[Foto di Woodi Forlano dalla Slut Walk di Berlino. Lo striscione dice: legalizza migranti e sex worker. Non vittimizzare migranti e sex worker.]
Gira che ti rigira a Napoli e dintorni si parla sempre di puttane. Stavolta in senso buono. I Verdi denunciano (dopo averle fotografate in un tour ecologico? 😛) che in un tratto periferico in cui le prostitute esercitano la propria professione hanno inscenato una protesta, spogliandosi nude, per attirare l’attenzione sulle condizioni di grave degrado in cui devono operare tra quintali di immondizia e carcasse di mezzi usati.
D’altronde è quello il luogo in cui la gente “perbene” le caccia in mezzo alla merda, ai pericoli e alle mani di gente di malaffare che le può sfruttare con più facilità. Una regolarizzazione servirebbe a tirarle fuori da tutto questo, a restituire loro dignità e autonomia, ma se l’Italia è fatta di gente ipocrita che nasconde le prostitute al buio per tutelare la privacy dei clienti e relegare in ambito punitivo e di ricattabilità le donne che esercitano quel mestiere, come vuoi che le cose cambino?
Indovinate un po’? Sono andati a bloccare e raccattare le prostitute e hanno lasciato lì l’immondizia. A modo loro hanno fatto pulizia. Di esseri umani. Impegnati a immaginare che decoro e antidegrado per ogni città sia consegnarla a truffatori, palazzinari e camorristi travestiti da politici. Invece le puttane, già, che schifo, vero?
Diteci dove stanno le puttane. Noi andremo a protestare con loro.
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