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Aggiornamenti dal Messico sulla condizione di Norma Andrade

Clara dal Messico ci scrive per aggiornarci e fornirci maggiori informazioni sull’attentato ai danni della attivista femminista antifemminicidi Norma Andrade.

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Ieri pomeriggio l’attivista Norma Andrade ha subito un attentato all’uscita dal lavoro ed è stata ferita con 5 colpi di pistola in una presunta rapina, che ha tutta l’aria di essere un vero e proprio attentato. L’attivista è stata ricoverata d’urgenza ed è rimasta in prognosi riservata, in attesa di essere operata.

Fortunatamente l’operazione di Norma ha avuto un esito positivo: le
hanno ricostruito la mano (distrutta da uno dei cinque colpi di pistola) ed estratto i proiettili conficcatisi nel corpo. Hanno sciolto la prognosi riservata e ci si augura che presto possa essere dimessa. Quanto alle indagini, le autorità navigano in alto mare…

Norma è madre di Alejandra Lilia, una delle migliaia di giovani donne e bambine vittime di femminicidio a Ciudad Juárez, i primi casi risalgono al 1993. Dopo la scomparsa della figlia nel febbraio del 2011, ha fondato -insieme alla figlia Malú e alla professoressa di Alejandra, Marisela Ortiz- l’associazione “Nuestras Hijas de Regreso a Casa, A.C.”, che si occupa di seguire i casi di femminicidio nella città di frontiera.

Vi segnalo un cortometraggio di Alejandra Sánchez che ho sottotitolato qualche anno fa e che contiene un’intervista a Norma e a Malú:

http://blip.tv/huitzi/ni-una-mas-con-sottotitoli-in-italiano-3830117

Le altre due attiviste sono state costrette a lasciare Ciudad Juárez da vari mesi, dopo aver ricevuto minacce dirette di morte e subito vari attentati nel corso degli anni. Malú è sotto la protezione delle autorità di Città del Messico, mentre Marisela è dovuta espatriare negli Stati Uniti.

Ultimamente gli attacchi agli attivisti si susseguono: esattamente un anno fa è stata uccisa Marisela Escobedo davanti al palazzo di governo di Chihuahua, mentre esigeva giustizia per sua figlia Rubí, vittima di femminicidio. Di recente sono stati giustiziati Carlos Sinhué Cuevas (studente e attivista universitario), Nepomuceno Moreno (padre di un desaparecido e militante del movimento “Paz con Justicia y Dignidad”), Christian Sánchez (militante del movimento LBGT), e sempre ieri Julia Marichal (attrice e attivista sociale) e Joel Santana (figlio di un attivista ecologista di Guerrero)

Malú ha deciso di raggiungere la madre, nonostante il rischio che corre nel rimettere piede a Ciudad Juárez.
Chiaramente ora più che mai è necessaria la solidarietà internazionale.
Qualunque aggiornamento lo potete trovare sul blog dell’associazione:

http://nuestrashijasderegresoacasa.blogspot.com/

Per chi non mastica lo spagnolo, può rivolgersi a me per qualunque altra informazione.
Cercherò di tenervi aggiornat* su eventuali sviluppi.

Clara

Posted in Anti-Fem/Machism, fasintranslation, Omicidi sociali, R-esistenze.