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Ti prego, fammi male! (disse lui)

da Abbatto i Muri:

Dopo aver condiviso questo post che parlava di femministe alle quali piace il BDSM mi arriva una mail da parte di un ragazzo che mi racconta un botto di affari suoi.  Mi dice che dopo aver letto il post ha subito provato un moto di empatia. Non era certo quello il tipo di donne con le quali gli sarebbe piaciuto andare a letto, perché  a lui, in realtà, piace essere dominato. E’ attratto da donne forti (o apparentemente tali) che lo fanno sentire in balìa di emozioni che lui giudica “perfette” e vorrebbe estendere questa sua modalità relazionale dappertutto, ovunque sia possibile incontrarsi con sensualità, volendo egli essere diretto nella vita privata da una che lo eccita con tono molto deciso.

Mi spiega che non ha alcuna ambizione ad essere umiliato. Lui vuole proprio essere dominato. Gli piace che gli si dica cosa deve fare senza mai sforare nella mortificazione. Ambisce ad una donna che assuma l’iniziativa, guidi, scelga, decida anche per lui. Vuole essere lasciato in sospeso se lei lo preferisce, ripreso quando lei ne ha voglia, scoperto in momenti in cui non se l’aspetta, e tiene a dirmi che, pur non avendo alcun pregiudizio, lui non è gay.

Chiedo perché tiene a precisare questa cosa, perché io non l’ho proprio mai pensata. Dunque mi dice che per mentalità sessista è più plausibile che sia una donna a comportarsi in questo modo, quasi che fosse una caratteristica innata, uno stereotipo, senza capire che le donne sono tante e diverse e cosa importante è che possano scegliere, qualunque cosa scelgano, incluso il BDSM.

Ma quel che tiene a dirmi è che la gabbia morale che ritiene sia stata costruita attorno alle donne da un certo femminismo che non riconosce capacità di autodeterminazione in quelle che amano il sesso in fase di sottomissione sembra la stessa che viene costruita attorno agli uomini ai quali sovente viene detto che devono dominare, prendere l’iniziativa, e in caso contrario vengono assimilati a degli zerbini, accondiscendenti, addomesticati, da donne virago che forse somigliano a quelle che hanno popolato la loro vita nell’infanzia.

Mi spiega di non avere avuto alcun trauma da piccolo. Ha convissuto con donne e uomini sereni, sviluppato una sana adolescenza, mai avuto tendenze autodistruttive e quando si trovò a chiedere ad una ragazza di legarlo e sculacciarlo lei lo guardò come si guarda un matto. Così ha dovuto coesistere con un immaginario machista evitando di condividere desideri e pensieri anche con gli amici. Giusto con qualcuno provò un po’ a parlare per poi scoprire che quel che poi pensò di lui non fu decisamente lusinghiero.

Gli stimoli, d’altronde, andavano in una unica direzione. Bisogna farla attendere, bisogna trattarla male, bisogna essere maschi e decisi, per non parlare di quei film in cui si raccontava di donne felici di essere prese con la forza, il che era anche possibile, ma il punto vero fu che colui del quale vi sto parlando non si identificava in John Wayne.

Perciò mi dice che ha avuto difficoltà anche con qualche donna che lo ha decisamente collocato in una zona patologica nella quale a lui non piace stare. Lo hanno chiamato omosessuale latente, femminuccia, per quanto lui aveva perfettamente chiaro in che direzione andassero i suoi desideri. Lui è etero ma vuole essere dominato e questa cosa è tabù tanto quanto il desiderio di sottomissione a letto di alcune donne.

Il sesso può essere oggetto di norme morali in termini ideologici? Si può immaginare di essere schiavi di stereotipi sessisti a letto? Possibile che se un uomo desideri essere dominato la rappresentazione che se ne dà, quella si umiliante, è di una macchietta folkloristica, anormale e patologica?

Ci tiene a dire che lui è una persona equilibrata, e da quel che scrive non mi pare sia altrimenti, non ha bisogno di direttive per la sua vita e le sue scelte e che l’immaginario sessuale è una cosa che vorrebbe vivere in autonomia. Avendo una relazione con donne la prima spinta al machismo gli deriva giusto da quelle che lo vorrebbero, per l’appunto, molto macho. Poi c’è la censura implicita degli altri amici etero. Se tu sei dominato sei visto come un reietto, uno che non corrisponde al modello dominante. Già. Ma dominante lo è davvero?

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Posted in Corpi, Pensatoio, Sensi.