A Firenze l’otto marzo c’erano un sacco di vie intitolate alle donne. Donn(ol)e e Femministe a Sud in maschera rossa ricordavano soggetti, lotte e avendone dimenticato alcune si riproporrà in altra occasione, magari meglio e con tante altre vie in più (suggeritele… Via delle Donne Permale? Via delle Sex Workers? non so…).
A Firenze, contemporaneamente, il sindaco risolveva il ricordo delle donne vittime di violenza con una rosa tricolore, una sorta di monumento vegetale alla cadute in guerra ma all’insegna dello spirito patriottico.
In altre città le donne hanno piazzato vie a pareggiare la toponomastica cittadina.
In Val Susa le donne NoTav hanno portato ad un sindaco un mazzo di lacrimogeni come addobbo floreale.
Oggi, 10 marzo, qualcuna di noi sarà a Livorno a partecipare a questa iniziativa e a Torino c’è una manifestazione sulla libertà di scelta (consultori, sessualità, ivg e dintorni) e contro l’ingerenza di chi vorrebbe introdurre movimenti per la vita nei consultori.
Buona giornata di lotta a tutt*. Ancora una. L’ennesima.
giro dal
CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI
mozione di accompagnamento alla proposta di delibera di giunta di
istituzione del regolamento per la toponomastica cittadina ai sensi e per gli effetti dell’art. 42 del T.U.E.L. e dell’art. 54 del Regolamento del Consiglio Comunale
Premesso che:
1.- Da un esame della toponomastica nazionale è emerso che le strade hanno con prevalenza una denominazione maschile. Anche a Napoli, come in tante altre città, meno di un quinto degli odonimi è femminile, la metà di questo quinto è costituito da nomi di sante o dal nome della Vergine Maria, madre di Gesù, nelle forme Maria, Madonna e derivati. Il residuo di questa esigua percentuale è dedicato a donne mitologiche e immaginarie, mentre solo un 3% si riferisce finalmente a figure umane;
2.- su 3.771 strade le donne realmente esistite e significative dal punto di vista culturale e storico sono circa l’1.2% a fronte del 31% degli uomini;
3.- in molte città italiane si è aperto un dibattito sul tema della denominazione delle strade posto al centro della discussione cittadina da un gruppo di donne denominato “Toponomastica femminile di Napoli” che in occasione dell’otto marzo hanno lanciato la campagna “tre donne tre strade”;
4.- l’iniziativa di ripensare alla toponomastica cittadina in modo da riequilibrare i rapporti di genere rappresenta una nuova ed imparziale prospettiva dell’azione amministrativa;
5.- con la presente delibera di indirizzo si intende avviare un vero e proprio percorso culturale che possa portare a ripensare il procedimento di assegnazione di un odonimo anche attraverso iniziative, manifestazioni e convegni culturali locali che possano avere ad oggetto l’approfondimento delle figure femminili che sono state protagoniste del
nostro paese ed in particolare della città di Napoli.
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Tanto premesso i sottoscritti Consiglieri Comunali ai sensi e per gli effetti dell’art. 42 del T.U.E.L. e dell’art. 54 del Regolamento del Consiglio Comunale, al fine di dare concreta attuazione a quanto sopra premesso,
propongono
alla Consiglio Comunale di adottare il presente atto di indirizzo di accompagnamento alla delibera di Giunta di istituzione del regolamento sulla Toponomastica Cittadina affinché la Giunta, nell’esercizio dei suoi poteri amministrativi provveda:
I.- a rivedere l’odonomastica cittadina affinché si denominino, anche in breve tempo, tre strade cittadine a tre donne;
II.- di avviare attraverso gli uffici competenti la revisione della odonomastica cittadina per verificare la percentuale di genere nella assegnazione;
III.- di far precedere l’assegnazione dell’odonimo da un dibattito cittadino nelle municipalità interessate favorendo la partecipazione al procedimento amministrativo di cittadini, enti ed associazioni;
IV.- a promuovere anche nel settore scolastico la presente iniziativa anche attraverso la indizione di concorsi di idee tra studenti che si potranno confrontare sulle scelte dei nomi di donne da assegnare alle strade cittadine;
V.- di seguire i seguenti graduali criteri nell’assegnazione degli odonimi: 1) napoletane o comunque campane; 2) Italiane o straniere che abbiano avuto un rapporto privilegiato con la città; 3) donne di cultura scientifica o letteraria per le strade e le piazze nelle vicinanze di istituti scolastici, facoltà universitarie e luoghi di formazione.
Avv. Gennaro Esposito
Consigliere Comunale
Presidente Commissione
Pari Opportunità
Presidente Commissione
Beni Comuni
Amodio Grimaldi
Consigliere comunale
Avv. Simona Molisso
VIA LE MANI DALLE DONNE