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La sposa cadavere

L’articolo in questione è questo. Condivido un po’ di riflessioni sparse che sono state fatte in mailing list.

“viene sgozzata dal fidanzato e le mettete un abito da sposa? lui le rompe il naso, la riempie di pugni la sgozza, LA SGOZZA… e le mettete un abito da sposa? perché viveva nella città degli abiti da sposa? un abito da sposa? due genitori distrutti dal dolore con una figlia morta tra le mani, una figlia sgozzata e voi le andate a regalare un abito da sposa.
da sposa????? ma l’assurdità di tutto questo la vedo solo io? 21 anni. sgozzata. dal fidanzato. in una bara vestita da sposa. ho Letto male? non ho capito l’articolo? Spiegatemi, per favore spiegatemi cosa, come …
bianca tesa nuvola e vento ci passa una mano dentro, candida, non si macchia niente. confetto, croccante sterno, ripieno di mandorla, mandibola rotta, il tulle ci offusca il cervello. rivolta.”

“Un’azienda locale ha donato il vestito ma presumo la decisione di farlo indossare alla poveretta sia stata presa dai genitori…
Allucinante. Come il sottolineare nell’articolo che lui “piange e si dispera in carcere”. Poveretto.”

“Anch’io sono stata colpita dal povero fidanzato che “piange e si dispera” e che “non ha ancora capito cos’è successo”, come se fosse un incidente presentarsi dalla fidanzata con un coltello. che rabbia.”

“questo articolo riesce a rendere ancora più atroce una storia già di per se raccapricciante. descrive la violenza e poi la nomina come altro: parla di minacce di morte fatte dall’assassino da più di un mese e poi lo definisce una “sorta” di stalker… perché una sorta? perché sminuire l’atto più significativo dello stalking ossia la minaccia di morte attuata?
e poi descrive la violenza con cui la ammazza, praticamente la ammazza tre volte, a pugni, soffocandola e accoltellandola come la conseguenza che può succedere ad un rapporto d’amore litigioso. dov’è il rapporto quando la violenza è unidirezionale e volta all’annientamento dell’altro?
che giornalisti vergognosi”

“La sposa cadavere. è assurdo. Che significa? Ha sposato la morte o ha sposato il suo assassino?”

“l’assassino piange e si dispera ma per  tutto il giorno ha cercato di depistare le indagini…
per quanto  riguarda l’abito… si fa passare tutto ciò per l’esaudirsi pietoso dell’ultimo desiderio?come se in quanto donna il suo unico sogno fosse sposarsi. con un mostro. o mia o di nessuno. infatti.”

“Personalmente non sono d’accordo con questa polemica sull’abito da sposa.
Credo faccia parte di una tradizione molto diffusa nel sud Italia, come anche
quella delle bare bianche dei bambini o vestirli da prima comunione o altre
robacce angeliche varie ed eventuali.
Sì, può darsi che in questo caso sia di cattivo gusto e che sia una tradizione
da criticare per molti versi ma anche gli uomini vengono “composti” di solito
con l’abito da sposo.
Almeno qua ho visto molti vecchi andare all’aldilà con l’abito da cerimonia se
non proprio quello del matrimonio.”

“Mi domando dove, in questo caso, finisca la tradizione ed inizi la
pubblicità per gli uni e il macabro per gli altri.
Comporre i morti per la bara è un segno di rispetto, lo capisco, ma
così? E’ il significato che mi interessa. Credo Jo che in questo caso
sia un po’ assurdo vestirla da sposa.”

“L’ho detto anch’io che in questo caso è di cattivo gusto.
Ma credo che ci sia un intento molto poco sessista in tutto questo, mi sa
molto più di aderenza ad un immaginario tradizionalista perchè “così si fa”,
oltretutto visto l’accaduto suppongo che la famiglia sia abbastanza sconvolta
per riuscire a ragionare lucidamente: si usa vestirli da sposi e via.
Una persona a me cara mi raccontava di recente (per dare il senso del ridicolo
su queste cose) che ad un funerale tra i tanti “attitos” o lamentazioni delle
donne sulle virtù del trapassato la vedova si lamentasse del fatto che più
nessuno, ora che il marito era morto, le avrebbe fatto la tinta ai capelli..
Credo anche che la tradizionale supposta “purezza” della morta (questo vale
anche per i bambini e le bambine) o la bravura e l’onestà dell’uomo defunto è
qualcosa che poco, pochissimo ha a che fare con il femminicidio in questione
mentre sulla discriminazione tra la dipartita di donne e bimbi in cui si
sottolinea il candore piuttosto che altre virtù mentre per gli uomini ci sono
altre qualità da rimpiangere ecco, lì trovo che si attinga ad un immaginario
più ampio, quello sì sessista e patriarcale.”

“Sulla difficoltà dei genitori in questo momento di ragionare lucidamente, infatti credo che i nostri ragionamenti li facciamo proprio per la distanza, diciamo, dal fatto. Per questo riusciamo a cogliere il senso del macabro o dell’assurdo.
Infatti, l’abito bianco richiamando la purezza come virtù, è aderente ad un immaginario sessista, concordo.”

E a voi, tutto ciò, sembra normale?

NB: noi abbiamo pieno rispetto del dolore dei genitori. Abbiamo rispetto anche della vittima di un orrendo crimine. Circa l’abito da sposa: si tratta di un simbolico devastante che permea la vita di quella donna anche da morta. Questo chi vuole, credo, abbia pieno diritto di dirlo, oltre il dolore, lucidamente.

—>>>Bollettino di Guerra: sono #3 fino ad ora le vittime di femminicidio in Italia dall’inizio del 2012

Posted in Critica femminista, Omicidi sociali, Pensatoio.


10 Responses

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  1. Paolo84 says

    X sabine
    infatti il matrimonio per donne e uomini deve essere una scelta su questo non ho dubbi (e io trovo grave che in Itala la scelta non sa consentita anche alle coppie gay, scusate l’OT), anch’io penso che i genitori avessero buone intenzioni tuttavia la loro decisione mi ha lasciato interdetto per i motivi che ho spiegato

  2. sabine says

    Le intenzioni dei genitori probabilmente erano scevre da tutti i significati che noi, a mente fredda e lucida, cogliamo.
    Nonostante tutto è giusto e lecito esprimere il nostro dissenso nei riguardi di una pratica che cala dall’alto i ruoli sulle donne imponendoglieli anche da morte.

    Quella ragazza , simbolicamente è stata “passata” da mani maschili assai poco amorevoli (il suo assassino) a quelle “sante” di un padre celeste, ma sempre di esercizio di potere maschile si tratta. Un potere che “purifica” , certificato dall’abito bianco.

    Insomma non sembra esserci scampo nemmeno da morte:
    il destino di una futura sposa , seppure la futura sposa di un sadico assassino non riconosce scappatoia ne’ vie di fuga ne’ scelta perchè nell’orizzonte di una donna la scelta non esiste

    Sabine

    PS: Un paradosso…se ai morti della Tyssen Krupp, o ai morti sul lavoro in generale
    facessero indossare la divisa aziendale sareste così sicur@ della presunta neutralità
    di tale scelta?

  3. Serbilla Serpente says

    Ogni famiglia ha diritto a trattare i lutti come meglio crede, ad aderire a tradizioni che trova per se significative. Detto ciò, è proprio la distanza oggettiva, cioè il sentire dolore per questa giovane donna e per la sua famiglia, ma essere anche estrane*, che ci permette di ragionare sui riti e, soprattutto, su questo rito in particolare che appare, nella circostanza, tragicamente beffardo.

  4. Mary says

    Hai ragione Daniela. Dalle mie parti in Sardegna nessuno vestirebbe una donna da sposa perchè in Sardegna c’è sempre stata una cultura matriacale anche se ormai ci sono tanti casi di violenza domestica ed è diventata una delle tante regioni che fanno parte di un Italia maschilista..Però io sono per metà meridionale ( cioè siciliana!) e mio padre, mia nonna e i miei parenti mi hanno parlato di questa tradizione patriarcale che si usa ne resto del meridione. C’è poi questo maschilismo di ritorno che mi spaventa tantissimo. Noto che negli altri Paesi la condizione femminile migliora (in alcuni lentamente ma migliora!) perfino nei Paesi arabi mentre l’Italia torna spaventosamente indietro!!!! Io penso che il problema sia della presenza forte del cattolicesimo assieme alla svalutazione che i media fanno dell’immagine femminile ad ogni ora del giorno…

  5. Paolo84 says

    X daniela
    per conto mio preciso di non avere assolutamente nulla contro il matrimonio e il desiderio di sposarsi (che anch’io sento, a volte), adoro i matrimoni (se sono d’amore).l’importante è che sia sempre una scelta personale

  6. daniela says

    purtroppo è una tradizione – orribile e patraircale. La donna è completa nella vita solo se si sposa. E poichè ora no può, è un rituale di completamento. A me, quando muoio, se mi fanno solamente avvicinare un prete a + di 5m, i miei lo sanno, devono cacciarlo a calci. Ma forse quei genitori sentivano di fare qualcosa per la figlia che non erano riusciti a fare. Bullshit, direte voi. E io sono daccordo.

    Ma non credo che bisogna prendersela con questi genitori ma rimboccarsi ancora di più le maniche per lavorare a scardinare questa concezione della donna (che, correggetemi se sbaglio, sembra stia rifiorendo- la concezione non le donne)

  7. cybergrrlz says

    @Marco, non è una polemica. E non è eppure un tentativo di interferire con decisioni che sono state già prese. Sono una serie di commenti critici che spero avremo la libertà di fare a fronte di un atto così orribile, e parlo del femminicidio, poi corredato con abito da sposa. A te sembra tutto così ok? davvero? e in quanto alla vergogna dovrebbero vergognarsi tutti quelli che banalizzano la violenza sulle donne attraverso mille strumenti retorici.

  8. Marco Gavazzi says

    Che polemica stupida. Ma che ne sapete voi di questa ragazza? Che ne sapete voi di quello che hanno scelto i genitori per lei? Potevano rifiutarlo, invece l’hanno accettato. Giudicate, ma dovreste vergognarvi e restare in silenzio.

  9. Paolo84 says

    “Non sanno che spesso con il matrimonio inizia la sottomissione femminile”
    Bè questo dipende dalla persona che sposi
    Quanto al fatto di vestire da sposa una donna uccisa da chi diceva di amarla…mi sembra veramente di pessimo gusto, fosse stata una ragazza morta, che so, in un incindente stradale e in procinto di sposarsi avrei capito ma così no

  10. Mary says

    che vergogna! Morta per mano di una violenza maschile e vittima di un ignoranza cultura che considera donne solo quelle che si sposano. Non sanno che spesso con il matrimonio inizia la sottomissione femminile. Io sono meridionale quindi so che al sud si usa vestire le giovani donne morte (spesso quelle vergini) da spose. E’ un’usanza culturale del sud e mi ratrista perchè questa usanza si lega con la condizione non proprio elevata delle donne meridionali. Mi ratrista ancora di più vedere che una ragazza vittima di violenza da parte di un uomo venga vestita da sposa e come farla sposare con il suo assassino nonostante l’abbia uccisa, beh secondo me il significato è questo!
    L’hanno riconsegnata due volte all’assassino: la prima volta ci ha pensato la polizia che non ha mosso un dito per evitare la tragedia, la seconda simbolicamente facendola sposare con il suo assassino.