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#forzagay come #snoq: porte aperte al terzoposizionismo!

Io di questa cosa potrei anche non dire ma non ce la faccio. Forza Gay non si può sentire. Ma che è? Immagino sia una ipotesi che lanciano i media, forse non è ancora una cosa concreta o è un progetto in embrione ma a parte tutto c’è già da un po’ questa tendenza a creare patrocchi bipartisan in nome delle rivendicazioni di genere. Prima Snoq e ora questo.

Non ci piaceva Snoq e personalmente non mi piace neppure questa idea per cui i gay (non si parla di lesbiche e trans come se la questione fosse solo al maschile, come sempre) di ogni tipo, sinistra, centro e destra, mettono da parte ogni differenza di identità politica e di classe in nome del riconoscimento di alcuni diritti.

Capisco che la delusione, dopo aver bazzicato tanti partiti ciascuno dei quali al momento dell’approvazione di provvedimenti contro l’omofobia o per i matrimoni gay o per l’adozione dei figli alle coppie omosessuali ha fatto marcia indietro, sia tanta, e non si poteva immaginare altrimenti confidando in partiti che oramai sono spostati a destra, ma il punto è che negli anni scorsi già abbiamo visto prove tecniche di trasversalità in piazza e non è stato un bel vedere gay e lesbiche assieme ad Alemanno, per esempio, o insistere in parlamento a chiedere una legge per l’omofobia senza mai proferire verbo contro i provvedimenti che venivano fatti contro gli immigrati.

Perché la libertà o è di tutti o non è. E lo dico da donna che non crede ai patti di genere ma ai patti tra persone in nome di obiettivi che ci restituiscano a tutti e tutte pezzi di libertà di cui ci hanno privato.

Ci provano in generale a fare queste coalizioni a tema unico. Le donne che si uniscono per eleggere solo donne, i gay che ci provano per eleggere solo i gay, i padri separati che vanno dagli anarchici ai cattolici integralisti e ai fascisti dell’estrema destra (destra in maggioranza) tutti uniti, gli antiabortisti spalmati ovunque ma Ferrara ci ha provato a farne un partito che solo perché c’era lui che minava il potere di partiti di destra già radicati non ha funzionato. L’americanizzazione della politica che spinge  al revisionismo e al terzoposizionismo, dove a tutti fa comodo dire che destra e sinistra non esistono più mentre i fascisti spaccano teste e accoltellano persone, gay inclusi. Ed è così pericolosa questa trasversalità che sdogana fascismi in nuove salse riarrangiate che non saprei dirla altrimenti

Il punto è che non potrà esserci un partito dei migranti perché non possono votare. E il partito degli operai e delle operaie bisognerebbe renderlo visibile, di nuovo, perché la questione di classe, quello che ci riguarda in termini economici, è un tema sul quale aggregare e lì ti spacchi, non ci possono essere ambiguità.

Immagino questo partito trasversale compatto quando si parla di omofobia e poi appena passa un provvedimento sui migranti o sull’autodeterminazione delle donne se ne fregano, o scendono a compromessi, tu voti il mio provvedimento contro l’omofobia e io voto il tuo provvedimento per rastrellare i campi rom e sbattere nei Cie i migranti, perché è già successo e succederà ancora.

Dunque diciamolo che così come è assurdo fare aggregazioni con le donne in quanto donne anche se fasciste, non mi pare sia possibile fare questa cosa in quanto gay.

E diciamo anche che gay, ma pure lesbiche e trans, di destra ce ne sono ché non sono portatori innati di libertarismo e modernità.

I movimenti trasversali che si prefiggono degli obiettivi – e questo, vero, contrariamente a Snoq che gli obiettivi li tiene vaghi per farci stare dentro tutte mentre le trascina da Bersani e da Fini – sono movimenti a tempo.

E personalmente non voterei il partito dei Gay se nel suo programma politico non c’è nulla di più che una proposta che include solo le loro istanze. Istanze che tra l’altro io posso anche non condividere.

Il matrimonio gay  per me è per esempio un modo di inseguire un mondo eteronormato, non lo ritengo fondamentale, ma sono una privilegiata, io posso, potrei, dunque sto zitta o lo dico a bassavoce. Però sul resto c’è bisogno di confronto e incontro e questo partito, da come viene descritto, parrebbe intanto a conduzione gay e dunque maschile, e sai che novità, e mi solleva ancora tante perplessità. Ma finisco qui e chiedo: quando si formerà un partito di tutti i poveri e gli sfruttati del mondo che mandino finalmente ‘affanculo fascisti, potenti e sfruttatori?

Posted in Critica femminista, Pensatoio, Scritti critici.


One Response

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  1. Furiosa says

    1) non capisco che centra snoq con la minchiata che ha sparato puntualmente Marrazzo (lo fa sempre in tempo di elezioni) fa molto strumentalizzazione, tanto snoq è deprecabile in mille altri modi non serve davvero questa storia

    2) il diritto dell’accesso all’isituzione del matrimonio allargato alle persone omosessuali è un grimaldello per ottenere la parità sociale e devo dire che purtroppo con questa vicenda sto vedendo al cecità del movimento femminista lesbico nel non supportare gli sforzi verso questo diritto che dovrebbe essere acquisito comtemporaneamente o immediatamente successivo a quello di poter creare un istituto paritario all matrimonio ma più flessibile senza strutture patriarcali, cioè le unioni civili, estese per proprietà transitoria anche alle persone omosessuali.