Aver criticato la modalità politica in cui si è svolto l’attacco a Maschile Plurale è costato gogne e insulti contro FikaSicula. La pagina di Maschile Plurale è diventato il luogo in cui il gruppo che è solito sostenere Lizzi e Il Ricciocorno ha deciso di metterla ancora alla gogna.
Di fatto il gruppo ha occupato in maniera stabile la pagina di Maschile Plurale, non si capisce perché non se ne faccia una propria ma mi pare chiaro che se ne serva per devolvere al mondo un po’ di insulti sulle persone verso le quali il gruppo è ostile.
In particolare oggi ho scoperto che una tizia, tale Barbara Stufa, e potete trovare i suoi insulti e le sue diffamazioni sulla pagina di Maschile Plurale, sostiene che FikaSicula ce l’avrebbe con lei perché lei avrebbe le tette più belle delle sue. LoL
L’altra accusa che questa signora fa è che FikaSicula difenderebbe stupratori e violenti. Lo ha scritto su un commento un paio di anni fa. Quel commento, assieme ad altri commenti altrettanto diffamatori, fu pubblicato su questo sito, e a lei fu garantito il diritto di replicare, non con un commento, ma perfino con un intero post che non ci fece mai avere. Il suo nome è stato oscurato e per tutta risposta lei ha continuato a insultare e diffamare sulla base di una sua supposizione.
FikaSicula pubblicò un racconto dal titolo Finché Morte Non Vi Separi in cui si parla di una donna che si sta separando da un uomo violento. E’ una storia molto difficile, di transizione. Succede che questa donna è legata da co-dipendenza al violento, ed è una cosa che può accadere, i centri antiviolenza lo sanno bene, lo sa chiunque conosce davvero le dinamiche violente e chi si rende conto che la donna abusata torna, non una ma anche due o tre volte, con il violento perché non riesce a separarsene. Forse non era un’opera d’arte, sicuramente senza alcuna pretesa, ma quel racconto ha infastidido questa donna e con lei altre persone che hanno deciso che doveva sparire dal web, non doveva essere condiviso sulla pagina facebook a nome di Femminismo a Sud e per questa ragione, esattamente come ora hanno fatto con Maschile Plurale, con lo stesso livello di aberranti pressioni, hanno tartassato i membri del collettivo all’infinito. Il collettivo poi si è spaccato, anche grazie a loro, e loro hanno raccolto il frutto del risentimento che ne è derivato non curandosi dei rapporti umani distrutti, di tutto quel che hanno causato, del malessere provocato e della pressione psicologica fortissima che hanno determinato su FikaSicula.
Si trattava di un racconto. Solo un racconto. Poi c’era il fatto che FikaSicula aveva deciso di parlare direttamente con gli antifemministi e i padri separati perché non le era più sufficiente quel che aveva letto o anche scritto e voleva verificare di persona. Parlare con persone tanto diverse da lei, pur continuando a non pensarla su moltissime cose come loro, le è costato una gogna costante, insulti di ogni genere, soprattutto da parte di una tale Wild Mauz e Licia Palmentieri (alias noviolenzasulledonne) che ancora oggi insistono con proiezioni assurde e nell’attribuirle intenzioni, identità, profili, che lei non ha mai avuto e posseduto e queste ancora oggi indicano in lei una nemica delle donne, dunque una che sta con maschilisti, violenti, misogini, bla bla.
Il blog di FikaSicula è QUESTO, immagino la conoscerete. Ditemi se avete letto mai qualcosa in giustificazione di uno stupratore. Ditemi se lei ha mai scritto che una donna stuprata se l’è cercata. Ditemi se ha mai scritto qualcosa di misogino o maschilista. Quello che scrive è una critica ai femminismi istituzionali, all’uso della lotta contro la violenza sulle donne per legittimare leggi repressive, il governo o i partiti politici e poi parla del brand antiviolenza che è utile a vendere prodotti di ogni tipo. Vi risulta che tutto questo non sia vero?
C’è da dire che queste persone sono anche abolizioniste della prostituzione e perciò trovate Wild Mauz o altre sue amiche che frequentemente hanno scritto che FikaSicula, dato che supporta la lotta delle sex workers, sarebbe una specie di collusa con i papponi. Per riassumere: chi non la pensa come loro è una criminale.
Tornando a Barbara, scrive sulla pagina di Maschile Plurale cose molto gravi, le scrive con il supporto (in Like) di Carmilla Rossi, un’altra insultatrice, e di Katia Salvaderi, la complottista Satya di cui vi parlavo qui (che quando parla di FikaSicula parla di PNL e la chiama “manipolatrice”), e insiste con scuse sciocche. Dice che il punto vero della questione è che FikaSicula non avrebbe dovuto (ma è poi stata davvero lei?) denunciare pubblicamente le accuse a cui era sottoposta. Come dire che la colpa è di chi denuncia pubblicamente un abuso e non di chi abusa. Dice che questa cosa qui sarebbe molto fascista (anzi “fascista di merda” e “feccia” per ripetere gli insulti scritti da Barbara). Invece insultare e diffamare una persona non lo sarebbe. Schedarla su vari commenti violando la sua privacy, con tanto di nome e cognome con accanto questo genere di accuse, come fa anche Stefano Fabbrica Treviso Dall’Agata, non sarebbe fascista. Dirle che merita un TSO, come fa il signor Dall’Agata, non sarebbe fascista, eppure, come mi ha appena scritto un’amica, “si tratta eventualmente di un atteggiamento autoritario e discriminatorio e insultante, stigmatizzante verso categorie di persone che vengono così schernite. I continui riferimenti alla malattia mentale, chi dice che le serve un Tso. Ma la gente di sinistra non dovrebbe aver superato queste categorie mentali così fasciste? Pensavo che lo stigma sulla malattia mentale in effetti fosse caduto con la fine del fascismo, anzi, con la riforma Basaglia. Oltretutto mi risulta che loro siano lì a lottare contro sindromi varie e poi però c’è chi augura perizie per risolvere le differenze di opinione.” Tanto per dire, queste persone, alcune, si dicono di sinistra.
Ora, io non so dire dove sta il fascismo e dove no ma quello che so è che la diffamazione è un reato e che se dici che una persona difende gli stupratori e poi non puoi provarlo hai tu commesso un grave errore e se la persona diffamata te lo fa notare dovresti solo chiedere scusa, dato che lei non ha voluto portarti in tribunale. Non l’ha fatto allora, non so se deciderà di farlo adesso, perché due anni di queste balle raccontate ai suoi danni sono anche troppi.
Perché le avete rovinato la vita, l’avete psicologicamente devastata, l’avete massacrata a livello personale, a causa della vostra devastante pressione ha interrotto relazioni, si è chiuso un progetto politico eppure non siete ancora soddisfatte. Dopodichè vi lamentate se lei dice pubblicamente quello che state facendo ai suoi danni?
I link delle discussioni in cui viene insultata sono questi: QUI e QUI. I nomi di chi la insulta sono pubblici quindi non ho bisogno di oscurarli, potete leggerli da soli.
Sono due anni che FikaSicula sopporta queste persone, che personalmente la insultano per ragioni ideologiche e forse è anche il momento di dire basta. Io suggerirei a FikaSicula di prendere un buon avvocato. Perché tra la libertà di opinione e la libertà di insulto ce ne corre. Perché avere differenti opinioni non autorizza all’insulto, mai. E tutte queste persone che danno a lei lezioni di buona comunicazione dovrebbero ricordare che abbiamo buona memoria, che conserviamo tutto, e che nelle vostre “comunicazioni” non c’è nulla che segni una capacità di comunicare altro se non l’ostilità verso chi considerate un nemico.
A Maschile Plurale chiederei se decide di continuare a mantenere in questa pagina contenuti così insultanti e diffamatori nei confronti di FikaSicula. A tutti gli altri dico: capite ora di cosa parlo quando parlo di empatia selettiva?
Ps: FikaSicula a causa di queste persone ha perfino avuto problemi di salute. Quando la smetteranno? Quando la smetterete? Se un bel giorno crepa per lo stress psicologico che voi le causate, con tutti gli insulti che riceve ogni giorno, a chi chiederemo un risarcimento? Quando smetterete di farle violenza?
UPDATE:
Ieri sera (18 luglio) FikaSicula ha scritto questo:
“Oggi sono stata di nuovo ingiuriata e diffamata. E nel leggere gli insulti sono anche stata molto male. Ho già avuto problemi di salute a causa degli insulti continuamente ricevuti online. Insulti che derivano semplicemente da una differenza di opinioni. Direi che se continuano così sono spacciata. Lo dico qui perché io mi sforzo di restare lucida e prendere distanza ma a volte lo sconforto è veramente tanto. Dico sinceramente che non ce la faccio più. Questo è quello che prova una vittima di cyberbullismo.“
Oggi (19 luglio) scrive:
“Ieri non sono stata molto bene. Oggi vedo di ripigliarmi e per cominciare comincio a ridere delle ingiurie e delle diffamazioni e delle leggende che girano sul mio conto. Qualcun@ molto complottista dice che io sarei esperta in tecniche manipolatorie perché avrei fatto una specie di corso di PNL. A parte la paranoia e la tendenza gravemente complottista di questo tipo di affermazioni vorrei chiedere, dove avrei fatto esattamente questo corso? Alla CIA? In quale presidio militare mi avrebbero addestrato alla manipolazione mentale? Lo stesso in cui si ordinava alle capre di morire col pensiero? Santa pazienza che ci vuole. Quanta energia sprecata nella costruzione di un mostro per dare ad alcun* la legittimità di insulto e diffamazione. Io vado avanti. O almeno ci provo.“
E poi, ad una amica che dice di aver fatto quel corso anche se nessuno ha mai osato darle della mostra manipolatrice, risponde:
“io non l’ho mai fatto quel corso lì. Ma questa gente attribuisce comunque a questa cosa un fatto particolare. Dicono che i maschilisti addestrano le femmine con corsi di PNL per infiltrarsi tra le femministe. Roba che neanche la Cia insomma. E’ roba che si attribuisce alle streghe, degna del tempo dell’inquisizione. Se non mi avessero fatto a pezzi anche la salute riderei a crepapelle di queste sciocchezze.”
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