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Il 9 Novembre a Firenze per un Femminismo di Movimento e di Lotta

Ci segnalano e condividiamo, da I Quaderni Viola:

IL 9 NOVEMBRE A FIRENZE PER UN FEMMINISMO DI MOVIMENTO E DI LOTTA
Riteniamo indispensabile e irrimandabile prendere posizione di fronte alla crisi economica e alla sua drammatizzazione in Europa. La disperazione del popolo greco non solo ci sdegna per ragioni di solidarietà politica ed umana empatia, ma anche ci inquieta perché l’Italia potrebbe essere la Grecia di domani. L’équipe di persone di fiducia delle banche che da qualche tempo ci governa, ci sta sottoponendo infatti alla stessa terapia a cui è stato sottoposto quel disgraziato paese.

Dappertutto comunque la crisi viene utilizzata per concentrare ricchezza e potere nelle mani di pochi, intensificando lo sfruttamento della forza lavoro, colonizzando i corpi e le menti di donne e di uomini, chiudendo spazi democratici e reprimendo lotte e movimenti.

La leadership europea ha saccheggiato la vita di donne e di uomini in modo diverso, perché siamo posizionati/e in modo diverso nelle gerarchie di potere economico, politico, sociale e simbolico. Ma è l’esistenza femminile a esserne più condizionata e in modo specifico. Le donne non tornano a casa, anzi nella prima fase della crisi, in USA e in Europa, hanno perso rispetto agli uomini un numero minore di posti di lavoro. Per altro abbiamo alle spalle quasi dappertutto decenni in cui l’occupazione femminile è fortemente cresciuta, imponendosi anche in spazi di cui in passato gli uomini avevano l’assoluto monopolio.  La femmilizzazione del lavoro tuttavia non può essere idealizzata perché si realizza sotto il segno della precarietà, dei bassi salari e della perdita di diritti.  Non solo, ma in assenza di un soggetto collettivo consapevole del posto delle donne nella società e nella storia, può anche tradursi in adesione a modelli di genere che in altra forma replicano le costruzioni patriarcali e sessiste.

Nello stesso tempo le cosiddette politiche di austerità (cioè di estorsione e salasso) tagliano tutele, diritti, servizi e reti di protezione che soprattutto in Europa avevano reso meno difficile la vita delle donne. Le donne si trovano così obiettivamente più presenti che mai nel conflitto, mentre dal punto di vista soggettivo il femminismo le ha rese meno pazienti e più adeguate alla lotta.

Da anni ci ripetiamo che le donne possono cambiare la politica  ma dobbiamo ora prendere atto che, perché questo avvenga, serve un salto di qualità della coscienza e delle pratiche. Serve cioè non solo comprendere la gravità del contesto in cui siamo state gettate, ma anche il tipo di femminismo di cui abbiamo bisogno. Un femminismo di movimento e di lotta e nello stesso tempo capace di superare la logica dei frammenti deboli e rissosi.

In Grecia, in Spagna, negli USA e altrove le mobilitazioni contro le politiche di austerità sono attraversate da forti presenze femministe che, ciascuna a proprio modo, si sono già trovate  ad affrontare il problema. Certamente sarà utile per noi conoscerle e nell’occasione incontrarci per discutere.

“Le donne di fronte alla crisi, al debito e alle politiche di austerità:pratiche di resistenza e alternative femministe” organizzato dalle firmatarie in collaborazione con le reti internazionali   MMD (Marcia Mondiale delle Donne), FAE (Feminists for another Europe), Cadtm e Attac nel quadro del Forum europeo (Fortezza da Basso 8/11 novembre9.

VENERDI’ 9 NOVEMBRE DALLE ORE 14 ALLE 18.

Prime firme

Danila Baldo- Donatella Biancardi- Rosa Calderazzi- Lidia Cirillo- Laura Corradi- Nadia De Mond- Silvia Dradi- Eugenia Foddai- Emanuela Garibaldi- Margherita Napoletano- Nicoletta Pirotta- Maria Pia Trevisani-Imma Barbarossa- Barbara Pettine -Maria Grazia Campari – Daniela Amato- Rossella Cramarossa- Giuliana Beltrame- Rosalba Volpi-Eva Mamini- Silvana Cesani- Vincenza Perilli- Chiara Giunti-Alda Colombera- Michela Puritani- Anita Giuriato- Laura Castellan- Teresa Masciopinto- Marta Cotta Ramosino – Giulia Paparelli- Paola De Nigris – Cristina Tuteri – Alessandra Luperto – Rosalia Casaroli – Roberta Sarego – Giuliana Righi –  Rita Fiorani – Paola Guazzo – Nica D’Amico – Ilaria Fornaciari – Renta Fontanella – Iride Volpi – Marida Leuzzi – Rossana Ruscelli – Rosy Paparella – Alba Russo – Annarita Lupoli – Luisa Giorgio – Tiziana Mangarella – Gabriella Liberini – Laura Alghisi – Fulvia Soppa – Chiara Prascina – Mercedes Frias – Flavia D’Angeli- Monica Pasquino    seguono altre firme

Posted in Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze.