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#MilitanteAntiporno: l’odio e l’intolleranza portano alla fine del CPO!

Untitledda Abbatto i Muri:

QUI per leggere la prima parte. QUI la seconda. QUI la terza. QUI la quarta. QUI la quinta. QUI la sesta. QUI la settima. QUI l’ottava. Buona lettura con il seguito della storia!

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Continua da qui

La mattina dopo Pinuzza e Mario The Punisher affissero all’ingresso del CPO (la sede del Comitato per la Purezza dell’Orgasmo) la lista con le donne scomunicate dal duo.

Figuravano in testa Bella, Vera, la VideoCamGirl e a seguire una intimidazione con puntini di sospensione. “chi la pensa come loro o parla con loro occuperà gli spazi che seguono e… badate bene… non vi risparmieremo alcuna punizione“.

Le volontarie del CPO osservavano il cartello sempre più spaventate. Affinché le altre si stringessero all’alleanza con Pinuzza e Mario Il Castigatore, contro le orgasmatiche impure, i due presero a illustrare le prove delle loro malefatte.

Di Bella scoprirono che un giorno era passata dalla strada dedicata all’esimio dottor Pinna, e dato che il cognome ricordava strettamente un fallo potenzialmente in erezione l’obbligo per le volontarie era di non passare mai da quella via e andare oltre.

Inoltre a Bella imputarono una correlazione stretta con un ortolano di cui scovarono azioni passate attinenti ad attività blasfeme (si masturbava nei cessi della scuola), un professore universitario con il quale Bella aveva avuto la cattiva idea di consultarsi per un esame e che aveva avuto trascorsi di relazione con una videocamgirl, una donna che a sua volta aveva osato dire “cazzo” quando le avevano pestato un piede.

Vera aveva un ex fidanzato con il quale tuttavia lei non aveva smesso di parlare. Aveva un amico che non era affatto fedele alla causa del CPO, anzi, le aveva consigliato di starne lontano e tuttavia lei non lo aveva mandato a quel paese. Aveva anche un figlio e per di più maschio, che aveva osato tenere nascosto al gruppo per qualche settimana finché Pinuzza, ligia al dovere, non l’aveva scoperto e a Vera aveva infatti imposto un aut aut “portalo al CIE (centro immatricolazione eiaculatori) o dovremo ridiscutere la tua presenza tra noi…“.

UnknownLa VideoCamGirl era facile da schedare. C’erano alcune sue immagini hard che circolavano liberamente in un sito che lei stessa aveva messo online per promuovere la sua attività. Quel che promuoveva era l’orgasmo impuro. Le immagini erano state messe online dopo che Pinuzza aveva fatto girare il video promo del CPO con le frasi tratte dall’intervista monca della VideoCamGirl rimontate ad arte per farla sembrare una pornogirl pentita. La VideoCamGirl così aveva smentito quella versione e aveva fatto un coming out pubblico affinché nessuno potesse speculare sulla sua immagine. Pinuzza e le altre non fecero perciò una gran figura e furono alquanto indispettite da questa azione.

Compito delle volontarie e dei castigatori era quello di andare in giro, ovunque fosse presente qualcuno che osasse fare circolare le idee di Bella, Vera e della VideoCamGirl, diffamarle apertamente, perseguitarle con gogne pubbliche costanti in cui premeva rovinare la loro reputazione affinché Pinuzza e Mario fossero le uniche voci legittimate sugli argomenti da loro proposti.

Nessuna replica nel merito delle contestazioni e critiche. Unico appiglio erano presunte connessioni, unite a sospetti e dubbi ricavati dall’odio e dalla paranoia di volontarie che nel tempo che avevano visto Bella e Vera non le avevano comunque mai presumibilmente amate.

Non c’è arma migliore da usare per un castigatore che l’odio che una donna può provare per un’altra donna. Un odio livido, immotivato, nutrito di veleno, perfidia, paranoia, ossessione.

Sicché Mario assoldò un paio di cecchine d’ordinanza che raccoglievano l’astio e misero in scena il più grande show del secolo. Polarizzare la sfida del Bene contro il Male supremo.

Il Bene, ovviamente, stava dalla parte di Mario e Pinuzza e il Male dalla parte avversa.

simbolo cpoRestava un po’ confuso Piero24 che ogni tanto si inseriva con un “certe volte sono Bene e certe volte Male… però anche Bene… ma anche un po’ Male… cioè…“.

Alle cecchine  veniva ordinato di sparare con infamie mattutine orientate a tutto il Centro che potevano concludersi con il video della buonanotte serale di Pinuzza e Mario in cui dicevano più o meno.

Bella, Vera e la VideoCamGirl hanno scelto di unirsi alle forze dell’Afrasia. Ma noi sappiamo che quello è il nemico.

Seguivano scene di bombardamenti e la visione di vittime soprattutto di minore età. Bambini piccoli che piangevano senza la mamma e che correvano nudi in strada con le braccia tese.

L’esercito dell’Afrasia è famoso perché compie riti barbari contro donne e bambini. Quei piccoli angioletti sono sopravvissuti e li abbiamo raccolti dall’inferno.

Subito dopo appariva la faccia di Pinuzza in una immagine ritoccata in cui lei aveva fatto sostituire il suo volto a quello di un’altra donna che teneva in braccio uno dei bambini scampati al bombardamento.

Vera in seguito avrebbe scoperto che la foto tarocca era tratta da una serie di immagini relative una guerra di un paese molto lontano e risalente un’altra epoca.

Interveniva Mario che non aveva assolutamente digerito l’appellativo di “maschilista” che Vera gli aveva restituito durante il loro ultimo colloquio.

Queste sono le persone che Bella, Vera e la VideoCamGirl frequentano. Sono pericolose e noi dobbiamo restare compatti, uniti per combattere il nemico. E ricordate: la diffamazione è un’arma.”

Pinuzza insegnò dunque alle volontarie come fosse semplice usare uno strumento tipico delle cyberbulle. Un passa parola continuo in cui ciascuna poteva scegliere che verbo o parola aggiungere per meglio amplificare una bugia. Rovinata la reputazione delle traditrici del CPO sarebbe stato tutto più semplice.

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Di nuovo Mario parlò, perché nessuno come lui sapeva che bisogna istigare odio nelle persone per motivarle a odiare e far ritenere che mentre si perseguita qualcuno si abbia sempre ragione.

Ricordate sempre, tutti i giorni, che queste donne sono un pericolo per tutti noi. Mi permetto di considerare che queste donne sono pericolose anche per me perché sono peccaminose e io ho il dovere di mantenerle lontane affinché io non ricada nella tentazione dell’orgasmo impuro. Sapete bene voi quanto sia difficile il percorso di un uomo dall’orgasmo impuro che si converte alla purezza.

Pinuzza annuiva ammirata e suggeriva alle volontarie di recitare insieme: “lo sappiamo“.

Mario continuò:

Quelle donne sono una tentazione e bisogna farle smettere. Farle tacere. Con ogni mezzo necessario.

Di lì a poco si seppe che Costanza, la rondista antisessista torva, aveva preso troppo sul serio quell’invito e aveva organizzato un’aggressione contro Vera.

Si era recata ad un incontro pubblico in cui Vera, Bella e la VideoCamGirl raccontavano la loro esperienza all’interno e con il CPO. Costanza e un gruppo di sue pari avevano così prima tirato fuori dei volantini con scritto “In nome di Pinuzza e dell’Orgasmo Puro Vinceremo” e poi si erano precipitate per tentare di malmenare quelle altre con un odio negli occhi maturato in giorni e giorni di istigazione grazie a Mario e Pinuzza.

Vera, Bella e VideoCamGirl ovviamente si difesero e furono difese da tante altre e altri che partecipavano al convegno. Fu in quell’occasione che un giornalista locale riprese l’aggressione con la telecamera e mentre filmava lo sguardo folle di Costanza che urlava “sono delle assassine… bisogna farle tacere… sono complici di orgasmatici impuri…” si rendeva conto del fatto che Vera, Bella e VideoCamGirl stavano dicendo la verità. La sera stessa il Tg trasmise un video in cui il giornalista si disse molto preoccupato per lo stato della democrazia e si chiedeva come fosse possibile che ad un simile Comitato le istituzioni avessero dato così tanto credito al punto da finanziare iniziative e parte della stessa formazione delle volontarie.

Fanatiche e fasciste” – le chiamò il giornalista. Di Mario e altri volontari disse pressappoco lo stesso.

Vera, Bella e VideoCamGirl ebbero invece uno spazio intervista in cui finalmente poterono dire quali nefandezze Pinuzza e le altre avevano compiuto e cosa aveva rappresentato Mario The Punisher in quella struttura.

Di colpo le istituzioni sospesero i finanziamenti, chiesero lo smantellamento del CIE e del CPO e da quel momento in poi Pinuzza, Mario e le altre divennero dei derelitti vendicativi rabbiosi che non perdevano occasione per infliggere ritorsioni e continuare a gettare ombre sulle loro nemiche di sempre.

Trascorrevano la notte, a volte, scrivendo sui muri della città frasi enigmatiche e tuttavia indicative, comunque dirette a Vera, Bella e VideoCamGirl.

Mario ti Odia!” e “Pinuzza ti Odia!“.

Peccato che a quel punto non li ascoltasse più nessuno. Nessuno.

E anche questa storia is over.

O forse no… 🙂

Ps: E’ una storia di pura invenzione. Ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale.

—>>>Continua nella categoria Militante Antiporno per le altre puntate della storia!

Leggi anche (in ordine progressivo):

1] La militante antiporno e il Comitato per la Purezza dell’Orgasmo

2] Il Comitato per la Purezza dell’Orgasmo detta la Linea

3] Il Cpo e il Cie (Centro immatricolazione eiaculatori)

4] La militante antiporno e i cyberpenisti

5] La militante antiporno e Mario “The Punisher”

6] L’orgasmo sentimentale e la resistenza

7] Scuola di addestramento femminista

8] Scuola di addestramento femminista (2)

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