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Egitto: I militari e la violenza sulle donne!

C’è questo post di Baruda, che copincolliamo sotto, sull’esercito egiziano, le donne e le violenze a sfondo sessuale. Racconta di una barbarie senza fine che avviene in quel contesto che Baruda sta seguendo e a proposito del quale trovate degli aggiornamenti anche sul suo twitter.

L’articolo in inglese che lei linka parla del odo in cui vengono trattate le donne che vanno in piazza a protestare. Donne che scendono in piazza e basta, non mi pare si dica altro che questo.

Poi leggo questo articolo pubblicato sull’Unità in cui addirittura si immagina la causa di questa crudeltà e si dice che vengono colpite le donne per “scatenare la reazione dei loro compagni”. Come dire che queste femmine sono in piazza sempre accompagnate, mai indipendenti, e che altrimenti la polizia con le donne in generale nelle piazze è buonissima. A voi risulta? Non so. Lo stupro è sempre stata un’arma di guerra in generale e il fatto che le donne siano considerate come appendice dell’uomo ha sempre fatto si che fossero colpite in quanto di proprietà. Ma la piazza egiziana, con le donne a fare la rivoluzione, mi era sembrata un po’ diversa. Approfondirò. Se qualcun@ di voi sa delle cose diteci. Intanto: che ne pensate voi? Buona lettura!

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Una piccola serie di scatti e poi il video raccapricciante, che non hanno bisogno di parola alcuna.
Un articolo di Al-Arabiya che parla di queste foto: LEGGI
Il massacro è stato di una violenza inaudita…i corpi a terra sono troppi e come si vede chiaramente dal video e da molti altri, i colpi di pistola volavano come i sassi e le molotov.
QUI  qualche riga sui fatti delle ultime due giornate al Cairo.

 

Posted in Anti-Fem/Machism, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


2 Responses

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  1. Mauro says

    Bastardi schifosi!

  2. Mary says

    Non so cosa volesse dire quell’articolo ma credo che abbia scritto così perchè in quei paesi le donne vengono considerate proprietà dell’uomo e quindi penso che in quei Paesi lo stupro significhi ancora disonorare la famiglia e i compagni delle vittime, perchè li le donne sono considerate zero. Non saprei se erano accompagnate. Credo che magari l’Unità ha qualche pregiudizio e crede che quelle donne non potevano essere indipendenti e non potevano essersi recate da sole vista la condizione dell’essere donna in quei Paesi, non credo che l’Unità abbia usato un linguaggio sessista, magari un pò da luogo comune verso i popoli musulmani. Io credo che invece le donne arabe si sono svegliate e come non è mai successo prima ora sono diventate parte attiva nella lotta tanto da far paura agli uomini che reagiscono con quella violenza inaudita spesso di stampo sessuale come i test alla vergignità come dire che le donne manifestanti sono tutte zoccole. C’è molto da fare in quei Paesi come c’è molto da fare pure in Italia (un Paese non molto meno machista in quanto mediterraneo).