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Firenze: 14 e 17 dicembre, iniziative antirazziste

Ieri la carica contro il corteo dei senegalesi. Oggi il prefetto Padoin che da Repubblica ci fa sapere che il vero pericolo a Firenze sarebbe il Cpa, centro sociale sicuramente antifascista, da tenere molto d’occhio nei prossimi giorni. Poi il sindaco Renzi fa sapere che il comune paga le spese di viaggio alle salme e il presidente della regione Rossi si riferisce in modo vago alla presenza di “culture” a “forti contenuti xenofobi e razzisti”. Proprio uno che non le manda a dire questo qui. Coraggiosissimo soprattutto nella misura in cui evita di pronunciare il nome dell’organizzazione, Casapound, della quale l’assassino era frequentatore, per quanto costoro disconoscano l’individuo i cui scritti sono spariti misteriosamente dal loro sito.

Dunque, riassumendo, senegalesi, centri sociali e antifascisti a Firenze sono un problema di ordine pubblico. I fascisti invece sono dispersi nell’aere in mille molecole e identificati solo in quanto presumibili “culture”. Pensate se la stessa cosa si facesse in sicilia quando si parla di mafia. Mica bisogna dire nomi e cognomi, ma no. Bisognerebbe parlare, fosse per alcuni, di vaghe “culture” a “forti contenuti di stereotipate coppole e lupara”.

Sempre su repubblica leggo che sono stati arrestati cinque altri bei figuri per “diffusione dell’odio razziale, apologia del fascismo, incitamento alla violenza e alla discriminazione” e tutto ciò perché di mezzo c’è un offesa ad Alemanno. Cioè in Italia i reati di cui sopra valgono solo se un fascista insulta un fascista, se invece un fascista insulta, ammazza, istiga all’odio contro le persone che sono oggetto di quella violenza, ovvero gli stranieri, finiscono per avere un posto in parlamento e per fare perfino i ministri che determinano leggi che dalla bossi-fini in su e in giù diciamo che in quanto a istigazione all’odio razziale ce ne sarebbe da evidenziare. Mi chiedo infatti dove stanno queste belle accuse contro neofascisti noti a tutti, sindaci leghisti, personaggi dubbi, sindaci fascisti, che negli anni hanno insultato e istigato alla violenza contro gli stranieri e hanno rastrellato fior di campi rom per ragioni di presunta “sicurezza”.

Comunque per il resto ribadisco quanto detto ieri. Lo stragista non è un pazzo ma un neofascista. E ciò che c’è da fare è buttare fuori i fascisti da tutte le città.

I nomi da ricordare: Modou Samb, 40 anni, ucciso; Mor Diop, 54 anni, ucciso; Mustafa Dieng, 34 anni, in ospedale; Mor Soughou, 32 anni, in ospedale; Cheikh Mbengue, 42 anni, in ospedale.

Vi lascio al comunicato della rete antirazzista fiorentina con l’invito a partecipare a due iniziative. Una oggi alle 18.00 a piazza dalmazia e una sabato, il corteo, alle 15.00 con partenza da decidersi a breve. Noi ci saremo.

Mercoledì 14 alle 18 tutti e tutte in piazza Dalmazia, fiaccolata.
Sabato 17 alle 15 Corteo Cittadino, dettagli da definirsi a breve.

A seguito dei gravissimi fatti avvenuti martedì 13i con l’aggressione e l’uccisione dei venditori ambulanti senegalesi, la Firenze democratica, antirazzista, si da appuntamento al Presidio che si terrà mercoledì 14 alle 18 in piazza Dalmazia. Sono già pervenute diverse adesioni. Cerchiamo di essere in tante e tanti, sia per solidarizzare con i cittadini senegalesi e con tutt* * migranti, sia per contrastare ogni tentativo di creare un clima d’intolleranza e di esclusione, sia per respingere ogni provocazione e gesto di stampo fascista, come quello criminale avvenuto oggi.
Vogliamo riconfermare la pienezza dei diritti e della dignità personale e rivendichiamo quella della libertà di circolazione.

Rete Antirazzista di Firenze

Leggi anche:

Lo stragista non è un pazzo. E’ un neofascista

Strage razzista a Firenze. Fuori i fascisti da tutte le città!

Posted in Anticlero/Antifa, Iniziative, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


3 Responses

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  1. B says

    Fare chiudere CasaPound non è la soluzione; criminalizzare l’apologia di fascismo non ha mai portato a nulla di buono.

    Vi ricordo che il paese con meno drogati in Europa è l’Olanda…

  2. cybergrrlz says

    Riccardo, hai ragione. Abbiamo corretto. Con qualcuna di noi ci vediamo a Piazza Dalmazia.

  3. Riccardo Venturi says

    Le dichiarazioni sui centri sociali non sono di Renzi, ma del prefetto Paolo Padoin. Non che faccia molta differenza, anzi una la fa: Padoin, quello che a suo tempo mi mandò la Digos a casa e mi fece convocare dall’Antiterrorismo per un post -sicuramente non gentile- che gli avevo rivolto, ha il controllo diretto delle forze di polizia. Non è escluso attendersi la solita stretta repressiva, nei prossimi giorni, verso le realtà antagoniste. Sarò anch’io oggi pomeriggio in piazza Dalmazia, e anche sabato. Un saluto a tutte le compagne e sorelle di Femminismo a Sud.