Skip to content


#113 vittime di violenza maschile nel 2011

Lui, italiano, medico, arrestato con l’accusa di omicidio nei confronti della ex compagna e della figlia. Giorni fa aveva tentato di farlo passare per un infanticidio, confortato dal linciaggio cui sono sottoposte in Italia le donne e le madri, perennemente sotto processo in tv, sempre pretendendo che esse siano non in grado di intendere e di volere, inevitabilmente colte da sindromi false inventate ad hoc per qualunque occasione, per salvare i mariti violenti o i pedofili ambulanti, era relativamente gioco facile immaginare di far passare per depressa, un po’ pazza, una donna che secondo la sua versione della storia si sarebbe suicidata con il gas portando con se’ la figlia.

Invece non era vero niente. Lui aveva simulato tutto quanto e lei altro non voleva, secondo gli inquirenti, se non che lui si prendesse cura di questa figlia che gli stava invece un poco stretta. E dunque eccolo qua un amorevole padre separato, di quelli difesi nelle piazze e dai radicali venduti alla maggioranza in parlamento. Un padre separato che della figlia non voleva saperne e allora ha pensato bene di sterminare la famiglia, con grande determinazione, facendo come facevano i nazisti di una volta, camera a gas e fuori dalle scatole il problema.

Ma dico, questo medico, primario e italiano, che non viene considerato nei conteggi d’indignazione della ministra Carfagna, che s’indigna solo quando l’assassino è di altra nazionalità, possibilmente di religione musulmana, così lei può battersi i pugni in petto e prostrarsi e farsi martire dell’aggressione dell’islam contro la cultura occidentale, questo medico che era così ben inserito e stimato come tanti che poi trovano scuse e controscuse, giustificazioni e spazi televisivi per sparare cazzate su cazzate e insultare finanche le vittime, che averle ammazzate non sembra mai sufficiente, allora bisogna pure dire che è stata colpa loro.

E questo sottintende l’articolo ritagliato da Bollettino di Guerra, sottoponendoci le “insistenze” della ex a proposito della bambina e della cura di un padre assente, che se lei invece avesse impedito che lui facesse il padre allora apriti cielo, si sarebbe schiantato su di lei l’universo intero, invece lui non voleva saperne, ché seminava figli in giro come fossero molliche di pane, che altre persone avrebbero dovuto raccogliere, allora la stampa ci dice che lei ha insistito e ‘sti cazzi dunque un po’ se l’è voluta che se lo lasciava in pace questo galantuomo magari non avrebbe reagito così male, come avrebbe detto bill di kill bill, il film.

Bene ha fatto, diranno alcuni, o molto male, e se ne parlerà due secondi netti che di questa tipologia di delitti dove l’uomo appare stronzo e menzognero, irresponsabile e criminale, non se ne parla mai, per salvare la categoria maschia, ché solo le femmine devono apparire streghe. Bene, male, bene e male e intanto quella è morta e la creatura di due anni, morta pure lei, perché aveva un padre che non se ne fotteva un cazzo di lei e per farglielo capire meglio l’ha avvelenata con il gas.

Complimenti e andiamo avanti così. Ministra, che giochiamo ancora con le cifre? Sono #113 le vittime della violenza maschile, incluse le figlie, i figli e i morti collaterali. Più di cento donne morte ammazzate in meno di dieci mesi e lo sterminio non finisce.

Vi incazzerete un po’, si? Se la cosa non vi tocca fate così, provate a voi stess* che siete viv*, date testate al muro. Magari vi si risveglia quel neurone vivo che resiste. L’unico. Gli altri li ha ammazzati l’indifferenza.

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.