Sulle opinioni di Daniel avevo scritto un post a proposito dell’opportunità che lui chiedesse di mollare la memoria di Carlo Giuliani per le ragioni, secondo me non condivisibili, che lui spiega nel suo articolo. Questa è la sua replica che condivido volentieri rispettando certo il suo punto di vista pur continuando a ritenere che si sbaglia. Soprattutto alla luce della voglia di revisionismo sui fatti del G8 di Genova che si manifesta di frequente in questo periodo. Grazie a Daniel per il suo messaggio e buona lettura!
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Alle sorelle e compagne di femminismo a sud,
sono venuto a conoscenza da poco di un post pubblicato sul vostro blog a proposito di un mio pezzo uscito su “Altri online” il giorno dell’anniversario della morte di Carlo Giuliani. Pezzo che mi contestate in quanto, a vostro dire, infangherei la memoria di Carlo chiedendo di far scendere l’oblio su quella vicenda. Capisco il vostro punto di vista, comprendo il rischio che voi intravedete di perdita della memoria storica degli orribili fatti di Genova. Ma non mi rimangio quel che ho scritto.
Vorrei fare però alcune precisazioni: penso, e l’ho scritto anche nell’articolo che mi contestate, che sia giusto indagare e accertare le responsabilità delle forze di polizia durante le manifestazioni e alla scuola Diaz, trovo vomitevole la retorica di chi dice che Carlo “se l’è cercata”, e proprio perchè la trovo vomitevole penso che sia necessario smettere di parlare di Carlo per evitare queste infinte polemiche, dovremmo farlo anche noi, dovremmo farlo per rispetto di Carlo.
Certo, non parlarne più in qualche modo ci disarma: quella vita spezzata è il simbolo più evidente della mostruosità della repressione di Stato, la prova che non possiamo definire democratico il Paese in cui viviamo. Ma Carlo Giuliani non è un simbolo, era un ragazzo. La sua vita non può essere racchiusa solo in quei pochi secondi in cui è divenuto famoso, morendo. E soprattutto Carlo non c’è più, e io personalmente non mi sento di “usarlo” per le mie battaglie politiche. Con questo non voglio lanciare accuse a nessuno, chi ricorda Carlo Giuliani lo fa in assoluta buona fede ed è una scelta che rispetto e spero che, al netto delle differenze, venga rispettata anche la mia di dimenticarlo.
Ps: Abbiamo già avuto modo di “scontrarci” anche sulla questione dell’antifascimo, e voi lo ricordarte nel post su Giuliani. Tengo a preciare che il mio articolo che linkate sul fascismo lo scrissi ancora sedicenne e oggi lo scriverei in modo diverso. Rimane una mia posizione diversa dalla vostra sul tema; da antifascsita penso che l’antifascismo si debba aggiornare e rafforzarsi, innovare le modalità di lotta, non ritengo efficaci slogan come “chiudere casapound” ma penso sia più funzionale una battaglia quotidiana contro tutte le forme di fascismo, alla luce del sole. Questo non vuol dire legittimare alcunchè, ma solo constatare che quando le idee vengono proibite e messe al bando paradossalmente si rafforzano. Non si tratta cioè di riabiliatre il fascismo, ma di essere più efficaci nel combattarlo. Su questo so che la pensate in maniera diversa, ma mi auguro che ci si possa reciprocamente riconoscere dignità alle proprie posizioni.Vi auguro un buon proseguimento di lotta.
Daniel Rustici
Beccatevi sta altra chicca di Rustici…
della serie il lupo perde il pelo ma non il vizio….
ovviamente sempre su gli Altri
http://www.glialtrionline.it/2012/10/27/perche-casa-pound-ha-successoe-forza-nuova-e-marginale/
Immagino che neppure Sacco e Vanzetti volessero diventare dei simboli, che avrebbero preferito concludere dignitosamente la loro vita e non nel braccio della morte: non parliamo più neanche di loro? Quel giorno a Genova lo Stato ha buttato via ogni maschera costituzionale mostrando la sua faccia più feroce, e Giuliani ha dovuto subire un ulteriore linciaggio da morto con un processo che ha stabilito che è stato ucciso da cocci vaganti. Se dimentichiamo Carlo, allora possiamo pure dimenticare tutto quello che lo Stato non pago della morte di un ragazzo fece quel giorno, cioé le centinaia di ossa sfracellate qua e là, Bolzaneto e la Diaz. E non credo che faremmo una bella cosa.
finalmente un confronto civile e ben argomentato tra persone che hanno diverse opinioni. è un piacere leggere discussioni come queste, a prescindere dalle opinioni personali. un abbraccio