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Genova, le primarie e la batosta al Pd

A Genova le primarie sono state vinte da un uomo. Io sono contenta. Contenta perché pare che l’uomo sia uno di sinistra per davvero. Felice perché città dopo città tutte le primarie consolidano un giudizio che pure al Pd doveva essere giù chiaro: il Pd bipartisan, quello che auspica le mazzate alle persone che manifestano contro la Tav, quello che ai compagni e alle compagne augura la galera, quello che nella Genova del 2001, quando noi venivamo massacrati dalla polizia, disse che eravamo “violenti” facendo la divisione tra buoni e cattivi, quello che va tanto d’accordo con la destra e nelle città organizza ordinanze contro migranti e prostitute, mandando le prostitute in periferia dove così possono essere ammazzate più comodamente, quello che sostiene un governo di merda che ritiene che le sue posizioni siano oggettive solo perchè a capo della truppa targata Bce e confindustria non c’è un puttaniere e perché la ministra del lavoro è femmina e ogni tanto perde liquidi dalle pupille.

Il Pd è quello che nelle città è spesso dalla parte di chi specula sull’edilizia, di chi realizza inceneritori ad muzzum, di chi dà voce ai palazzinari e strizza l’occhio perfino ai movimenti dell’estrema destra screditando il ruolo degli e delle antifascist* che è chiaro per quelli del Pd sono troppo a sinistra e troppo convintamente antifascisti per essere di questo tempo e questo luogo: un tempo e un luogo di paraculi.

Sono contenta perché il Pd è quello che ha ordito i Cpt (centri di permanenza temporanea), che ha immaginato un accordo con pezzi di cattolicume integralista, che s’è lasciato scappare sotto il naso provvedimenti contro le donne, che ha tentato di fagocitare il movimento delle donne tacciando di estremismo quelle che non portano a loro i voti, quelle che non fanno una distinzione tra le donne per bene e le donne per male, quelle che considerano la precarietà il frutto – anche – delle loro politiche economiche di merda, piegati come sono alla dittatura monopolista del mercato, un Pd che come unica risposta ad un progetto di welfare che pone le donne a fare le schiave in casa propone la “conciliazione” che poi significa che noi dobbiamo comunque essere flessibili e contente e continuare a pulire culi di vecchi e a fare da balia ai partner.

Sono contenta perché il Pd ha una visione piccola e antica del mondo, perché ritengono che Rosi Bindi, una suora laica che è tutta crocifisso e misticismo, possa minimamente rappresentare un movimento femminista, perché la Pinotti, una di quelle che ha perso a Genova, l’ho vista a Porta a Porta di frequente quando c’era da sparare merda sugli stranieri, perché Marco Doria, colui che ha vinto le primarie, conferma che la soglia minima del 5% sui partiti che dovevano essere rappresentati in parlamento, con una legge elettorale che fa schifo, è una cazzata e che la gente quel Pd non lo vota e non lo voterà mai.

Avete perso con Pisapia, con De Magistris, ora con Doria e chissà con chi altro e quel che è certo è che la gente voterebbe tutto ciò che si manifesta più a sinistra fuorchè voi.

Sarà che non capite che la gente ne ha abbastanza di politicanti ambigui, di gente baffuta che parla strascicato alla D’Alema, di finti Pd nuovi che poi sono peggio dei vecchi. Sarà che proprio avete sbagliato tutto e che tentare di egemonizzare tutto quanto vi si ritorce contro. Sarà quello che volete voi ma la ex sindaca può strombazzare quanto vuole, può invocare la discriminazione sulle donne – ché il vota donna torna sempre utile quando c’è da rintronare le masse di idiozie – sarà che questa storia della sorellanza non mi ha mai convinto, giacché io ritengo sorella solo quella che persegue obiettivi che mi sono affini e altrimenti ritengo fratelli quelli che lottano con me e accanto ai quali mi piace lottare. Sarà così, sarà quel che sarà ma se così è, sebbene di Genova non sono avvezza ad occuparmi, direi che questa cosa mi fa ridere e parecchio.

Cin cin per un altro pezzo di Pd archiviato! E tanti cari saluti a Don Gallo.

Posted in Pensatoio.


4 Responses

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  1. Serena says

    Sono perplessa… Questo post mi sembra il corrispettivo di quelli che gli antiberlusconiani scrissero quando cadde Berlusconi a favore di chiunque non fosse lui…

  2. mary says

    Il PD è come il PDL infatti il nome è simile. Penso che non conta il sesso in una persona per poter governare ma come si comporta. Spero bene con questo sindaco.
    E’ vero però che le donne in Italia o sono sottorappresentate o siedono nei partiti sbagliati.

  3. nw genova says

    Attenzione, perchè l’uomo magari di sinistra lo sarà davvero, ma è stato eletto per correre nel listone PD-centrosinistra (cioè ormai a livello pratico destra liberista) e con il sostegno di SEL (partito che è di sinistra un po’ a schacchiera, per così dire e per essere buone), e dopo che Vendola era venuto in gennaio 2011 a Genova a dire che la Vincenzi era il miglior sindaco del mondo e che non c’era bisogno di primarie. Da notare che lui, il candidato, dice che SEL gli ha offerto il sostegno e lui l’ha accettato ma non l’ha chiesto. Dichiarazione che a me ricorda un po’ chi si fa comprare casa a sua insaputa.
    Cosa è successo tra quella venuta di Vendola e quella del mese scorso in cui ha presentato Doria come suo candidato? Propendo per qualche gioco politico, visto che il blocco di realtà che ha sostenuto Doria è lo stesso che fino all’anno scorso mi sembrava idillicamente legato alla Vincenzi, ed è quel blocco che a Genova sposta i voti. Ed è quel blocco di realtà che se non ti appoggia a Genova non riesci neanche a fare un presidio che non ti caga nessuno…
    Quindi io mi sentio di dire, ok che la gente è stanca del PD e lo sta dimostrando, è il minimo ma al PD viene benissimo perdere un sindaco ma guadagnarci la maggioranza in consiglio, di questi tempi è comunque un ottimo risultato, anche considerato che SEL (ma SEL poi esiste al di là di Vendola? boh) ha preso delle posizioni molto poco di sinistra ultimamente se guardiamo i fatti e non le dichiarazioni e sta servendo benissimo al mantenimento del potere del blocco di centro sinistra fungendo da specchietto per le allodole per chi è stanc* del PD.
    Insomma, IMHO non è proprio tutto oro quello che luccica, anche perchè alla vittoria di Doria sono seguite delle defezioni nel progetto per la presentazione di una lista con relativo candidato di “un sindaco dei lavoratori per genova” trovate su facebook l’appello e i firmatari, che era veramente una alternativa di sinistra.
    Insomma, a me pare che tutto, al di là dell’immagine, stia ancora riconfluendo nel centro sinistra.
    Come avrei voluto che Doria si fosse candidato davvero come indipendente e avesse fatto da riferimento per una lista fuori dal centro sinistra… ma non l’ha fatto.

  4. myrtil says

    Amen, sorella:-)