Ce lo aveva detto un’altra nostra amica che le riviste di scienze per maschietti erano sessiste. Lo avevamo visto con Jack che ad ogni uscita non perde occasione di piazzare la gnocca in copertina per pubblicizzare prodotti hi-tech e lo vediamo ora con il più apparentemente sobrio Focus, della stessa casa madre, quasi andassero in coppia, dove grazie alla segnalazione di Paola troviamo un articolo che lei definisce così:
"vi
segnalo un articolo pseudo-scientifico che ho trovato agghiacciante: ci
si chiede se l’orgasmo femminile abbia senso, si da spazio alla
barzelletta che se si prova un orgasmo è più probabile rimanere
incinta, che la componente ereditaria è fondamentale nel raggiungimento
dell’orgasmo e infine, udite udite… si parla
di una possibile soluzione all’anorgasmia, l"orgasmatron", che permette
di provare orgasmi a comando, il sogno di ogni macho, insomma :-O non
sono un medico, ma l’articolo è da denuncia!"
Il titolo dell’articolo promette tutta la verità sull’orgasmo femminile. Sotto al titolo la foto di una donna incinta e il riferimento che le donne che hanno l’orgasmo avrebbero più probabilità a rimanere incinta (ma davvero? l’hanno letto sui cioccolattini?).
Scientificamente parlando non c’è alcuna informazione sulla sessualità femminile, nessuna informazione sulla contraccezione e solo una montagna di inutili luoghi comuni con il ripristino di una verità a quanto pare "utile" ai maschilisti circa la riprovata esistenza del maledetto punto G messo in discussione appena qualche settimana fa da altri eminenti scienziati londinesi.
Secondo la rivista i maschi sarebbero ancora "confusi" circa l’orgasmo femminile (peccato non ci sia una lampadina che lo segnala agli ignoranti!) ed evitando di immaginare che le donne siano dotate di uso della parola descrive uno scenario in cui l’uomo dovrebbe scoprire questa cosa con il piglio dell’esploratore dei due mondi.
Riprende con la manfrina dell’altare eretto all’esistenza del punto G attorno al quale idioti d’ogni pianeta stanno in adorazione e lo descrive come una roba della quale non si riesce a individuare la posizione. Stesso livello d’intelligenza aveva platone quando sosteneva che l’utero andava in su e in giù per l’esofago. Altrettanto acume hanno tanti uomini i quali non distinguono la vagina dall’ano, giacchè per loro un buco vale l’altro, e certamente non hanno idea di dove si trovi la clitoride della quale la scienza sessista non parla mai.
La descrizione dell’orgasmo è la chicca tra le chicche: secondo la "prestigiosa" rivista quando una donna ha un orgasmo "non capisce più nulla, non è più in grado di connettere nel vero senso della parola (…) aree del suo cervello si spengono, comprese quelle dedicate alle emozioni" mentre "negli uomini questo avrebbe una portata minore".
Non so voi ma personalmente ho una idea chiarissima di come sia l’orgasmo e neanche quando è stato al massimo della sua intensità il mio cervello si è spento. Durante il sesso, per quello che ne so, le donne connettono talmente tanto che se lui non è in grado di stimolarle come si deve lo dicono, lo fanno notare o, nella peggiore delle ipotesi, fingono perchè tutto finisca in tempo per la puntata di desperate housewife. Soprattutto non mi sembra che le donne spengano aree emozionali e forse, dico forse, quando "focus" parla di questi aspetti si riferisce alla totale strafottenza con la quale tanti maschi mirano al proprio orgasmo, spegnendo ogni area del proprio cervello, mettendo a tacere, se ce l’hanno, anche l’ultimo grammo di emozioni che sono in grado di provare. Il sesso condito di egoismo, presunzione e arroganza funziona più o meno così. Funziona allo stesso modo anche quando un maschio fa l’apologia del machismo con la leggenda della donna orgasmatica che "non capisce più niente" se è un uomo vero a toccarla.
La perla finale sta nel fatto che si sostiene che tante donne si perderebbero tanto ben di dio. Ahinoi, secondo loro, tante donne non provano questa sparizione improvvisa del cervello con perdita delle zone emozionali. Ci chiediamo come facciano a sopravvivere effettivamente queste donne che "non provano" l’ebbrezza di essere lobotomizzate e inermi al pari di cactus nel deserto.
Le donne che non riescono dunque ad essere dei vegetali sessuati, per la rivista non sarebbero da considerarsi anorgasmiche. Sarebbe una caratteristica, una nostra cattiva abitudine, una insensibilità per la quale sarebbe persino inutile stimolarci con i farmaci. Infelici dunque i produttori di viagra femminile che ancora si chiedono come mai non abbia funzionato sulle donne. Già: come mai? Forse perchè a noi non ci si rizza? Forse perchè noi non abbiamo bisogno di una vagina turgida per avere un orgasmo? Forse perchè la massima contrazione muscolare non è esattamente una cosa a misura della sessualità femminile?
Focus tuttavia insiste e arriva persino alla conclusione che l’anorgasmia sarebbe un fatto ereditario. Perchè vedete, ci sono certe stranezze da considerare. Quelle donne che riescono ad avere l’orgasmo con la masturbazione e non con la penetrazione devono per forza essere "anormali", creature sulle quali – e cito – "influiscono variabili ambientali e culturali" ma sulle quali anche "la componente ereditaria sembra essere fondamentale".
Capito donne? Abbiamo una rivista fatta per incoraggiare i maschi e per consolarli dicendo loro che se non abbiamo un orgasmo non solo è colpa nostra ma è colpa persino delle nostre madri. Che importa se l’uomo insiste a vedere questa versione androcentricamente grottesca della sessualità femminile, che importa se gli uomini, quelli che vanno a letto con le donne e non quelli che tentano di confortarli in fase post-fallimento – sanno benissimo, perchè le donne lo dicono, quali sono i motivi per cui una donna non ha un orgasmo CON LORO. Forse non ci sanno fare, forse non hanno idea di come si tocchi una donna, forse non sanno neppure come è fatta una donna o credono di saperlo perchè hanno guardato un porno, forse immaginano che una donna funzioni come una automobile, accendi e va. Ci sono tanti forse che per tante di noi, grazie all’esperienza che abbiamo maturato sul campo, sono certezze e quel che è certo è che le donne possono tutte provare l’orgasmo a parte quelle con disfunzioni atroci o con mutilazioni che purtroppo impediscono tale scopo.
Lo dice Eve Ensler nei Monologhi della vagina, ma nel nostro piccolo lo diciamo anche noi perchè non siamo più così sceme da andare a letto con un uomo soltanto e tenercelo a vita immaginando che se non funziona sia colpa nostra. Se ci sono uomini con cui abbiamo orgasmi e uomini con i quali invece no evidentemente il problema non sta in noi ma nella capacità di entrambi di vivere una sessualità reciproca fatta di attenzione e non di ansia da prestazione e giustificazioni post fallimento.
L’articolo chiude in modo assolutamente pietoso. Annuncia la possibilità d’uso di una macchina chiamata orgasmatron, una sorta di impianto da installare nella colonna vertebrale. Un attrezzo pensato e usato per stimolare le terminazioni nervose in caso di disabilità alle gambe lascia immaginare a Focus che potrebbe essere addirittura utilizzabile da tutte le donne di tutto il pianeta. Un altro motivo in più per impedire a tanti maschi di rimettere in discussione il proprio modello di sessualità e per fornire alle riviste come Focus un modo di fare soldi grazie all’ignoranza dei suoi lettori.
L’ultimo paragrafo è atrocemente offensivo. Parla di "mistero", tira fuori citazioni che risalgono a più di dieci anni fa e decide che l’orgasmo femminile sia un "incidente evolutivo" come i capezzoli dell’uomo.
Ha ragione Paola. Questo articolo è veramente uno schifo. Noi speriamo che non ci sia mai nessuna donna pronta a fare da cavia per farsi installare un vibratore nella colonna vertebrale. Se siete etero e non potete contare sui vostri partner sappiate che esistono ottimi vibratori perfettamente funzionanti senza che vi sia bisogno di installarli in nessun posto per dare agli uomini la sensazione che siano stati loro a farvi avere un orgasmo e non la stimolazione tecnologica. I vostri partner possono imparare a giocare con voi, con o senza vibratore, possono imparare ad ascoltarvi e ad accettare, finalmente, che la vostra sessualità è DIVERSA da quella maschile.
Buon orgasmo a tutte, da sole, in compagnia, con qualunque attrezzo vogliate usare, si spera con persone intelligenti.
Ho trovato il vostro articolo dopo aver scritto il mio (prendendo spunto da focus)…il vostro sito si può permettere un certo “integralismo” sull’argomento, il mio no…però di base scelgo sempre la via tragicomica per affrontare certe ridicolaggini. Se vi va di leggerlo vi lascio il link…non voglio spammare eh, solo vi propongo un punto di vista sarcastico in merito ad un argomento che ancora nel 2010 fa discutere tanto…
Ciao e a presto (spero)
http://www.sceglierbio.com/…gasmo-femminile.html
p.s. l’inutilità dell’orgasmo femminile è sostenuto da una donna. Il 90% del mio sconcerto sta in questo.
Bell’articolo..l’ho messo sul mio blog 🙂
Focus non è pero’ una rivista maschile ma maschilista si, poichè molti articoli sono abbastanza sessisti sopratutto quelli che parlano di sesso poichè la vedono con occhio androcentrico, come del resto anche le riviste femminili! 🙂
@d-K
La storiella è very left 😉
@ Serbilla – Lo sai che questo racconto è davvero “sfizioso”… E’ in copyleft? 😉
Ci sarà un perché se non compro più Focus dal 2001…?
Riguardo il punto G, che esista o meno, credo abbia ragione Serbilla, magari non esiste ma “ciò non toglie che l’esplorazione dei territori possa portare gioie e allegrie.” Il problema, semmai, è la ricerca compulsiva della prestazione perfetta: ci si dimentica di sé e dell’altr@ perdendo paradossalmente di vista l’unico scopo nobile del sesso, il piacere.
Sinceramente, l’uomo che, cappello e calzoncini color cachi, parte all’esplorazione di Vaginolandia mi dà l’impressione di voler colonizzare dei territori… Salvo, poi, fare la fine di David Livingstone… 😀
L’ho sempre detto io che paperino mese ha più scientificità di focus! Posso comunque dire, con una vena di ottimismo, che tale parere condiviso anche dai miei colleghi maschi 😀
A me come rivista piace molto Wired, invece. E’ abbastanza nerdy, ma molto ben scritta, con notizie sempre aggiornate, e mai, mai, mai è scaduta nel trucchetto delle gnocche svestite (né in copertina, né altrove).
Un saluto!
Ma l’autore dell’articolo non può essere segnalato all’ordine dei giornalisti? ma la rivista non ha un comitato scientifico? ma penso proprio che una mail mò gliela mando a focus..
Parlando di clitoride e punto g in un forum di anobii avevo scritto una storiella
“La Regina Clito è temuta per il suo grande potere, che è il suo piacere, essa riesce a far sgorgare rigogliosi ruscelli, a far sussultare le sue terre di gioia, è un potere che non le deriva da altri che da se stessa e soprattutto, questo potere, non prevede contropartite, la sua finalità è la sua stessa realizzazione, nel suo proprio territorio.
A temere questo potere è il Re Vettore, anch’egli riesce a far sgorgare rigogliosi ruscelli nelle sue terre sussultanti di gioia, anche il suo è un potere tutto sommato autonomo ma, al contrario della Regina Clito, ha come contropartita una perdita, il suo piacere è irrimediabilmente legato alla finalità di conquistare nuove terre, anzi questa finalità è resa possibile proprio da quel piacere che ne è il veicolo.
Osservando la Regina Clito e il suo regno di piacere slegato da qualsiasi finalità che non fosse il piacere stesso, il Re Vettore si sentì deficiente, gli sembrò praticamente che la Regina avesse non un potere diverso, ma migliore e, non potendolo rubare o sviluppare in alcun modo, escogitò un piano affinché essa, sentendosi inadeguata, mettesse nelle mani di lui i suoi territori, abdicando il suo potere in favore di quello di lui. Convinse la Regina Clito che il suo potere era uno spreco infantile, che avesse la colpa di mancare attraverso la sua realizzazione quella che era la vera vocazione delle sue terre, quella vocazione matura alla quale doveva aspirare, cioè d’essere conquistate a più riprese dalle sue truppe, perchè germogliassero frutti misti.
La Regina Clito, che mai aveva avuto bisogno di recinti o fossati o difensori, fu detronizzata, zittita e poi infangata senza grandi sforzi. Per molto tempo dovette sottostare alla volontà del Re Vettore, si nutriva solo quando lui aveva fame, ogni ruscello gorgogliante fu deviato, tutti i sussulti ufficialmente negati.
Ma il potere di Clito era molto più forte di quanto il Re Vettore potesse sospettare, si incanalò in percorsi sotterranei, falde profonde che nutrivano i territori dominati solo in superficie, pur patendo alcune sofferenze, essa sopravvisse.
Clito ride di lui che, tormentato dal sospetto costante di una rivolta che si trasformi in rivoluzione e sconfitta, cerca ossessivamente una legittimazione.”
Beh, c’è chi vuole credere che (il punto g.) esista, al punto da riuscire perfino a trovarlo, c’è chi non ci crede e vive bene, chi ci crede ma vive bene, chi ci crede ma vive male, a chi vive male soprattutto è dedicato il racconto della Regina Clito, antieconomica, artistica e libera. Ciò non toglie che l’esplorazione dei territori possa portare gioie e allegrie.
La storiella prende spunto dalle teorie di Freud sulla donna clitoridea, considerata infantile, e quella vaginale, considerata matura, questa distinzione è funzionale ad una ideologia che vuole la donna vuoto da riempire, col pene e con dei figli, senza questi due elementi essa è considerata immatura, non compiuta.
La ricerca ossessiva del punto G è la ricerca di legittimazione di questa ideologia.
Così come non abbiamo bisogno di super-tette per essere vere femmine, non abbiamo bisogno di trovare punti speciali addizionali per sentirci soddisfatte.
Tutte le donne nascono con la clitoride, il cui unico fine è il piacere, nasciamo già complete.
Il Re Vettore può essere un buon compagno solo se accetta la differenza non pregiudiziale della nostra natura.
Ciao 🙂
be veramente non ho paroloe ma credo che questa volta si sia rasentato l’attacco piu grave e seriovisto che provviene da una rivista detta pseudoscientifica..che mai piu ‘ comprero’…evidentemente se l’autore dell’articolo si fosse preso la briga prima di uscire di casa di chiedere alla priopria moglie avrebbe evitato sta figuraccia..o no??..forse avrebbe scoperto una verita’ impensabile..che senza zone g o acca..e senza bisogno dei vibratori con annesse batterie la sessualita femminile e’ dotata pper vascolarizzazione completa in tutto il plesso solare di una sua autonomia che svilirebbe qualunque maschietto al confronto ma allora il problema dove sta’..non c’e se non in rari casi di violenze fisiche e psicologiche il problema sta che queste riviste le continuano a scivere questi stupidi e piccoli buguiardi falsi giornalisti che non ahnno piu’ cura di studiare prima di pubblicare…