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Donne senza vagina

[The Vulva Puppets by Dorrie Lane]

Riceviamo a molto volentieri condividiamo questo racconto di una ragazza che abbracciamo e chiameremo Preziosa. Buona lettura!

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Donne senza vagina

Ammetto di non essere mai stata una fan del sesso, sono sempre stata una persona più intellettuale, a cui la mera eccitazione sessuale non era abbastanza, serviva il luogo, il modo, il coinvolgimento, una sorta di cunnilingus al mio sistema limbico prima di qualunque cosa.

Verso i vent’anni mi hanno diagnosticato una malattia cutanea a livello della vulva, denominata Lichen Sclero-Atrofico, che consiste in una progressiva riduzione dello spessore della pelle, con intenso prurito, facilità alla escoriazione e spesso esiti fibrotici.

Appena finita la maturità, fidanzata con un ragazzo dolcissimo e innamorato, credevo la mia condizione potesse passare inosservata e non causarmi più di tanti problemi.

Sbagliato.

Da prima della diagnosi il sesso era diventato un incubo, e il mio rifiuto per dolore era quasi costante. Avevo tutta una serie di piccole lacerazioni in posti che a detta del mio ginecologo erano tipiche della violenza sessuale, ma essa di per sé non c’era, almeno non la violenza del tipo fisico.

Psicologicamente una donna con cui non puoi scopare è una donna inutile per l’uomo medio, soprattutto se questa persona è giovane, con l’ormone su di giri, il pene sempre in erezione, per cui il mio rifiuto di entrare in intimità con lui era inconcepibile e fonte di disagio psicologico per entrambi.

Si sentiva rifiutato, non amato abbastanza, sebbene compensassi con altre piacevoli pratiche “non puoi darmi il gelato se io voglio la pizza”. Gli spiegavo il prurito, le sovrainfezioni di candida, la secchezza totale, ma lui non capiva, il suo pene sempre bello pronto e sano non può capire.

Sebbene mi amasse davvero, fosse legato a me, la spinta del sesso lo rese una persona violenta, sempre e solo sul versante mentale.

“Non mi ami più?” “Ti faccio schifo?” ”Perché non fai l’amore con me?”.

E per dimostrargli non solo col cuore che questo non era vero ma anche col fisico mi sono sforzata ad avere rapporti completi, sanguinando fuori e dentro.

Poi iniziò il periodo del cercarsi altre donne, e lì fui abbastanza stupida da perdonarlo, in fondo della mia condizione non può rimetterci pure lui, indi solo alla quarta donna con cui flirtava decisi di lasciarlo.

Ci ritornai a distanza di pochi mesi perché ero terrorizzata dall’uomo, dal fatto che una donna che è donna, con le curve, lo sguardo, le gambe lunghe, però non abbia la vagina, quindi non riuscivo a pensare di ricominciare la mia vita con qualcun altro, altre torture, altri rimpianti, altri lamenti.

Compensavo questa mia necessità di sentirmi donna con un atteggiamento iperfemminile, con deviazioni psicologiche da mistress fetish, perché dentro volevo solo mandarli tutti a fanculo, usarli e provocargli dolore fisico, esattamente come facevano con me.

Questa storia ha una sorta di lieto fine, quando incontrai un uomo che andava oltre la mia vagina, superò le mie barriere e mi eccitò il cervello come volevo fosse fatto da anni, da quattro anni l’ho preso e non l’ho più lasciato.

Non nego che certe insicurezze continuino ad uscire fuori, perché è una sorta di contraddizione che una donna non possa essere penetrata, perché noi stesse spesso non scindiamo il sesso dall’amore.

Io ho imparato a farlo, la mia pulsione sessuale viene reindirizzata, rivalutata, sublimata in qualcosa di non più fisico, ma sempre e solo mentale.

E comunque lo soddisfo sempre, e dice che non si darebbe a nessun altra così nel profondo, così totalmente quanto con me.

Ho imparato a diffidare sempre di quello che dicono, ma tendo a prendere abbastanza per vero cose dette da un uomo che è al limite dell’orgasmo, senza penetrazione fisica, ma con quello sguardo colmo di desiderio, che sembra davvero penetrarmi dentro a sua volta.

Sono una donna senza vagina, ma comunque felice.

Posted in Corpi, Pensatoio, Storie violente.


10 Responses

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  1. cybergrrlz says

    @Preziosa intanto ancora grazie per il tuo racconto e un abbraccio per la serenità con la quale l’hai proposto.
    Una precisazione: warlordmaniac viene dal forum maschile dove si tiene un dibattito a proposito di questo post con un thread dal titolo offensivo partito da tale vnd che è una persona che trascorre il tempo a diffamare e calunniare fikasicula e tutte noi. in particolare egli sostiene di conoscere la vita di fikasicula dettagliando cazzate di cui non sa niente, scopiazza news tratte da post qui e là, racconti di ogni genere, attribuisce a fikasicula cose che riguardano perfino post riportati da altri blog e con tracotante arroganza offende anche te immaginando che il tuo racconto serva per dare degli uomini una immagine negativa. il suo punto di vista è talmente egocentrico e in malafede che pensa che tutto sia commisurato al pene, suo e degli altri. non gli passa neppure per la mente che ciascuna può raccontarsi per se stessa e che a noi interessa di te e di te soltanto. warlordmaniac tra tutti era quello che si era espresso con parole non offensive e un parere diverso ma dialettico. perciò abbiamo fatto passare il suo commento. ma ti preghiamo di non sentire il bisogno né di dover giustificare nulla a fronte di gente che su quel forum ferisce tutte noi e anche te chiamandoti con appellativi offensivi e sentiti serena perché si tratta di una sottospecie in minoranza di individui che per fortuna caratterizzano quel gruppo e lo tiranneggiano solo in minima parte. non sono tutti così. quelli che non sono come loro non si permetterebbero di venire qui a sfotterti, di dedicarti commenti insultanti né di attirare la tua attenzione sul loro inesauribile ego mentre tu stai parlando di te e di un problema così serio che ti riguarda.
    un forte abbraccio
    e grazie ancora.

  2. Preziosa says

    Eccomi.
    Intanto volevo ringraziare nuovamente FaS per aver pubblicato il mio racconto, vorrei precisare una cosa prima che il mio estratto degeneri nel tema dal titolo “uomini= cattivi, donne=martiri”.
    Quello che ho scritto l’ho fatto di impulso tempo fa, ed era più in relazione al LSA che ad altro, in quanto spesso essendo una patologia poco conosciuta le persone non sanno quanto esso influisca in OGNI coppia, stabile o instabile che sia.
    A riguardo di ciò che ha detto Warlordmaniac, sono perfettamente d’accordo, infatti sono la prima a dire che:
    a) il mio ex era uno stronzo cazzocentrico
    b) gli uomini non sono tutti così
    Non ho messo in dubbio soprattutto il secondo punto, perché l’aver trovato il secondo ha annullato i miei timori che fossero TUTTI fatti così.
    E’ lecito comunque secondo me porsi il dubbio di fronte alla evidenza del “non sono come le altre donne” a causa di una vagina “”particolare””, di una esperienza traumatica con una persona (che purtroppo solo con questo test si è dimostrata tale, altrimenti per tutti gli altri aspetti era quasi “l’uomo ideale”) di porsi la domanda di quanti uomini riescono a sacrificarsi (non con senso di autocastrarsi, ma nel senso etimologico del “rendere sacro”) nel rapporto con un altra persona, soprattutto se va a discapito del lato fisico della relazione.
    Qualitativamente so che ci sono tanti tipi di uomo diversi nella gaussiana di popolazione maschile, ma chi rinuncerebbe alla penetrazione tout court solo per una donna in particolare, quando c’è tutt’altra gaussiana di donne con vagine normoutilizzabili? La mia personale risposta frutto della mia esperienza è: pochi, ma buoni.

    Secondariamente potrei ribaltare la questione dicendo: se io ho avuto l’esperienza con uno vuol dire che almeno uno di questo genere di uomo al mondo esiste.
    Come ammetto l’esistenza di uomini validi ammetto purtroppo l’esistenza di cazzimosci vaginocentrici, di cui ne ho personale visione e dimostrazione da questa storia.

    Non si riesce ad andare oltre alla dicotomia per un istante? E’ violenza anche se una donna istiga l’uomo a fare sesso quando non vuole.
    Mi è capitato pure di sentire questo, con questo essendo io donna non di questo tipo non mi sento “non donna” o “meno donna” perché esiste una così, faccio parte di uno spettro continuo di doppi X in cui ci sono anche donne diametralmente opposte a me.
    Ma se una persona è violenta, donna o uomo che sia, merita di essere fermata.
    Tutto qui.

  3. Warlordmaniac says

    Paolo, smentisci ripetendo? E io che cosa ho detto?

  4. Paolo84 says

    “GLI UOMINI NON SONO QUELLI CHE DESCRIVETE VOI.”

    io direi invece che gli uomini non sono tutti come l’ex fidanzato di Preziosa, nè sono tutti seguaci del “basta che respiri”..qualcuno lo è, altri no

  5. Warlordmaniac says

    Salve a tutti, è la prima volta che scrivo in questo blog e di solito frequento i forum dell’altro schieramento, in quanto denigratore del femminismo e del maschilismo.
    Devo dire che questo blog è aumentato nettamente di livello con questo articolo, nella speranza che non sappiate duplicare l’efficacia di questo schema comunicativo. Intervengo perché vorrei dare un freno a questo messaggio perché secondo me è deleterio verso la società.
    Il vostro intento è di descrivere un uomo iperistintivo, quindi animalesco, e soprattutto morto di figa. Pensare che l’uomo sia un morto di figa piace alle donne, per questo pensiero conferma il potere femminile e la conseguente possibilità di superare le difficoltà utilizzando il valore di mercato del proprio corpo. Il fatto che la donna voglia che gli uomini siano dei morti di figa (più sfruttabili) si confonde intimamente con l’opinione razionale secondo cui gli uomini lo siano veramente. La conseguenza di ciò è la credenza femminile che l’uomo non sia selettivo, che per lui “basta che respira”, che l’occasione lo faccia traditore, perché non ha praticamente coscienza, in quanto prende le decisioni unicamente col suo apparato sessuale, non col cervello.
    Questa credenza è alimentata, per non dire causata, dall’atteggiamento maschile di evidenziare la propria libido per far credere ai presenti di avere un alto reproductive value. Per tutta la sua vita l’uomo deve mostrare il suo essere macho perché ciò gli dà orgoglio e valore; è un procedimento mentale che subisce fortemente un influsso culturale. Ad esempio io stesso mi sento orgoglioso del mio record di non aver mai pianto in vita mia, anche se sono perfettamente cosciente che è un record inutile, anzi, addirittura mi dispiace quando si prende in giro un uomo perché ha pianto.
    In sintesi che cosa voglio dirvi? Che gli uomini non sono come sono stati dipinti da questo articolo. Ci sono tantissimi uomini disposti a fare sacrifici per la propria amata, anche maggiori di quello di rinunciare a delle penetrazioni vaginali. Il rispetto dell’uomo per la donna è persino eccessivo nella maggior parte dei casi, propria a causa della differenza di valore di mercato dei due corpi. Ha ragione Paolo84 quando sostiene che il primo fidanzato non poteva essere innamorato. GLI UOMINI NON SONO QUELLI CHE DESCRIVETE VOI.

  6. Paolo84 says

    X Giulia Morris
    Ovviamente come anche questa storia dimostra è possibile provare piacere anche senza penetrazione vaginale (comunque Preziosa, nessun ragazzo davvero innamorato pretenderebbe un rapporto penetrativo se sa che per motivi di salute non puoi averlo, il tuo ex era uno stronzo) però non direi che la penetrazione non possa mai in nessun caso dare piacere alla donna (certo non si può basare tutto su quello, è anche questione di intesa, preliminari, complicità)

  7. Mentalosa says

    Comprendo. Specialmente il sanguinamento mentale. Quello che viene prodotto quando l’uomo che scegliamo, sbagliando, desidera un corpo, il nostro, che nn avverte il minimo interesse verso il suo ma soprattutto verso la sua mente. La mente. La nostra vagina all’insu’. A livelli tali che quando finalmente troviamo un uomo che ci guarda per come siamo e non per come sembriamo, possiamo anche nn aspettarci piu’ altro dalla vita.

  8. Serena says

    penso di capirla benissimo questa donna.
    io la vagina ce l’ho, ma a volte penso che preferirei non averla.
    credo di soffrire di vaginismo (per riservatezza e poca voglia non ho ancora fatto controlli), il pensiero di essere penetrata mi terrorizza e mi fa soffrire psicologicamente.
    ma la cosa che più mi fa paura è non trovare una persona che mi accetti come sono e che mi ami nonostante tutto.
    invidio molto la ragazza che ha scritto questo racconto…

  9. Giulia Morris says

    BRAVA E BELLA! In effetti la penetrazione vaginale serve soltanto alla fecondazione. La sessualità, l’orgasmo Femminile, stanno da tutt’altra parte. Vaglielo a dire… ;-)))