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Grillo e il vigore del grande nuotatore

Arrivo tardi, lo so, ma ho avuto altro da fare e qui non c’è l’obbligo dell’attualità.

Quella nuotata a me di fatto ha evocato brutti ricordi. La zappa in mano al duce, le gesta del cavaliere, il vigore, i muscoli, la possenza e la forza e la resistenza. Il macho che si permette di bastonare la donzella che ha la vaga tentazione di apparire, ché all’epoca delle veline bisogna recuperare il senso delle stesse ovvero la stampa rieditata dal dittatore, solo colui il quale possiede il verbo può elargire verità e insistere nella diffusione di un mito, reso possibile da un solo uomo, che frutta voti perché la gente di fascismo vive e muore e ha bisogno di leader, duci, dittatori, papi, grilli, travagli eccetera eccetera.

Ha fatto una nuotata a reti unificate, lui virile e fisicamente integro a sconfiggere il flaccidume di quegli altri perché qui la politica si fa a braccio di ferro e non a progetti e ideali. E lasciamo perdere il fatto che tra i grillini ci sia gente perbene perché se quella gente non può neppure mostrarsi ci si chiede se potranno deliberare o se quando amministrano, via via che assumeranno sempre più ruoli di responsabilità e prestigio, c’è il duce che corregge le loro decisioni.

Se vinceranno anche in parlamento come farà Grillo? Lo sa che lì ci sono pure le dirette Rai? E le tribune elettorali? Se le farà tutte quante lui? E le donne? Metterà loro un burqa per non fare vedere quanto sono avvenenti? Che farà mai quest’uomo per impedire che si sappia che c’è ancora qualcuno a parte lui che crede che la politica si fa un po’ dal basso e non con un imperialismo che passa sui corpi e sui pensieri?

Dov’è l’orizzontalità? Dov’è la partecipazione? Dov’è un congresso che lo elegge in quanto capo, portavoce, quel che è?

E in ogni caso, sappia, che lo stretto di Messina, con le correnti giuste, l’ha superato a nuoto anche un bambino, e donne e uomini e tante persone che poi non ne hanno approfittato per mettersi su un balcone a dire “Italiani!”.

Ci siamo capiti, dai. Ora ci manca solo che tu ci dica che hai mille donne e che ce l’hai tanto grosso. Una manciata di machismo era proprio quello che ci mancava. Ma grazie di esistere, Grillo.

Posted in Anti-Fem/Machism, AntiAutoritarismi, Anticlero/Antifa, Comunicazione, Critica femminista, Pensatoio, Satira.


2 Responses

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  1. fabio says

    non ha detto di non apparire. ha detto di non partecipare ai talk show…

  2. Igor Giussani says

    Il sessismo di Grillo è abbastanza evidente, ma il problema ancora più a monte sta nel fatto che lui fa politica (perché la fa, non importa che si candidi o meno) con lo stesso linguaggio del comico, come gli fece notare qualche tempo fa Luttazzi: risultato un messaggio che, anche quando poggia su concetti importanti, risulta dannatamente stereotipato. Non sono d’accordo nell’accostamento Grillo=Berlusconi perché non mi sembra che lui voglia vantarsi di potenza sessuale e simili (anche la traversata a nuoto la vedo più come un gesto mediatico di follia che di vigoria fisica) piuttosto come Berlusconi lui vuole sembrare ‘uno del popolo’ (della plebe, mi viene da dire), e giù quindi con un linguaggio con i vaffanculo, busone e altri riferimenti sessuali espliciti (rispetto a Berlusconi però Grillo mi sembra abbastanza naturale, cosa che può non suonare esattamente come un complimento).
    Il M5S è diverso nel senso che prima o poi i suoi sostenitori non potranno rimanere una massa informe di protesta ma dovranno darsi dei principi di riferimento. E penso ci sia molta gente ragionevole, altre fanno abbastanza rabbrividire. Vi propongo un estratto che presi qualche tempo fa tra i commenti del blog di Grillo:

    “SUI CRITICI DI GRILLO
    Il concetto è molto semplice: “Uno vale uno”, non vale per Grillo, il quale ha la proprietà del simbolo, cioè semplicemente decide lui a chi prestare la sua immagine e nome per sponsorizzare il movimento. Lui ci da visibilità, e noi dobbiamo lavorare. E’ uno scambio semplice e chiaro. Chi non lo condivide non rompa i coglioni e si fondi un suo movimento. Io lo condivido. Il Movimento l’ha inventato lui e gli ha dato questa forma minima. O lo si accetta o non lo si accetta.
    Ma mettersi a discutere come Grillo deve gestire la sua immagine, mi pare veramente idiota. I critici dovreste baciare dove cammina perchè ci sta dando questa opportunità, e invece lo trattano come un nemico. Si puo’ essere piu deficienti? no, io credo di no”

    Ogni volta ho provato a chiedere a vari simpatizzanti che cosa ne pensassero, ma sono sempre stato accusato di essere un provocatore e simili…