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Se la mia fica fosse un’arma

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Dal blog intersezioni (via Incroci De-Generi), una traduzione a ben 6 mani di Lorenzo Gasparrini, Feminoska e La Pantafika.

If my vagina was a gun è stata scritta e recitata dall’attivista Pro-Choice Katie Heim nel giugno scorso, durante le proteste in Texas contro i tentativi di porre ulteriori restrizioni all’aborto. Nonostante il Senato, a maggioranza repubblicana, fosse favorevole alla legge, l’approvazione fu vanificata dalla senatrice democratica Wendy Davis che continuò a parlare per 10 ore consecutive, in piedi, rimandando il momento della votazione dopo la mezzanotte e riuscendo così a rendere nullo il voto.

Se la mia fica fosse un’arma di Katie Heim

Se la mia fica fosse un’arma, sosterresti i suoi diritti,
correresti per batterti in tutti i conflitti.

Se la mia fica fosse un’arma, la tratteresti bene,
non spiffereresti i suoi segreti perché così ti preme.

Se la mia fica fosse un’arma, “riguarda il privato” diresti,
dovremmo prenderla ai cadaveri, di sicuro ti ribelleresti.

Se la mia fica fosse un’arma, i suoi diritti verrebbero tutelati,
non conterebbe il numero delle vittime e dei bambini ammazzati.

Se la mia fica fosse un’arma, potrei sfuggire alla sicurezza
le leggi sul “trasporto nascosto”* me ne danno la certezza.

Se la mia fica fosse un’arma, non ti dovrei implorare
potrei andare dove mi pare, e tutto come un uomo potrei fare.

Ma la mia fica non è un’arma, è una cosa migliore,
Con una voce che dice il vero e provoca il legislatore.

Le fiche non sono delicate, sono muscolose e magiche
e allora basta impicciarsi della mia, con quelle leggi tragiche.

La mia fica è qui per far domande alla fonte
Ascoltate le voci di migliaia o vedrete che a tutto sono pronte.

If my vagina was a gun by Katie Heim

If my vagina was a gun, you would stand for its rights,
You would ride on buses and fight all the fights.

If my vagina was a gun, you would treat it with care,
You wouldn’t spill all its secrets because, well, why go there.

If my vagina was a gun, you’d say what it holds is private
From cold dead hands we could pry, you surely would riot.

If my vagina was a gun, its rights would all be protected,
no matter the body count or the children affected.

If my vagina was a gun, I could bypass security,
concealed carry laws would ensure I’d have impunity.

If my vagina was a gun, I wouldn’t have to beg you,
I could hunt this great land and do all the things men do.

But my vagina is not a gun, it is a mightier thing,
With a voice that rings true making lawmakers’ ears ring.

Vaginas are not delicate, they are muscular and magic,
So stop messing with mine, with legislation that’s tragic.

My vagina’s here to demand from the source,
Listen to the voices of thousands or feel their full force.

*Nota: “Concealed carry law“: in diversi stati americani, ogni cittadino ha il diritto di chiedere il permesso di portare addosso un’arma ‘concealed’, cioè che non si veda.

Posted in Corpi/Poteri, Critica femminista, fasintranslation, R-esistenze.