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Tra libertariani e shock economy: come prevenire nazionalismi e vivere felici!

https://www.youtube.com/watch?v=UFFS_aL6R60

Da Abbatto i Muri:

Vi propongo di vedere, se non li avete già visti, due documentari che parlano di economia, capitalismo, liberismo, deregulation e molte altre cose. Shock Economy e The Corporation (li vedete uno all’inizio di questo post e l’altro alla fine) sono due documenti che raccontano come ha funzionato e funziona l’economia in molte zone del mondo a partire da politiche economiche occidentali.

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Grillo, M5S: demonizzazioni, corporativismi, marketing e strategie di comunicazione

googlenonsasenatosi

Da Abbatto i Muri:

Grillo: “Sei circondato. Arrenditi!”. Del complotto e i segugi (furbissimi) che lo hanno sgamato svelato. 

Un articolo su The Spectator dice senza girarci attorno che Beppe Grillo sarebbe uguale a Mussolini. Dunque Beppe Grillo sarebbe il Male. Ed è un concetto che viene ripetuto come un mantra da tutta la stampa diffamatoria e intellettualmente disonesta, alla ricerca di prove provate di presunti legami con quel passato che così si manifesta in uno spaventosissimo ritorno. E’ il mantra ripetuto, status dopo status su mezza facebook, per sporcare l’immagine di M5S più che si può; è lo slogan banalissimo e ridicolo che se non lo ripeti ti becchi una scomunica e finisci tra quelli la cui web reputation è pari a zero al punto che perfino solo followarti o linkarti diventa segno tangibile di collusione.

Dopodiché, come dimenticarlo, c’è tutto il copione che stabilirebbe che la prospettiva di un costituendo Nuovo Ordine Mondiale, fatto di fascismi dalla radice all’ultima punta dei capelli, sarebbe un disegno oscuro di questo Signor Casaleggio, che per le teorie complottiste lette in rete, ormai manca poco che non sia dichiarato responsabile anche delle guerre puniche o dell’estinzione dei dinosauri.

Perché per certa gente non basta solo dire in senso critico, ed è lecito, legittimo, perfino auspicabile, che si tratta, forse, di persone che hanno idee diverse dalle tue, sue, mie, vostre. Ché puoi chiamarli anarco-liberisti, anarco-capitalisti o libertariani o come ti pare, se secondo la tua analisi è quella la direzione politica intrapresa, ma evocare demoni, dittature, addebitando responsabilità per le derive destrorse ad alcuni soggetti invece che, forse, ad una intera epoca e ad ogni pezzo di comunicazione che riguarda tutti/e, è veramente sospetto a questo punto.

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Intervista a Wu Ming: «Grillo cresce sulle macerie dei movimenti»

Ieri ho letto l’intervista a Wu Ming e, trovandomi d’accordo anche con la loro precedente analisi, volevo sottoporvela per ragionare insieme, se ne avete voglia, sul M5S. Quello che io penso su questo movimento l’ho già scritto qui e altrove. Per chi non l’abbia letto, lo sintetizzo dicendo che non mi piace e che lo reputo anche controproducente, la definizione di “pompieri”, data da Wu Ming, per me è perfetta. Come può, una coppia di capitalisti quali Grillo-Casaleggio, cambiare il sistema che gli permette di essere quel famoso 1%? Grillo incita alle piazze, su Twitter ha persino parlato di primavera, ma sinceramente la nostra non è una primavera, men che meno simile a quella araba, ma un inverno che definiscono democrazia 2.0 e che per me puzza di autoritarismo.  La democrazia non si crea nei palazzi, con i guru che urlano da un blog o con movimenti che sono tutto e il contrario di tutto. Questa non è democrazia è analfabetismo politico che, ve lo dico, mi fa quasi più paura del fascismo. Ma queste sono le mie impressioni, di un’arcofemminista che preferisce i movimenti e le lotte radicali che sì, hanno una loro responsabilità in questa ascesa di Grillo, e che spero riusciranno a uscire da un momento di crisi che dura da troppi anni. Infondo anch’io tifo rivolta. Buona lettura!

Intervista a Wu Ming: «Grillo cresce sulle macerie dei movimenti»

[Quest’intervista a cura di Roberto Ciccarelli, che ringraziamo, appare oggi a tutta pagina su «Il manifesto». Più chiari e diretti di così non riusciamo a essere, è la sintesi di tutto quel che pensiamo del M5S e della sua relazione con la crisi/assenza dei movimenti. Non abbiamo il tempo e le energie per tradurla in altre lingue, se ci sono volontari, si facciano avanti senza remore.]

Quella di Grillo è una strategia diversiva. Serve a spingere l’«indignazione», tanto celebrata nelle acampade spagnole o negli occupy americani, lontano dalle piazze italiane. Più la crisi diventa feroce e più le scariche di risentimento vengono fatte confluire in un comodo format, quello del blog del Capo dei Cinque Stelle che solletica il giustizialismo giacobino contro la «casta» e le sue maschere. Per Wu Ming, il collettivo dei cinque scrittori autori di Q, (come Luther Blissett), 54 e Altai,il movimento 5 stelle ha inquadrato le energie potenziali di una rivolta contro l’austerità in una gabbia discorsiva che fa la parodia del conflitto politico, lasciandolo amministrare da «un’organizzazione settario-aziendale» (la Casaleggio&Associati) e dalla guida simbolica di Beppe Grillo. Per loro il radicalismo pentastellato «amministra la mancanza di movimenti radicali in Italia». La tesi esposta con determinazione in un articolo sul sito di Internazionale, è stata ampliata su «Giap», l’influente blog dei Wu Ming, interrompendo il silenzio attonito dei movimenti che hanno attraversato l’ultimo decennio, da Genova alle campagne sui beni comuni.

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