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Hi-tech e riviste di settore: la gnocca c’entra sempre!

Ci scrive Silent:

"Qualche settimana fa ero con il mio ragazzo. Ci fermiamo e lui entra in un negozio per comprare qualcosa da mangiare e qualcosa da leggere. Ritorna con dei biscotti e alcune riviste: Internazionale, Focus, Le Scienze, e Jack. Mi soffermo su
quest’ultimo. E’ una rivista di tecnologia, dove in prima pagina, tra
una minuscola fotografia di un i-phone e la scritta "Il GPS si infila
nelle scarpe", troneggia una donna seminuda, gambe aperte e sguardo
ammiccante. "Lo regalavano con Focus", mi dice. Lì per lì commento con
una battuta del tipo "Potevi comprarti Playboy, sarebbe stato meno
ipocrita". Poi inizio a sfogliarlo. Rimango a bocca aperta. Qualsiasi
articolo, che riguardi il navigatore satellitare, il macbook o un nuovo
modello di mouse è "abbellito" da immagini di attraenti fanciulle
seminude, sempre con sguardi ammiccanti e sul punto di saltare addosso
al lettore. Insomma, prima si parlava di "donne e motori", oggi si può
tranquillamente dissertare di "donne e laptop". Lo faccio notare al mio
ragazzo: "non trovi che sia squallido questo uso della gnocca in ogni
singola pagina?". Non è un attacco a lui, vorrei semplicemente farlo
ragionare. Lui ovviamente si mette sulla difensiva. Mi dice che sono
maliziosa, che è chiaro che se ha comprato la rivista è solo per essere
aggiornato sulle ultime novità tecnologiche e non sulla gnocca. Io gli
dico "va bene, lo so, ma per come sono fatta io, per principio, una
cosa del genere non la comprerei mai". Lui mi risponde con un
pizzicotto sulla guancia, forse uno dei più irritanti della mia vita,
dicendomi "Va bene, allora se la gnocca in copertina ti dà fastidio,
vuol dire che la copriamo".
Insomma. Il messaggio che è arrivato al mio ragazzo, che mi conosce da
tanti anni, è che mi sentivo in competizione con la gnocca da copertina.
Adesso,
per dire, Jack si trova sul mobiletto del mio bagno. Posso dargli
fuoco, senza apparire come la fidanzata bigotta, reazionaria, e anche
un po’ invidiosetta?
"

Abbiamo risposto così:

"Cara silent,


certo puoi fare quello che vuoi. L’unica cosa è che bruciandolo ottieni l’effetto opposto. Non è nascondendo le immagini che fai capire a chiunque che quella storia non va bene. Ti consiglieremmo di fare una foto con un notebook tra le gambe – seno ben in vista – e di
appenderla al tuo bagno. Una foto non ritoccata con photoshop, dove la bellezza non è stereotipata, una immagine ironica e spiritosa che prende in giro il modello tutto pose conturbanti e sospiri delle donne in copertina, con canoni estetici non massificati, rivoluzionaria per la modalità e non per la quantità di capi di abbigliamento che indossi. Lo stereotipo più feroce di queste copertine o del contenuto di certe riviste sta nel modello dominante che impongono. Se hai un corpo da donna normale, di quelli con i punti neri, le smagliature, qualche pelo, la cellulite, fotografalo. Fai vedere al tuo ragazzo un corpo non conformista. Perchè noi non siamo moraliste e bigotte e non vogliamo coprire il nudo. Noi vogliamo che il nudo ci rappresenti appieno, che se si parla di corpi di donne si parli davvero di noi e non si ammicchi ai maschi dando loro in pasto un computer e in allegato immagini che rappresentano il modello sexy che hanno in testa.

Ecco: una sostituzione è meglio del falo’ e il tuo ragazzo allora forse capirà perchè e di cosa ti sentivi espropriata.

Alla seconda lezione di antisessismo poi magari ti fai due foto. Una in cui vendi solo il tuo corpo e l’altra nella stessa identica posizione in cui attraverso il tuo corpo vendi un computer. In basso scrivi lo slogan che tu stessa hai coniato: se compravi playboy era meno ipocrita!


Ironia e ingegno. Decostruzione, creatività e sovversione di immagine.
"

La domanda che bisognerebbe fare a tutti e tutte è: voi come chiamereste una bottega che vende oggetti tech usando commesse ben scoperte, hostess ammiccanti et similia? Anzi no: come chiamereste il bottegaio che assume donne come quelle delle riviste per vendere più prodotti?

La copertina senza ritocchi sta qui. Altre immagini che si possono trovare nella rivista stanno qui. Grazie a silent per l’ottimo spunto di discussione che ci ha dato. La rivista Jack non è di certo la prima ne’ l’ultima che usa questa strategia per vendere di più. Parliamo di quella perchè è stata tirata in ballo. 

Le riviste donne e motori cui si riferisce anche Silent spesso interessano un pubblico machista, che ha per le automobili una passione che lo fa sentire più virile. Mi sfugge però come e perchè un uomo debba sentirsi più virile con un iphone. Segno questo che la tecnologia della comunicazione sta diventando sempre di più elemento che fa status, assieme ad esso si vendono modelli di vita e di comportamento. Si intende che queste riviste si rivolgono evidentemente più ad un pubblico maschile mentre a noi donne si riservano prodotti tech dipinti di rosa e pubblicizzati nelle rivistine ine ine per signorine ine ine in cui le modelle rappresentano la madre amorevole e la moglie paziente. 

Fare diventare un iphone, un laptop, un elemento sessuato è veramente dura eppure riescono a fare anche questo. Sono cose da uomini, belle signore, voi siete lì solo come elemento decorativo. Signorina a cosce aperte – quella della copertina – mica intenta a usare uno strumento tech, no. Così per caso. A guardare il nulla con le sue grazie al vento.

Nelle manifestazioni di esposizione delle auto generalmente le donne stanno sedute, sdraiate, pomicianti e disinibite sul cofano di una macchina.

Tenendo conto della scarsa superficie che occupano i prodotti tech sarò curiosa di vedere dove piazzeranno le donne in manifestazioni del settore. O saranno i prodotti – magari dotati di effetto vibro – ad essere poggiati su corpi femminili adibiti a vetrine espositive?

Tutto è possibile.

Beninteso anche nel caso in cui dovessero fabbricare un computer turbo per fare sentire più virili i maschietti io sceglierò di procurarmi proprio quello se mi serve per l’uso che ne dovrò fare. Il computer e la tecnologia non sono cose di maschi. Sono di tutti. Peccato che gli uomini siano sempre più ripetitivi e sessisti nel riprodurre gli stessi meccanismi di appropriazione dei ruoli.

Vi siete mai chiesti perchè nessuno fa una rivista che parla di lavatrici e frigoriferi con corpi in esposizione? Perchè vengono considerate cose di donne. La spiegazione in fondo sta tutta qui.

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


24 Responses

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  1. Ale says

    Questo il link:

    http://forum.ubuntu-it.org/…0503.html#msg1080503

  2. Ale says

    Mi hai chiesto di postare degli interventi in tema? Eccone uno. Senza volere sono incappata in questo… così, cercando altre cose.

    A parte la delicatezza di alcuni (come il tizio che tenta un approccio cognitivo cercando di dipanare la questione cervello femminile vs cervello maschile, dando per scontato, anche se apparentemente non sembra, ma a leggere bene è così, la superiorità di quello maschile)… sorvoliamo mi domando cosa spinga un uomo a volere accanto una donna bella e non ANCHE un uomo bello, per dire. Non ho capito perché devo essere bella, per lavorare, e invece un uomo no. E tuttavia poi si contraddicono quando scrivono che una donna bella non sta bene in un ambiente tecnico perché di solito le belle donne sono viste come “svampite”.

    Ma che diavolo state a di’?
    Mi so’ rotta di questi attacchi. Di fare bene il mio lavoro per poi essere presa per i fondelli su un forum da un collega (non sto parlando di me, ma in generale). Il tutto alle spalle. Vergogna.

    Mi prudono le mani e vorrei riprendere quel topic e fargli il culo nero. Sono snervata, però. Sono stanca.

    PS. Ma la cosa più triste è rappresentata dalle risposte fornite da una donna. A dir poco… consapevolezza zero.

  3. Anonimo codardo says

    Da buon maschio “professionista nerd” qualche problema con l’altro sesso c’è. Poi un po’ mi incazzo quando i colleghi fanno battute sessiste sulle (poche e competenti) colleghe che ci sono. E allora spero di avere qualche problema in meno di loro.

    È vero che purtroppo l'”ambiente hitech” è prevalentemente maschilista ed, ahimè, sessista. Ma non vedo molta presa di coscienza dalle donne che ci lavorano.

  4. fikasicula says

    @anonimo

    te l’ho detto. siamo stanche e fa caldo e possiamo anche prenderlo l’abbaglio. è un po’ di tempo che siamo prese di mira via commenti evia mail ed è come se fossimo in trincea. abbiamo bisogno di staccare e abbassare la guardia. menomale che tra qualche giorno si va in vacanza 🙂

    sulla strategia politica come dicevo – senza mezzi termini – sono cazzi vostri. se ritieni che in atto non ci sia una riflessione sulla mascolinità che porta ai risultati che vuoi tu portala avanti. noi portiamo avanti il nostro discorso senza preoccuparci di essere rilassanti, tranquillizanti, etc etc.

    noi non siamo attiviste valium e neppure prozac. se un ragazzo intelligente ci legge non si spaventa ne’ dai nostri discorsi ne dalle nostre sfuriate. se è intelligente e non è in malafede.

    se è un ragazzo che viene qui giusto per provare le sue tesi preconcette, vedere materializzati i suoi stereotipi e i suoi pregiudizi non saremo certo noi a fargli cambiare idea. la vita lo farà. le donne con le quali entrerà in rapporto. noi non abbiamo la presunzione di cambiare nessuno.
    è sufficientemente faticoso esserci in un contesto che ci vuole invisibili.

    le leggi di cui tu parli. che tu accrediti ad un valore simbolico invece sono leggi da riserva indiana. piccoli ghetti. concessioni elargite in virtu’ del fatto che le donne sono discriminate ovunque. mettile a confronto con le politiche del welfare e del lavoro, con le cifre di disoccupazione femminile e ti rendi conto di che si tratta in realtà.

    e il diritto di famiglia non è paritetico. non ancora no. ne abbiamo parlato tante volte e oggi è troppo caldo per riparlarne. come ti dicevo basta cercare su google. trovi tutto il testo del diritto di famiglia in rete. se lo leggi con una ottica di genere ti rendi conto che il carico del lavoro di cura è attribuito alle donne e che gli uomini continuano a pesare.

    basta pensare che ancora i padri sono gli unici che possono dare un cognome ai figli. o che nel matrimonio è lei che prende il nome di lui e non il contrario. due esempi banali che comunque indicano qual è l’andazzo.

    buona domenica

    e ciao 🙂

  5. anonimo meridionale says

    @FIKA:

    ma figurati fika sicula .
    sono masochista… mi piace esser trattato un po’ male 😉

    però guarda che continui a prendere un abbaglio.

    io non stavo suggerendo di comprendere e prendersi cura dei maschi,
    non facevo appello alla mitica (per i cattolici) “accoglienza femminil-materna”

    stavo illustrando un problema squisitamente di strategia politica nei comportamenti delle femministe facendo il paragone con altri movimenti passati.

    e lo facevo perchè sono interessato a quello che dite, a spalleggiare le vostre battaglie(io , come maschio, credo di dover solo spalleggiare..la battaglia dovete farvela voi), ad avervi come alleate…

    ma nel contempo un nucleo forte come mio interlocutore politico è il nerd che sogna hentai, il ragazzotto un po’ tonto che si sente frustrato , l’idraulico volgarotto.
    io ho bisogno di rivolgermi in sede politica e cercavo di fare sintesi. ok , verissimo, voi non siete tenute :-((

    comunque se il mio discorso è OT o non gradito, o deve impedirmi di discutere con serenità in questo luogo non ne parlo . Nulla questio. E’ buona norma per un ospite adattarsi alle regole della casa (se non sono contrarie ai propri ideali).

    ehm…ti incazzi però se ti segnalo che in presenza di un ragazzino alla prime armi sulla questione di genere, con la tua reazione l’avresti spedito probabilmente dai XXXX o dai XXX (mi metto le X da solo stavolta 🙂 )

    per leggi pro donna non mi riferisco certamente alla 194.

    io sono favorevole alla legalizzazione dell’aborto ed all’assitenza statale gratuita per esso.
    (e sono persino contrario all’obiezione di coscienza nelle strutture statali o convenzionate),

    tuttavia mi sembra che sull’aborto vi siano dei problemi taciuti e la questione nella sua interezza essi non sia affrontata nè dal campo cattolico nè dal campo laico(la questione che hai segato in un precedente post)

    Per leggi pro-donna non mi riferivo alla legge 194 nè ad una (migliore) legge 40,

    mi riferivo alle borse di studio in rosa, alla legge sull’imprenditoria femminile , alla minore richiesta ed alle quote di genere esclusivamente in settori a maggioranza maschile.
    forse saranno poco roba ma hanno un grande impatto simbolico.

    non sono avvocato ma credo che ormai il diritto di famiglia sia paritetico tra i sessi, mi dai qualche indicazione del contrario.

    vabbeh. passo un po’ a lurkare per evitare di dire altre cose irritanti.

    ciao 🙂

  6. Davide Valenti says

    @fikasicula
    “i macho man c’hanno rotto, i maschilisti stalker c’hanno rotto e gli amici dei maschilisti stalker c’hanno rotto. c’hanno rotto anche le fasciste e le cattoliche timorate da dio. tutte quelle che vengono qui a insegnarci come essere feministe per fare bene al mondo.”

    Grande sei tutti noi ah ah ah!!!

    Vorrei anche aggiungere che un uomo che non sa lavarsi i vestiti da se, lavare i piatti e cucinare è veramente patetico (un vero è proprio bambino irresponsabile…)

    @Ale
    1) “Quindi, questo gran parlare di una (presunta) inferiorità della donna, riguardo un suo mancato apporto alla scoperta e alla programmazione in ambito tecnologico-infromatico, è una pura idiozia.”
    Il fatto che nella tecnologia e nella scienza ci siano molti uomini (Isaac Newton, Archimede…) non dipende da una presunta inferiorità della donna ma da una società passata dove la donna era subordinata all’uomo e di conseguenza non aveva la libertà di partecipare all’evoluzione scentifica e tecnologica della società.
    Il futuro quindi lo vedo piu’ rosa.

    2) “In che senso? A favore della pornografia?”
    La pornografia è il prodotto di cattiva educazione sessuale, la Chiesa ha contribuito molto… non so voi come la pensate ma personalmente non mi piace molto, bisogno puntare ad una maggiore educazione sessuale nelle scuole. Non impari a fare una fellatio o un cunnilingus da un film porno.

  7. fikasicula says

    @ ale ottimo link 🙂
    ora me lo studio ben bene. anche se a tirare fuori le storie dei nerd finiamo al temo del blog la rete non è neutra in cui sosteniamo proprio quello che dici tu.

    personalmente poi penso che le donne non solo sappiano di tecnologia ma semplicemente la vivano in modo differente. hai letto l’abc per la femminista teknologica?

    ci sono alcuni interventi sul tema tra le risorse linkate a destra. se le leggi dimmi cosa ne pensi e vediamo se si riesce a sviluppare una riflessione ulteriore.

  8. Ale says

    Davide Valenti:
    “Vorrei anche aggiungere che la pornografia è un prodotto di cattiva informazione riguardo la sessualità di cui la Chiesa Cattolica nè è la portavoce”

    In che senso? A favore della pornografia?

  9. Ale says

    A proposito di nerd e compagnia bella, vorrei lasciare il link di Nonciclopedia. Costruito interamente sulla figura maschile.

    http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Nerd

    Sinceramente alcuni passi sono divertenti, ma scorrendo la pagina ci si rende conto di come la figura femminile sia un orpello (ricorre, in particolare quella della madre e della sorella, nonché la figa e la ragazza da portarsi a letto, ecc.), una sorta di fantasma: è lì, ma serve soltanto gli scopi di alcune categorie.

    Ecco, non è affatto vero. Ho conosciuto ingegneri di ogni tipo, elettronici e informatici anche donne, molto brave nella programmazione (all’ENEA). Quindi, questo gran parlare di una (presunta) inferiorità della donna, riguardo un suo mancato apporto alla scoperta e alla programmazione in ambito tecnologico-infromatico, è una pura idiozia.

    Siamo meno vistose, forse, e non c’importa di far vedere come siamo brave a programmare. No?

  10. fikasicula says

    @anonimo te l’ho detto siamo stanche e per quest’anno la pazienza è finita. concedici di sclerare e sbagliare il tiro o di reagire con insofferenza a cose che vediamo reiterarsi continuamente.

    i macho man c’hanno rotto, i maschilisti stalker c’hanno rotto e gli amici dei maschilisti stalker c’hanno rotto. c’hanno rotto anche le fasciste e le cattoliche timorate da dio. tutte quelle che vengono qui a insegnarci come essere feministe per fare bene al mondo.

    le femministe – caro anonimo – non sono un insieme di pedagoghe che devono scegliere metodi educativi per compatire il maschio idiota e renderlo finalmente umano.

    siamo persone che rivendichiamo (rivendicare – capisci il verbo?) diritti e questo significa che sebbene siamo perfettamente in grado di fare una elaborazione sociologica delle motivazioni che portano a certi meccanismi non siamo terapeute dei maschi. non siamo qui per voi, per loro, per essi.

    siamo qui per NOI. capisci NOI?

    perciò se tu mi dici che noi non dovremmo perchè altrimenti spingeremmo etc etc dici una tra le cose più reazionarie che io abbia mai letto qui.

    non siamo una chiesa, non siamo una setta, non facciamo proseliti come i contesti maschilisti cui ti riferivi, non siamo autarchiche e non dobbiamo istruire sull’insieme dei valori per essere bravi maschi, non dobbiamo addomesticare gli uomini. sono cazzi vostri. non so se è chiaro. noi non viviamo un dogma. noi siamo persone che sensibilizzano tutt’ al più ma che fondamentalmente lottano per SE STESSE.

    non puoi chiederci di capire, stare attente, essere più delicate, non spingere, compatire, soccorrere, educare, etc etc

    non lo puoi fare perchè è esattamente quello che le donne fanno da secoli.
    NOI NO.

    è ora che il bimbo cresca e che faccia a meno della mamma. capirà da solo quello che è giusto e quello che è sbagliato senza il nostro aiuto.

    non puoi – NON PUOI – stimolare in noi senso materno, disponibilità all’aiuto perchè non siamo missionarie. noi non vogliamo salvare gli uomini. noi non vogliamo assumerci TUTTA la responsabilità del welfare, della società che va di merda. Noi non vogliamo avere CURA di voi. assumetevi la responsabilità di stare al mondo senza chiederci di essere condotti per mano perchè avete bisogno della balia. diventate adulti e assumetevi la responsabilità di cambiare la società con noi. Fai tu quello che chiedi a noi. FALLO TU. non lo delegare alle femministe.

    noi chiediamo un pezzo di vita per NOI. rivendichiamo qualcosa che nessuno ci concede MAI.

    e per tornare a bomba: le leggi che tu dici fatte per le donne quali sarebbero di grazia? la 194? perennemente a rischio. sarebbe’ una legge contro l’uomo?

    c’e’ la legge contro la violenza sessuale. anche quella sarebbe contro l’uomo?

    il diritto di famiglia (cercalo su google e leggilo per intero) stabilisce diritti e doveri all’interno della famiglia. indovina chi è che ha più doveri e chi più diritti?

    tutte le leggi sono fatte per tutelare i maschi. dopo anni di lotta ogni tanto capita che viene inserita una modifica per concedere qualche diritto alla metà della popolazione, ovvero le donne. ma gli uomini restano quelli privilegiati. basta che dai un’occhiata alle sentenze per saperlo e se ci leggi lo sai.

    negarlo serve solo a istigare misoginia e sessismo nelle persone come quelle che frequentano i siti di cui parli.

    in quanto alle discussioni qui si discute sempre ma se intervieni per essere veicolo di contenuti misogini e sessisti non ci sta bene.

    tutto qui

  11. anonimo meridionale says

    non sponsorizzo nessuno !
    quando ho parlato della Lega allora sponsorizzo la Lega ? suvvia.

    poi non mettermi in bocca parole che non ho detto. non ho mai detto che lo stupratore è tale perchè trattato male dalle donne.
    ci mancherebbe altro!!

    Ho fatto un ragionamento politico che si basa su forti precedenti storici.

    Laddove esiste della frustrazione può esserci un risvolto reazionario nei frustrati.

    Laddove i movimenti che dovrebbero occuparsi della questione (il femminismo per le problematiche di genere, i movimenti comunisti per i lavoratori) non sono stati capaci di cogliere nuove istanze, questo nuovo è stato raccolto da movimenti reazionari.

    poi se si vuole far il gioco di accusare e screditare chi propone una versione non gradita invece di discutere sugli argomenti… beh me lo si dica subito e tolgo il disturbo.

    ora ci mancherebbe anche che devo sorbirmi l’accusa di essere maschilista quando commento.

    p.s.
    sei tu stessa ad ammettere implicitamente l’esistenza di leggi pro-donne.
    non mi risulta un diritto di famiglia, oggi, che sia pro – uomini.

  12. fikasicula says

    @ anonimo meridionale potevi dirlo subito che eri qui per sponsorizzare i gruppi dei quali fai pubblicità occulta.

    cioè la colpa del machismo sarebbe nostra?
    sarebbe delle femministe che danno addosso a questi poveri ometti?

    come dire che lo stupratore è tale perchè le donne lo hanno trattato male da piccolo.

    bella tesi. complimenti. 🙂

    spiacente ma non la condivido. e certamente capirai perchè.

    nei tuoi interventi ci vedo un che di reazionario mischiato a parole di simil buon senso.

    ora mi spiego il perchè.

    le leggi di cui parli e delle quali si parla spesso in tono vittimista nei siti che tu evidentemente segui e pubblicizzi non esistono. non ci sono leggi favorevoli alle donne. ci sono solo uomini maschilisti che considerano eccessivo il riconoscimento di rari diritti umani che vengono concessi alle donne.

    gli uomini hanno un intero ordinamento, un codice civile e penale, un diritto di famiglia tutto schierato in senso patriarcale.

    tutto il resto sono fandonie.

    raga’ siamo stanche, le ferie tardano ad arrivare e oggi è giorno di relax. quindi modero i commenti e sego i maschilisti.

    basta!

  13. Davide Valenti says

    Vorrei anche aggiungere che la pornografia è un prodotto di cattiva informazione riguardo la sessualità di cui la Chiesa Cattolica nè è la portavoce

  14. Davide Valenti says

    @fikasicula
    Preferisco un rapporto piu’ umano con le persone…

    @GM
    Il mio non era un attacco ai geek anche perchè l’idea del cervellone che non riesce a relazionarsi con le persone è solo uno stereotipo

    @anonimo meridionale e anonimo
    Personalmente penso che la via giusta sia la sana educazione sessuale (che in italia è patetica) e l’accettazione del proprio corpo.

    Molte persone hanno imparato cosa sia il sesso dai siti porno che mostrano una sessualità patetica, sarà perchè sono un sentimentalone ma un rapporto sessuale pieno di coccole, baci e carezze lo trovo molto piu’ piacevole rispetto ad un accoppiamento da animale in calore.
    Uscire ed entrare con il pene senza baciare tutto il corpo… che palle!!!

  15. anonimo meridionale says

    @fika sicula:

    si è vero, la “rivoluzione maschile” deve cominciare innanzitutto dai maschi.

    però che le femministe stiano un po’ più attente al loro rapportarsi con il sesso irsuto

    perchè rischiamo di spingerli verso i movimenti machisti.

    si ha questa dinamica:

    1) il giovane maschio non è all’altezza del machismo e del capitalista vincente e pieno di donne

    2) si trova additato perchè segue quella subcultura dalle femministe e sfottuto dai maschi liberal

    3) vede che i due suddetti gruppi non sono altrettanti duri con le donne che seguono modelli sbagliati anzi sono benevoli con esse e tendono ad aiutarle.

    4) si ritrova una serie di leggi che lo mettono in secondo piano rispetto alle donne. Leggi formulate pensando alle donne degli anni 70 e non a quelle del 2009.

    5) si trova i movimenti come “XXXXXXXXXX” ed “XXXXXXXX” che gli offrono un riparo dicendo che non è colpa sua se non è all’altezza, che è tutto dovuto alle discriminazione femministe e liberal, gli offrono addirittura una interpretazione della storia che gli consente di bollare la storia ufficiale sul rapporto tra generi come vittimismo femminista.

    cosa farà?

    secondo me, il boom dei movimenti maschilisti (almeno sul web) è un indicatore .

    [nessun boom solo pochi idioti che fanno da stalker nei blog femministi]

    un fenomeno simile lo si è avuto sulle tematiche del terzomondismo (interno con gli immigrati, esterno con i paesi poveri e musulmani in particolari) ed ha portato al successo i leghisti e le destre.

    bisogna fornire ai maschi , un ‘ alternativa che sia valorizzante perchè
    diciamo la verità: associazione con la cultura di “maschile plurale” sono di una noia mortale e pare un continuo atto di dolore.

    [maschile plurale è tutt’altro che noiosa. frequentala e te ne accorgerai. la manfrina che tu esponi ha origine nei siti dei suddetti maschilisti. bye bye anonymous macho man :D]

  16. anonimo meridionale says

    che le donne la diano più ai nerd e meno ai geek 🙂
    e magari visto che si trovano anche ai libertari pantofolai 😉

    tornando seri : io sono convinto che la vera rivoluzione comportamentale vi è soltanto se si cambia il sistema economico.

    nel frattempo si possono creare isole in cui donne, uomini, transgender possano essere trattati con rispetto tramite una forte educazione.

    secondo me, è fondamentale educare fin da piccoli.
    sarò conservatore ma sono anche convinto che nell’educazione maschile sia fondamentale l’ autodisciplina e l’insegnamento di un ideale.

    considerando che le scuole sono in declino ed i media appartengono al papi (ed al papa),

    io direi di propagandare quelle culture underground che sono avversarie al consumismo ed al machismo ogni volta che si può.

    tutti darkettoni , transumanisti , libertari o marxisti 🙂

    la cosa peggiore però è la criminalizzazione di chi , giovane ed influenzato, può essere recuperato .

  17. fikasicula says

    @anonimo bella osservazione 🙂
    ma dici che della pressione che i maschi ricevono dobbiamo farcene carico noi?
    cioè: non mi farai mica i ragionamenti dei compagni degli anni settanta che dicevano che l’operaio stuprava per colpa del capitalismo, vero???
    non dovrebbe essere il maschio, proprio perchè consapevole di essere un numero, uno che è usato per comprare, consumare e basta, a sottrarsi alle logiche sessiste?

    @Silent i miei più profondi rispetti e abbraccioni siculi 😀

    @Ale è interessante, come sempre, quello che proponi di indagare. il mondo geek – quello non politicizzato intendo – non lo conosco perfettamente e non saprei dire senza sbagliare. ci farò, faremo, più attenzione. se al solito tu hai dettagli, linki e spunti passali e ci sviluppiamo una bozza di discussione. così però non so da dove partire e non abbiamo tanto tempo per stare sui forum linux a vedere di che parlano 🙁
    riferisci delle discussioni. un link e li facciano neri 😀

    @davide io non sarei così severo nel giudizio sul cybersex. ognuno può fare sesso con chi gli pare. non cadiamo anche noi nello stereotipo del nerd sfigato perchè non è una categoria generalizzata.

    @GM si in effetti hai ragione. la rivista è per venderti l’ultimissimo modello di un prodotto e dunque non è molto diverso da chi ti vende l’occhialone da sole formato calciatore. immagino questi machoman in spiaggia a esibire il loro iphone ultimo grido. 🙂

  18. Silent says

    anonimo meridionale, tu cosa proponi? 🙂

  19. anonimo meridionale says

    che io sappia si fa distinzione tra geek e nerd e tale distinzione è appunto basata sulla presenza o meno di una normale vita sociale.

    però io voglio fare l’avvocato del diavolo 🙂
    e chiederei perchè il primo attegiamento nei confronti degli sfigati frustrati è quello di condanna ed irrisione invece di cercare di comprendere il problema della pressione sessuale derivata da capitalismo consumistico e dal patriarcato (il ragazzo dovrebbe trombare dalla mattina alla sera con strafighe) e richiedere adeguata educazione . in proposito.

    i problemi riguardanti il genere non possono essere risolti solo guardando la cosa da un punto di vista femminile ed affermare che ” il maschio dovrebbe essere così e così”

  20. Davide Valenti says

    @GM
    Concordo, avere una donna o un uomo nuda/o nel desktop mi sa tanto di ragazzo/a che non riesce a relazionarsi con l’altro sesso, lo stesso vale per tutte quelle persone che stanno in chat a cercare cybersex o nei social network per fare conoscenze (ma cosa si fa a trovare la/il ragazza/o su facebook!!! Stento a comprendere questi ragionamenti… cioè come si può creare un rapporto intimo con una persona dietro un monitor, mah, io penso che se stai con una persona ci stai perchè ti trovi bene con lei… come puoi preferire una ragazza su facebook rispetto alle tue compagne di classe con le quale ci passi praticamente tutte le giornate mah…)

  21. GM says

    La rivista “Jack” non mi pare proprio possa essere definita per geek, è solo destinata a quelli che si realizzano comprando sempre l’ultimo modello di telefonino.
    Quindi solito target: mediamente ignorante, mediamente maschilista, pesantemente consumista.
    Trattano argomenti con superficialità, proprio come il bottegaio che si riempie di ragazzine seminude sicuramente vende merce scarsa.
    Se si vuole restare informati sulla tecnologia l’unico modo è usare la rete, persino riviste ad uscita bisettimanale come “Computer Bild” riportano notizie già vecchie.

    Sull’ambiente geek e linaro infestato da ragazzini arrapati concordo e aggiungo che questo si nota negli ambienti che sono diventati ormai di massa come quelli che trattano dell’ormai diffusissimo Ubuntu.
    Avere uno sfondo con donnina nuda sul proprio portatile è come andare in giro con una maglietta con la scritta “sfigato”, idem per quanto riguarda gli avatar.

  22. Davide Valenti says

    Concordo con Ale l’ambiente geek così come tanti altri è molto maschilista, frasi del tipo:-“Guarda quella donna che usa un pc ma che ne deve capire ah ah ah” sono tipiche.
    Per quanto riguarda le automobili:-“Donna al volante! Aiuto!”.

    Che pena che mi fa questa gente e nella loro mente si considerano addirittura piu’ inteligenti ah ah ah

  23. Ale says

    Volevo giusto proporti di indagare questo ambiente, esatto, come riferisce anonimo meridionale, dei geek (premetto che non lo sono).
    Io uso Linux. Ora, quando cerchi un tema grafico (un’interfaccia) molti sono riferiti ad attrici in pose imbarazzanti o a ragazze in altrettante pose particolari. Potresti anche avere la fortuna di trovare qualche uomo, sì, ma rappresentato in viso. Si tratta, comunque, di sportivi, ecc. (Per non parlare di certi avatar su alcuni forum in cui si discute di Linux… cavolo un kernel, non un kaz…; ma non pensano che ci sono anche donne che utilizzano ‘sto OS? E’ tanto difficile pensarlo? Se entro in un forum dove si argomenta su Linux, presuppongo si discuta di questo, quindi che un vi sia un seno enorme o una ragazza che si agita in modo strano.)
    Naturalmente non parliamo di ciò che scrivono sulle ragazze e il loro rapporto con il computer… avete presente il luogo comune sulla guida?

  24. anonimo meridionale says

    penso che la questione sia legata al modo d’essere dei geek: puntano sui piaceri momentanei quindi consumismo tecnologico e gnocca a renderlo ulteriormente gradevole esteticamente.

    scarsa riflessione sui risvolti sociali, politici, culturali e quindi attegiamente superificiale che porta allo sfruttamento dei corpi.

    più che maschismo, è una scarsa riflessione.

    interessante la tematica di come viene offerto il prodotto alle donne. La pubblicità cerca di sedurre il consumatore puntando sui suoi desideri. Per le donne sceglie presentazione che esaltano l’estetica e la manegevolezza invece che le prestazioni.

    a proposito di modelli di perfezione… che ne dite della bella campionessa Federica Pellegrini ? politica a parte naturalmente ( ahimè circola voce che sia destrorsa 🙁 )