Loredana Lipperini, sul suo blog, apre una discussione difficile e complessa. Vi invitiamo a leggere tutto il suo post, che vale come al solito la pena, e a partecipare alla discussione. Riporto il passaggio su quello che succede a noi:
In tutto questo, chi esprime critiche, come Femminismo a Sud, sull’operazione di cosmesi fatta negli ultimi anni a proposito di CasaPound, viene demonizzato come estremista. La sento risuonare un po’ troppo spesso, questa parola, e troppo spesso viene attribuita a chi, semplicemente, cerca di raccontare quel che sta avvenendo e ha il coraggio di prendere le distanze da posizioni insostenibili.
Riceviamo anche la solidarietà di Wu Ming1 che tra le altre cose tra i commenti scrive:
Su un altro versante della stessa montagna, indicare leggerezze, superficialità e responsabilità di chi in questi anni si è lasciato afFASCInare dall’estrema destra “nuovista”, di chi si è impegnato a “sdoganare” i fascisti del terzo millennio, questo equivarrebbe a compilare “liste di proscrizione”. E certo! In un Paese dove nessuno si prende mai la responsabilità di niente e per niente, qualunque tentativo di indicare e argomentare la responsabilità di qualcuno per qualcosa dev’essere demolito in quanto tale.
Solidarietà a Femminismo a Sud, ça va sans dire.
.@cybergrrlz
grazie per la risposta, non ho un account facebook (per scelta, non sopporto che vendano i miei dati alle multinazionali) e quindi mi ero persa un pezzo, dunque non capivo. Comunque, se posso permettermi di darvi un consiglio, quotando il commento di wu ming1 al post “femminismo a sud? da abbattere” anch’io mi sento di dirvi che forse è meglio non sprecare troppa energia per dare di che scrivere a delle pennivendole da strapazzo in cerca di pubblicità. Io vi ringrazio per i materiali messi a disposizione, se poi qualcuna si ritrova in quei materiali e non ci vorrebbe stare, saran problemi suoi, ci pensasse meglio quando scrive per vedersi pubblicare da gioia, amica, diva e donna, anna et similia. Quanto alla Terragni, l’ultima cosa che ho letto scritto da lei sul suo blog era un a dir poco irritante post a celebrazione della competente ministra Fornero in lacrime che adesso non ho nè tempo nè voglia di stare a cercare per linkarlo. Ve lo risparmio,si spreca tempo a leggerlo, tempo prezioso che può essere impiegato per fare altro e in più le si fa pubblicità. Invece io preferisco condannarle alla morte civile, l’unica che veramente temono. Isolarle è il solo modo per evitare loro di produrre più danni di quanti già ne fanno.
ormai la maschera è caduta: http://giornale-indipendente-la-meteora.blogspot.com/2011/12/ecco-i-nazisti-di-casapound-e-ora.html
@antonella
sulla bacheca facebook della di pietro si è dato il via al linciaggio che ha percorso il social network fino ad arrivare ora perfino sul blog della Terragni. leggi i nostri nuovi post e così puoi farti una opinione. ciao
Scusate compagne, vi chiedo, senza ironia, di aiutarmi a capire. Ho gia inviato un commento a riguardo, ma forse non è arrivato. Io ho letto il post della tal Di Pietro, ho letto anche i commenti a quel post e sinceramente mi è sembrata, la sua, una reazione stizzita che non ha poi avuto molto seguito, nemmeno fra i lettori e le lettrici del suo blog, Onestamente, non capisco dove sia il linciaggio a vostro danno e se per linciaggio intendete la reazione infastidita della di Pietro. Mi sono persa qualcosa? E’ probabile, ma vorrei capire. Grazie.
Dal suo blog, @Lalipperini (http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2011/12/21/occhi-aperti-per-favore/):
“Il grave errore è stata la personalizzazione della vicenda. Aver interpretato il post di Femminismo a Sud come “contro” Alessandra Di Pietro come individuo, addirittura, come ho letto, come “bersaglio” indicato a possibili aggressori. Qui non è in discussione la persona: così come non è in discussione l’entità web Femminismo a Sud. E’ in discussione una pratica utilizzata da molti, fra cui, *per una volta* *anche* Alessandra Di Pietro (ma chissà, può essere capitato anche a me: non lo escludo, in anni e anni di web, giornali e radio: ho già detto che distrarsi è fatale, in questi frangenti. E noi tendiamo a distrarci, purtroppo).
Ora, quel che io trovo davvero grave, invece, è aver riassunto la questione in termini: sono stata indicata come una fiancheggiatrice e un bersaglio. Non solo, trovo grave aver invitato migliaia di persone – persone che spesso hanno solidarizzato per amicizia e simpatia, e senza approfondire – su Facebook a condividere “per solidarietà”, innescando il solito processo venefico per cui tutti non solo condividono ma insultano, deridono, vanificano il lavoro altrui.
Bastava discutere, non chiamare alle armi.
Come vedi, anche tu stai interpretando questo post e i commenti come un attacco ad Alessandra Di Pietro. Errore. Errore grave. Melassa, appunto.”
su altri argomenti ho espresso delle critiche nei vostri confronti (penso comunque di non essere mai stato offensivo, se lo sono stato mi scuso) sulla CasaClown penso abbiate ragione e per quel che vale vi esprimo solidarietà in questa vicenda