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Divieto di transito #1: Gattini e lotta di classe

Da Effettofarfalla:

Questo è un diario, o quantomeno prova ad esserlo….

Non c’è nulla che non sia marcio, infame, corrotto, in questo mondo.
Tranne i gatti, i succhi di frutta e l’anarcofemminismo.

Coabito con svariati felini e col fantasma di Emma Goldman.
A lei sacrifico gli involucri terreni di sessist*, razzist*, fascist*, specist*, omo/lesbo/bi/transfobic*, insomma, perdio, qualunque idiota che è altresì colpit@ dalla sfortuna di risiedere poco distante dal sottoscritto.

Sono trans, mezzo frocio, anarchico. Ho sedici anni, quasi diciassette, e anche chissene? per la maggior parte della gente essere nati da relativamente poco, è una specie di handicap.

Oddiociaisedicianniegiàseiccosìommioddio. Loro partono dal presupposto che sei un demente, indi per cui la tua consapevolezza rivoluzionaria del mondo e di te stesso è più anomala di una zebra a pallini che sfonda il muro del suono sulla Salerno-Reggio Calabria. Sta a te dimostrare di essere un bravo giovanotto con la testa a posto e coi petardi altrettanto. Il nocciolo della questione, infatti, è che i vecchi sono indecisi. La mattina in coda alle poste ti dicono che ti devi svegliare, incitando la sommossa. La sera piazzano la tua foto su repubblica e votano piddì. Poi sono i giovani quelli incomprensibili. Ma dai.

Mi piace la fregna, il cazzo, tutti i genitali possibili. Pene e vulva sono termini troppo lontani dalla realtà, io non posso credere che realmente qualcuno li utilizzi, a parte dottori e dottoresse. È ridicolo continuare a dare del lei a chiunque dopo che l@ conosci da trent’anni. Cosa vuol dire essere trans? sei uomo in un corpo di donna? donna in un corpo di uomo? sei a metà? sei un lepricauno irlandese androgino che distrugge la binarietà di genere bevendo guinness?

Quest’ultima ipotesi è allettante, ma mi tocca escluderla a priori. Non sono irlandese, non sono ubriacone e in realtà non sono neanche sufficientemente nano da assomigliare a uno gnomo. Trans* per definizione è soggettivo. Posso dire chi sono io, non chi sono gli altri e le altre.

Io sono un quasi-diciassettenne anarchico, femminista, antispecista, pansessuale, dotato di una carrozzeria che non gli appartiene ed il cui carburante non subisce rincari. Se c’è una cosa che mi contraddistingue è la furia umanicida costante, però poi penso a Stonewall e mi si illuminano gli occhi come di fronte a una crostata vegana e la mia diventa rabbia costruttiva, distruttiva, decostruttiva. Dieci, cento, mille rivoluzioni: con i mici vinceremo.

Nel nome dell’autogestione, delle lotte sociali e degli squat occupati.
Ramen.

Posted in AntiAutoritarismi, Disertori, R-esistenze.

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5 Responses

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  1. feminoska says

    Ohhhh, là: ce ne hai messo di tempo! benvenuto tesoro bello! :-*

  2. Matteo says

    Genialità, originalità, umanità, forza interiore e determinazione, mai assaporate e provate interiormente così tante virtù in un così poche righe.

  3. frantic says

    @renni: per la cronaca il diario è mio, perciò ci scrivo quello che voglio. bye <3

  4. diana says

    Tra i tag metteteci anche “CFSM” – Church of the Flying Spaghetti Monster – di cui il/la giovane autore del post è seguace.
    http://www.venganza.org/

  5. renni says

    Mi dispiace, troppo retorico ed artefatto.