Due donne e due uomini, no."

Ovviamente la notizia ha determinato una rivolta negli ambienti non etero e la cosa risulta strana dato che la Spagna pare essere uno dei pochi paesi cattolicissimi che legifera e ragiona sui diritti di quanti hanno orientamento sessuale differente. Va inoltre in contraddizione con l'altra notizia (recepita non senza polemiche ovviamente) circa la nuova materia introdotta dal Ministero dell'Educazione spagnolo nelle scuole. Si tratta di "Educazione per la cittadinanza" che tra le altre cose tratta anche di: "diverse realtà familiari, superamento dei pregiudizi omofobici, rifiuto
delle discriminazioni in funzione della preferenza sessuale, dimensione
morale degli essersi umani, il pluralismo morale ed il rifiuto
dell'intolleranza etica, processo di socializzazione del genere."

Il magistrato anacronistico, aspirante novello savonarola, invece è già conosciuto per aver perseguito due donne che stavano in top less in una spiaggia. Dalle notizie pare che il giudice abbia posto un aut aut alla donna: o lascia la compagna o perde le figlie…

La notizia mi fa riflettere sul fatto che anche in Italia c'e' una grande difficoltà ad accettare la maternità o la paternità applicate in coppie non etero. Mi pare anzi che vi sia una timidezza. Come quella che spinge a proporre l'unione civile di conviventi di ogni genere (oggi – dopo i Di.Co. siamo ai Cus) tranquillizzando i cattolici che no, non è un mezzo per arrivare all'adozione di bimbi in coppie gay. Siamo troppo lontani dal poter proporre questo (Lontani in ogni senso dato che ancora si permette ai carabinieri di arrestare due gay solo perchè si baciano in pubblico).

Nel frattempo invece in tema di affidi insiste la morale sui costumi sessuali, sulle abitudini da tenere (si pensi alla gran bretagna o all'america con quelle stramaledette norme che sottraggono figli alle donne solo perchè si fanno una canna e hanno una vita sessuale regolare). Moralisti bigotti che continuano a realizzare accerchiamenti dai perimetri sempre più ristretti. In Italia lo hanno detto già che i figli devono per forza stare in famiglie "normali". E si tratta di legge piena, di norme precise che regolano la maternità, la famiglia, la sessualità… Ma che ne parliamo a fare.  O magari parliamone perchè non è mai abbastanza…

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Rassegna stampa:

Dal Messaggero
Spagna, madre lesbica: il giudice le toglie le figlie

MADRID (23 luglio) – Una madre si è vista togliere l'affido delle due figlie perchè lesbica. Le bimbe sono state affidate dal giudice al padre perchè la loro crescita in un ambiente omosessuale poteva condizionarne lo sviluppo, questa la motivazione data dal giudice. Lo riferiscono i media spagnoli
aggiungendo che la comunità omosessuale spagnola è insorta chiedendo un'azione disciplinare contro il magistrato.

In una sentenza che riporta la data del 6 giugno ma il cui dispositivo è stato reso noto solo oggi il giudice Fernando Ferrin ha tolto la custodia argomentando che un ambiente omosessuale falsa l'educazione e la crescita. In particolare accresce il rischio, a suo dire, che le bambine diventino a
loro volta omosessuali. «La madre deve scegliere tra le figlie e la sua partner», sostiene Ferrin nella sentenza.

La decisione ha suscitato la protesta della comunità omosessuale che ritiene la sentenza contraria alla costituzione spagnola a ha chiesto alla Suprema corte della Murcia di aprire un procedimento disciplinare contro Ferrin. La legislazione spagnola è tra le più aperte d'Europa nei confronti dei gay che in basa una legge di due anni fa possono anche sposarsi tra loro.

—>>> da Telecinco (in spagnolo)

—>>> da El Pais (in spagnolo)
 

Posted in Anticlero/Antifa, Fem/Activism, Omicidi sociali.


7 Responses

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  1. slavina says

    … e’ ora sotto inchiesta dell’analogo spagnolo del CSM, insieme alla sua sentenza.

    per avere questo tipo di pregiudizi ha scelto di lavorare nelle istituzioni del paese sbagliato.

    tie’.

  2. FikaSicula says

    Andrea, dalle notizie questa cosa non si evince. pare invece che sia solo un pregiudizio avanzato in causa di affido. Negli articoli spagnoli che ho letto si dice più o meno questo. Non credo ci sia stata una prova e un difetto d’esperienza…
    due bimbi: che coraggio! bravo 🙂

  3. Andrea Opletal says

    mi spiego meglio:
    se il giudice ha riscontrato evidenti situazioni anomale nel rapporto tra 2 omo e che tali situazioni possano avere in qualche modo ripercussioni sul figlio/a allora sono con lui (non saprei trovare esempi ma spero di essermi spiegato)

    ma…

    se la decisione è stata presa solo per il fatto di essere omo (come mi sembra in questo caso) beh anche io sto da che parte stare !!!

    ah…. sono anche io un papà di 2 bimbi (non sarà la stessa cosa di essere mamma, ma so quello che significa)
    ciao

  4. FikaSicula says

    ciao francesca, andrea e atena 🙂
    benvenut*!
    Francesca—>>> io penso che le famiglie dovrebbero essere fatte di relazioni e le relazioni le scegli in base a quello che ti pare. tutta la pippa dei modelli di riferimento etc etc secondo me è solo una cosa buona a far continuare ad esistere un modello etero patriarcale che fa di noi tutti e tutte oggetti funzionali alla cultura dominante. i bambini sono a loro agio fino a che qualcuno non fa apparire loro anomala una situazione. altrimenti a loro basta essere amati e amati per davvero. anche sulla storia del saltare da un letto all’altro ho qualche perplessità 🙂
    io mi preoccupo di più quando vedo che una persona non salta in nessun letto. il sesso è una cosa sana e se una persona lo fa ed è buon sesso è meno frustrata e molto più ben disposta ad amare bene i propri figli, penso…

    andrea —>>> lo so che prendere una posizione non è semplice. io una posizione la prendo perchè sono madre e figlia allo stesso tempo. ho letto, visto, detto, praticato di genitorialità e sono assolutamente convinta che due genitori non devono essere per forza fisiologicamente opposti e/o etero. e la sentenza si, da quello che le agenzie dicono pare proprio motivata solo da questo tant’e’ che il giudice ha posto un ultimatum: se lasciava la donna le lasciavano le bimbe… bello, no?

    atena —>>> nessun problema 🙂
    qui puoi usare indignazione finchè vuoi. sei nel posto giusto!
    rispetto alla genitorialità io la penso come te. ho qualche perplessità sulla storia del pride. penso che ciascuno abbia un proprio parametro per essere trasgressivo o per vivere la propria vita. il pride è una manifestazione, come quella dei sindacati per il contratto di lavoro 🙂
    solo che la causa non è esattamente di ricerca di garanzia di diritti per i metalmeccanici e dunque si chiede altro e si mostra altro. i colori, i corpi esibiti e tutto il resto a me sembrano una grande e bella provocazione che scuote dalle fondamenta questo stato così bigotto e cattolico. è una presenza efficace e bella di chi chiede diritto di cittadinanza e non si accontenta di fare le “proprie cose” di nascosto fra le mura domestiche (che poi è quello che chiedono cattolici e fascisti). la tolleranza inizia così. le donne prima di essere trattate un po’ più da persone hanno avuto bisogno di manifestare insieme, di scendere in piazza, di farsi vedere… è una cosa necessaria fino a che non sarà considerato “normale” che tutt* abbiano gli stessi diritti e siano liberi di fare quello che gli pare… ecco 🙂
    ciao a tutt*

  5. atena says

    Bè mi spiace dirlo ma dire che mi mette tristezza una cosa del genere è dire poco. Premetto che sono lesbica, ma credo che una coppia omosessuale possa educare come e meglio di una coppia etero. So che però che siamo in un’epoca di ritorno medioevale…in ogni caso penso che le cose oscene che i bambini vedono alla televisione siano peggio che avere una coppia omosessuale come genitori….ah finisco dicendo però che io non ho partecipato mai ad un gay-pride. La propria omosessualità infatti diventa più trasgressiva se vissuta nel quotidiano che una volta l’anno. E poi mi sembra una parata come ce ne sono troppe. Vedi la pagliacciata del Family- Day. Scusate se uso questi toni, ma fino a quando ci saranno dei santi uomini pronti ad uccidere le proprie compagne davanti ai figli io continuerò a sostenere queste posizioni. Saluti a tutti, atena

  6. Andrea Opletal says

    non voglio sindacare su quello che è giusto e quello che non lo è … ma se il motivo di questa decisione è legato “solamente” alle preferenze sessuali della madre …. la cosa mi fa un po’ tristezza!

    cmq … prendere una posizione non è semplice!

  7. Francesca says

    Premetto che io non sono d’accordo sull’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali (altrimenti diventirebbe un casino) ma, non sono d’accordo a togliere i figli naturali ai genitori solo per una questione di preferenze sessuali. Un genitore omosessuale non è certo peggiore di un genitore etero che magari picchia i propri figli o magari passa da un letto all’altro.
    Babbo e mamma anche se non perfetti sono sempre babbo e mamma.