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Mai più complici (di Se Non Ora Quando). Not in my name!

Non mi è piaciuto quello che è successo a Torino [video] [Leggi report] e non mi sono piaciute tante cose nel tempo fatte da Se Non Ora Quando. Direi che è il momento di cambiare registro. Propongo un manifesto. Per dire con chiarezza che chi si riconosce in quell’atteggiamento non può parlare anche in mio nome. Per quello che mi riguarda non sono legittimate a parlare a nome “delle donne”. Io mi rappresento. Noi ci rappresentiamo. Comincio io a firmare questo scritto. Fatelo girare e arricchitelo, integratelo, se vi piace e se non vi piace cestinatelo. Buona autorappresentanza, perché abbiamo voce, tutte quante e nessuno, Snoq o ministro che sia, può strapparci il diritto di dire quello che vogliamo dire quando lo vogliamo dire.

>>>^^^<<<

Noi non siamo complici di chi legittima una ministra che toglie lavoro e vita a tante persone, uomini e donne, rendendoli fragili e privandoli di un futuro.

Noi non siamo complici di chi mortifica una donna che rivendica il diritto di chiarire cosa è per lei violenza e quando e come bisognerebbe risolverla al di là delle parole vuote.

Noi non siamo complici di chi bacchetta le compagne di “non democraticità” e cala il sipario non appena emerge la differenza di classe che fanno di tutto per cancellare di modo che ricchi e privilegiati, ricche e privilegiate, continuino a dettare norme di comportamento e vita alle precarie come noi.

Noi non siamo complici di chi chiede a tutte le donne di restare unite in quanto donne e punta il dito dritto contro tutti gli uomini, nostri compagni di percorso e di lotta, per il diritto alla salute, all’istruzione, alla libera scelta, al lavoro, invocando quote di rappresentanza per determinare poi le stesse scelte di chiunque altro quand’è schiavo o da origine a meccanismi di potere.

Noi non siamo complici di chi gioca a separare nelle lotte donne perbene e donne permale in nome della dignità offesa e poi ci offende nella dignità regalando spazio a figure di potere che quella dignità ce la tolgono ogni giorno.

Noi non siamo complici di chi non guarda i fenomeni nella sua interezza e esige solo leggi repressive e autoritarie che non risolvono il problema della violenza sulle donne.

Noi non siamo complici di chi esclude (non includendo) le donne immigrate, coloro che una cittadinanza non ce l’hanno o ce l’hanno differente, non siamo complici di chi parla di patria e di nazione, di “rimettere al mondo l’Italia” per parlare dei diritti che dovrebbero essere di tutte le donne e non solo di quelle italiane doc.

Noi non siamo complici di tutto questo e di altro ancora ed è il momento di dirlo, urlarlo, perché lo decidiamo noi, perché la presa di parola è un atto rivoluzionario e nessuno ci può dire di restare in silenzio per metterci in coda alle “organizzatrici” e “professioniste” del femminismo.

Ci siamo stancate di essere tacciate come “non democratiche” o “violente” o “aggressive” o “settarie” o qualunque altra cosa vi viene in mente di dirci per insultarci e metterci all’angolo.

Abbiamo un’altra idea di democrazia e conosciamo la violenza fino in fondo, incluso quella che ci vuole lì addomesticate e in fila e in ordine a lasciare spazio a chi ha più potere, visibilità e risorse e ritiene di poterci cancellare.

Noi non siamo complici. No.
Mai più complici di Se Non Ora Quando

x dire se ci siete fikasicula@grrlz.net

Firme (in aggiornamento)

Cybergrrlz, Fasst, Angela, Elisabetta, Serena, #save194lazio, #stopfemminicidio, Grazia, MaraLibera, #BollettinodiGuerra, Fasse, FikaSicula, Antonella, Sabrina di Lella aka Stra’ Bina, @Lolicchia, Bice Parodi (ass usciamo dal silenzio genova), Cristina Campanile, Pagina Facebook FaS, Rita Parrella @MaLeVentana, @67lilith, #Malafemmina, Giuseppina, Irene, Katy, Dante, Ally, Ennio, Stefano, Marta, Isabella, Felicetta, Lucy, Antifa, Sandra, Silvia, Caterina, Marcella, Veronica, Alessandra, Giulia, Ida, Cristiano, Brez Aola, Dolores, Alina, SQV, Giada, Letizia, Tiziana, Clara, IEF, Sara, Casabase, Giulia, Laura, Agostina, Maria Grazia, Maria Vittoria, Mara C., Gabriele, Elena, Diane, Delphine, Rossella, Daniele, Pina, Hermana, Soléa, Norma, Chiara, Emanuela, Miriam, Patrizia, Riccardo, Quinto, Claudio, Maria Luisa, Chiara Cristina, Monica, Pina V., Greis, Stefano, Tina, Rita A., Vito, Paolo, Nadia, Chiara M., Alice, Lady K., Grazia Pan Vendrame, L3lli, @Marghe_cantiere, Lucia Fabrizia, Rossana, Adriana, Cloro, Roberta, Valerio, Frida, Gilda, Cinzia, Rita R., Antonello, Arianna Brambilla (MFPG), Francesca, Milena, Vittorio, @Paoletta, Renato, Marilena S., Brunetta Ro, Livia, Federico, Loretta, Luca, Maddalena, @micioalato, Monica C., Giulia G., Mancina, S.ylvia, Mariella, Elisa, Alessandra, Stefano, Fabio, Cristina G., SimulAcro, Pietro Montuori, Maria, Eleonora E. Mandice, RitaVergnano, Gilda, Sorellalunaefratellosole  (Enza),

 

Posted in Comunicazione, Critica femminista, Fem/Activism, R-esistenze.


27 Responses

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  1. RitaVergnano says

    Sottoscrivo, con nome e cognome per il semplice fatto che non ho mai avuto una grande fantasia coi nick..e non sono mai riuscita ad individuare un nick non usato da altri. 😉
    Peraltro nemmeno il nome e cognome sono appannaggio di un solo individuo come ben sa chi ha avuto inconvenienti burocratici dovuti all’omonimia.
    L’importante è che si cominci a comprendere che per “dirla giusta e fare bene” non basta essere nata femmina o essere nato maschio.

  2. maria says

    sottoscrivo… tra l’altro a me sono sempre piaciute poco conoscendo certe persone tra loro vedi che tante volte basta poco per inquadrare la situazione

  3. pietro montuori says

    io sottoscrivo e approvo in toto questo femminismo… questo femminismo mi piace e lo condiido

  4. simulAcro says

    prima cosa: riguardo a questo post e al manifesto la mia percezione è che questi, da soli non “aiutano” chi non conosce il contesto generale e particolare e/o non ha letto i post precedenti/seguenti sulla “questione” (il post in sé è un poco “scarno” e il manifesto è forse un po’ troppo “a spot”)

    seconda cosa: confesso che (forse per la percezione avuta e di cui ho appena detto) ci ho dovuto ragionare un minimo per “inquadrare” la cosa e cogliere la posizione espressa nel post per quello che mi pare effettivamente sia (scartando, allo stesso tempo, altre “letture” improprie, tipo: create contrapposizioni, fate la morale ecc.)

    a fare chiarezza (sgombrando il campo da certe interpretazioni) è illuminante il post successivo:
    http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/16/mai-piu-complici-di-snoq-parte-seconda/

    la conclusione è che sottoscrivo!
    A

    PS – e sottolineo il fatto che sottoscrivo con un nickname:
    – perché una idea o una qualsiasi posizione politica non vale di più o di meno a seconda del nome di chi la esprime o la appoggia
    – perché lo stesso vale per il dissenso, la cui “dignità” (di cui parla @sabina) sta (o non sta) nel merito della posizione che esprime il dissenso… e non discende certo dal nome e cognome di chi la esprime o la confuta…
    – perché il nome e cognome hanno (forse) un senso quando ci si parla guardandosi in faccia, non certo stando dietro ai monitor
    – perché l’anonimato in rete è un diritto sacrosanto (e in alcuni luoghi è anche un modo per sopravvivere alla repressione), e chiedere di usare nome e cognome in un ambiente virtuale esposto al tecnocontrollo postpanoptico (come un blog o un forum) indica quanto meno una certa “miopia” rispetto a certe dinamiche (molto concrete) di controllo e potere…

  5. S.ylvia says

    Sottoscrivo, Mai complice S.ylvia

  6. Mancina says

    Ci sono! Mancina 😉

  7. antonello says

    può un vecchio gatto dire che hai espresso un pensiero di vera libertà e lotta

  8. cloro says

    a torino si è svolto un convegno di altissimo livello
    SI COME NO! MANCAVA, FORSE, LA MARCEGAGLIA E POI NON TI DICO IL LIVELLO…
    fyrmo

  9. maralibera says

    ciao sabina 🙂
    dici?
    io trovo che il manifesto dica che non siamo complici di chi fa quella roba lì. amica/nemica non c’entra un tubo ne’ sono posizioni moralizzatrici. sono loro che dicono che quelle come noi sono “non democratiche” oltre ad aver detto che la discussione sul lavoro non era in calendario quel giorno e aver precisato che era un incontro chiuso e con persone scelte e mail di conferma per la partecipazione.
    dire che quelle modalità e la miopia di chi afferma o fa queste cosa è una faccenda dalla quale prendiamo le distanze è una cosa essenziale. è un posizionamento politico.
    diversamente quando diciamo che con i fascisti e le fasciste eccetera eccetera osserviamo che non abbiamo punti politici di contatto non ne abbiamo diritto?
    snoq per noi, al momento, è portatrice di modalità e contenuti autoritari. con buona pace delle tante che nei comitati territoriali la pensano in modo diverso il comitato centrale si fa i gran cazzi suoi e dice sciocchezze su sciocchezze su temi fondamentali di cui noi ci occupiamo da anni. come si fa a dirglielo se sparano cifre a caso nei loro appelli quando si parla di femminicidio e non sono in grado di elaborare una sola proposta che dicasi una che abbia un senso?
    una richiesta possiamo fare a quelle come loro, dato che sono ricche, hanno risorse.
    fate un cavolo di osservatorio sulle violenze sulle donne e smettete di interpretare a cavolo le cifre dei delitti che vengono elencati su Bollettino di Guerra perchè quello non è un osservatorio, non è affidabile e oltretutto contiene anche le vittime maschili e i bambini come vittime collaterali.
    comunque vai a dire a loro che non devono vederci come brutte, violente e cattive. noi qui non abbiamo pregiudizi. stiamo parlando di politica e la politica si discute anche così.

  10. sabina says

    Dissento
    Trovo il manifesto un elenco di “straw man argument” e così come è modulato non mi sento di firmarlo
    ne con nick ne’ con nome e cognome, troppo polarizzato e troppo incardinato su un binario di contrapposizione buonenoi/cattivesnoq che paradossalmente è proprio cio’ che invece qui si cerca di combattere tenacemente.
    Non mi pare così pacifico che se le Fas non sono complici di tutti quei punti elencati, debba passare senza colpo ferire che invece il portato ideologico delle SNOQ
    (certamente troppo moderate, troppo borghesi , troppo trasversali, troppo legate mani e piedi al femminismo della differenza, incapaci di andare oltre la discrimazione di genere ecc…ecc…. )
    sia solo interpretato in un’ottica securitaria focalizzato sulle italiane a discapito di altre soggettività (migranti,uomini…) e far passare alcune affermazioni come oro colato mi pare una forzatura che rischia di far ricadere le Fas negli stessi errori di SNOQ e cioe’ quelle logiche binarie amica/nemica, donneperbene/donnepemale che come rumori di fondo assordanti ma costanti tolgono lucidità ad uno sguardo su altre donne che se non sono sorelle per lo meno non dovrebbero essere percepite come nemiche assolute, ma soggetti politici su cui agiamo il dissenso .
    Il disprezzo che percepisco nei confronti delle SNOQ è una cifra che mi sa molto di moralismo sebbene dissidente e antagonista
    Ultima nota a margine:
    le firme con il nick saranno forse sinonimo di liberta’ ma se si firma un manifesto politico penso che nomi e cognomi affermino la dignità del dissenso e non il contrario.

  11. Grazia Pan says

    Ci sono anch’io, Grazia Pan Vendrame, decidete voi cosa riportare tra nomi e cognomi 😉

  12. l3lli says

    sottoscrivissimo, mai stata complice!

  13. hermana luna says

    aaaahhh !!! (sospiro di soddisfazione piena!)

  14. Lola says

    Figuriamoci se non condivido!
    Lola (So’ Lolicchia, ché su twitter Lola non me l’ha accettato)

    http://ritentasaraipiufortunato.blogspot.it/2012/10/mai-piu-complici-di-se-non-ora-quando.html

  15. @67lilith says

    come al solito siete riuscite ad esprimere chiaramente ed in pienamente quello che mi sobbolliva confusamente “di pancia” da tempo. Sono assolutamente d’accordo e sottoscrivo in pieno e con entusiasmo.

  16. Cristina Campanile says

    Condivido il manifesto sono con voi FaS non sono complice di snoq

  17. Cristina Campanile says

    mai stata complice,non mi ritrovo nel dialogo che caratterizza snoq, ho trovato offensivo il convegno a Torino, condivido il vostro pensiero di conseguenza questo bellissimo
    manifesto

  18. cybergrrlz says

    già antonella, diccelo tu: dove stavamo finendo prima del 13 febbraio? dove pensi che eravamo noi prima del 13 febbraio? 😀
    noi siamo venute il 13 febbraio ma con gli ombrelli rossi e accanto alle sex worker mentre le altre facevano le marce in difesa della dignità offesa delle donne perbene.
    qui noi si sta bene con le donne permale e questa cosa, credimi, l’abbiamo capita benissimo.

  19. Grazia says

    Io non sono sorella di Fornero e Lagarde.

  20. Antonella says

    Di Se non ora quando non avete capito nulla. E dite cose che non sapete, parlate di quello che non sentite e non vedete. Che pena.. Con donne come voi non possiamo che tornare indietro, dove stavamo finendo prima del 13 febbraio.
    Antonella Dassù – Torino

  21. cybergrrlz says

    Per ora metto le firme qui via via che arrivano (e spero che ne arrivino) poi le metto in bella in coda al manifesto.

    firma

    #save194lazio

    #stopfemminicidio.

    http://maleventana.blog.com/2012/10/15/io-sono-con-femminismo-a-sud/

  22. Serena says

    Sottoscrivo pienamente.
    Serena

  23. cybergrrlz says

    @elisabetta grazie 🙂
    l’ho aggiunto cambiando l’io con un noi. è una frase che mi rappresenta appieno.

    ps: per roberta, qualcuno mi deve spiegare come le femministe sono passate da “streghe” a “non democratiche”. ci sono metodi di inquisizione squisitamente borghesi che vanno definiti per ciò che sono. detto con rispetto per l’incontro di “alto livello” che tu hai vissuto. qui si fa lotta terra terra e ci si sporca le mani. abbi pazienza. siamo rudi, noi. di rudezza o rudità che dir si voglia. e di sedativi sociali ne abbiamo più che abbastanza senza che ci siano altre donne che devono dirci come comportarci.

  24. Elisabetta P. says

    Mai stata complice, grazie di questo manifesto, a cui vorrei aggiungere:
    “Io non sono complice di chi esclude (non includendo) le donne immigrate, coloro che una cittadinanza non ce l’hanno o ce l’hanno differente, non sono complice di chi parla di patria e di nazione, di “rimettere al mondo l’Italia” per parlare dei diritti che dovrebbero essere di tutte le donne e non sono di quelle italiane doc. “

  25. fasst says

    Roberta veramente la firma c’è. Cybergrrlz.
    O sei una di quelle che ci viene a dire che il nickname non va bene, che ci vuole il cognome, il titolo accademico e anche il numero della carta d’identità? In queste cose si vedono le differenze. perché non siamo tutte sorelle. Non lo siamo affatto. E le più potenti e visibili si permettono di mettere a tacere tutte noi.
    Firmo anch’io e sono Fasst.

  26. Angela says

    Una sola parola: BRAVA!

  27. roberta trucco says

    mi dispiace ma proprio io non mi sento appresentata dal vostro manifesto tanto puù che non lo firmate. a torino si è svolto un convegno di altissimo livello e io che sono andata come semplice uditrice mi ritrovo nel dialogo che caratterizza SNOQ. buon proseguimento roberta trucco