Va bene. Direi che dopo questa notizia e dopo sei anni di monitoraggio dei media possiamo anche fare un bilancio su come è fatto il cervello degli scribacchini medi che bazzicano la stampa nostrana e possiamo anche stendere un manifesto propositivo che tenti di mettere fine a tutto ciò. Un manifesto che dovrebbe essere inviato a tutte le redazioni giornalistiche.
Dividerò la mia proposta di manifesto per punti. Punto uno, punto due, punto tre, punto croce e punto e basta.
Manifesto di proposte arrabbiate per giornalisti/e
Siamo un gruppo di donne e uomini stanchi/e di leggere le sciocchezze che scrivete, che ci procurano un gran danno e che diventano il tramite di una cultura della cui diffusione siete responsabili.
Abbiamo letto articoli che avrebbero dovuto parlare di benessere e salute che in realtà dicono sciocchezze, si fanno beffe delle donne e degli uomini, impongono stereotipi sessisti e offendono ogni persona mentre propinano sempre pseudo notizie su ricerche “scientifiche” dalle opinabili conclusioni che piuttosto che occuparsi della salute delle donne e degli uomini si occupano sempre e solo del nostro aspetto, della nostra efficienza sessuale, della nostra riproduttività.
Abbiamo letto articoli in cui episodi di violenza venivano trattati con morbosa definizione alla ricerca di un intreccio dal quale poter ricavare audience, noncuranti delle vite coinvolte che resteranno segnate per sempre da quanto viene così maldestramente descritto.
Abbiamo letto articoli che banalizzavano lo stupro, che spacciavano per “provocazione” quintali di misoginia e che fornivano una descrizione sessista anche in relazione a fatti occorsi agli uomini.
Abbiamo letto di un uso spregiudicato delle lotte delle donne contro la violenza per accreditarsi e conquistare un pezzo di consenso dal quale ancora una volta ricavare profitto. Contemporaneamente abbiano continuato a leggere notizie di gossip condite da foto softporno in cui viene analizzato al millimetro il lato B di atlete e il lato A di perfette sconosciute.
Abbiamo letto una montagna di sciocchezze che ci riguardano e che davvero non vorremmo più leggere. Non ci piace la censura, voi, ovviamente, potete continuare a fare quello che volete ma se almeno non provate a starci a sentire faremo pesare la nostra opinione, legittima, affinché vi legga meno gente.
Vi chiediamo di:
1] impegnarvi a porgere una notizia che parli di ricerca scientifica senza ricercare il dettaglio sessista e stereotipato;
2] impegnarvi a porgere una notizia riguardo una ricerca scientifica quando essa risulta offensiva non senza una adeguata critica che solleciterete presso altre fonti sui fenomeno di cui parlate;
3] impegnarvi a parlare di violenza sulle donne smettendo di definire i femminicidi “delitto passionale”, “delitto per gelosia” e tentando di offrire un quadro complesso della vicenda senza condannare o assolvere nessuno;
4] impegnarvi a parlare di stupro senza violare la privacy delle persone coinvolte, senza sottoporre alla gogna mediatica la presunta vittima e il presunto stupratore, senza sollecitare empatia in alcuna direzione, narrando il fatto di cronaca esattamente così come lo registrate;
5] impegnarvi a non fare diventare i casi di cronaca un esercizio offensivo e moralista di riassegnazione di ruoli stereotipati a uomini e donne circa la loro sessualità e ogni loro comportamento;
6] impegnarvi a non creare mostri, dunque a non criminalizzare tutti gli uomini quando parlate di violenza sulle donne e a non criminalizzare tutte le donne quando parlate di notizie che coinvolgono quest’ultime;
7] impegnarvi a non appropriarvi delle lotte autodeterminate che le persone compiono, donne incluse, snaturandone il significato e rivolgendole altrove per trarne consenso e profitto;
8] impegnarvi a non insultare la nostra intelligenza con chilometri di inutile gossip circa le abitudini private di cosiddetti Vip di cui non sappiamo e non vogliamo sapere niente;
9] impegnarvi a recuperare la capacità di fare inchiesta, offrire informazioni puntuali e complete e corredare le notizie con notizie utili (numeri verdi, numeri di centri antiviolenza, numeri di associazioni che si occupano dei temi che trattate, numeri di luoghi istituzionali adeguati al caso);
10] impegnarvi a smettere di spettacolarizzare qualunque cosa e a criminalizzare i movimenti politici, la parte più sana e non corrotta del paese, seguendo le indicazioni di questo o quel partito.
Comincio con il firmarlo io.
Fatelo girare se volete, mandatelo alle redazioni giornalistiche. Modificatelo. Personalizzatelo. Integratelo.
“con chilometri di inutile gossip circa le abitudini private di cosiddetti Vip di cui non sappiamo e non vogliamo sapere niente”
Sigh, eccetto che a quanto pare a tutte le donne che comprano quegli stupidi magazine a quanto pare ste cose interessano eccome…
mi piacisimo, condivido, sottoscrivo e mando alle redazionei dei principali giornali cartacei e on line firmato controfirmato e approvato!
Ottimo! Io ho cominciato a divulgarlo presso i miei contatti. Grazie!