Ieri parlavamo dell’articolo pubblicato su Repubblica dove ancora una volta si disquisisce di sessualità femminile senza andare oltre il solito, oppressivo, normante riferimento alla maternità.
L’orgasmo femminile è inutile, capito donne? Anzi no, va bene solo quello vaginale, una sorta di sottoprodotto di quello maschile. Repubblica non lo dice ma se fingete va bene uguale, l’importante è far sentire il pene importante e mai, mai, mai farlo afflosciare perché senza quello non porteremo mai a compimento la sacra missione di riprodurci. A quanto pare l’ego di un pene a cui è legato il bene della specie è più importante di qualsiasi nostro desiderio: godere è un lusso che non ci possiamo permettere. Politiche di austerity pure sugli orgasmi!
Tra i commenti al post le compagne di Ideadestroyingmuros, altrettanto schifate, ci segnalano la traduzione di un loro scritto in spagnolo realizzato due anni fa proprio sulla sessualità e l’orgasmo femminile: “Il mio piacere viene come pugnali“. Anch’io penso come loro che, di fronte a tutta questa voluta disinformazione mascherata da ricerche scientifiche, la cosa migliore da fare sia fermarsi a riflettere ed essere noi a a produrre la nostra visione critica.
Non troveremo rappresentazione delle nostre esperienze, dei nostri desideri, della nostra visione della sessualità se non saremo noi a costruirla e condividerla.
Domani a Roma si inaugura la Lady Fest, festival di culture queer e femministe dove l’idea del Do it Yourself sull’immaginario sessuale verrà affrontato e vissuto a partire da tante esperienze e momenti di condivisione e riflessione critica. Dopo il dibattito scaturito da queste perle di misoginia fascista elargite con generosità dall’ informazione italiana quest’evento è una boccata d’ossigeno.
Tra le tante iniziative in programma ci sarà anche la spagnola pornoterrorista Diana J. Torres. Conoscerla e assistere a una sua performance è un’esperienza che non può lasciare indifferenti.
Il godimento e la potenza del suo corpo ti sbatte in faccia tutte le ipocrisie, le menzogne, le violenze che viviamo sui nostri corpi repressi, violentati, umiliati da parte del continuo martellamento su cosa, come e quando dovremmo godere.
Diana con un bel vaffanculo spara in faccia a questo sistema tutta la potenza del suo piacere e lo fa con una liberatoria fontana di liquidi che schizzano fuori dalla sua fica.
Il suo orgasmo sputa sulla cultura patriarcale di chi ci vorrebbe corpi impenetrabili, chiusi al piacere, sottomessi solo alla necessità riproduttiva.
La prima volta che ho assistito a una sua performance ho riso, tanto, di gusto, di liberazione. Ero eccitata e forte. Ho visto il mio corpo nel suo, la mia forza nella sua, il mio diritto al piacere nel suo.
Nell’angoscia di lottare ogni giorno per non lasciarmi contaminare e sottomettere da chi vorrebbe decidere del mio corpo quegli istanti mi hanno buttano in faccia tutta la violenza che subiamo e il vittimismo di cui ci circondiamo.
La sua fica pulsa di disprezzo per chi non alza la testa e grida: voglio godere!
Leggendo la traduzione di “Il mio piacere viene come pugnali” ritrovo questa esperienza nelle parole di K delle Ideasdestroyingmuros:
Squirting è l’atto di venire, è l’eiaculazione femminile …ma non è semplicemente provare un orgasmo, è più che altro l’atto di venire attraverso l’espulsione del fluido vaginale che può fuoriuscire con più o meno pressione ed essere più o meno spettacolare per non dire sconcertatamente scandaloso ed eccitante!
Questo atto implica un cambiamento di paradigma, una rottura con l’educazione ricevuta in quanto bio-donna 7. Fino a pochi mesi fa, quando provavo un orgasmo, contraevo i muscoli vaginali per contenermi, per non lasciare uscire niente, per non straripare troppo.
Era un atto istintivo, il risultato di una violenta educazione repressiva patriarcale ed eterosessista per la quale il piacere delle donne non esiste se non in quanto ricompensa alla bravura del bio-uomo in grado di far godere, non era prevista la libertà e l’autonomia di provare piacere delle donne, la donna era sempre lo specchio dove l’uomo o la coppia (lasciando aperta la questione delle coppie omosessuali) riflettevano la loro potenza. Ed infatti tale potere non poteva essere oscurato da un’eiaculazione femminile più spettacolare di quella maschile.
Al contrario lo Squirting comporta l’azione inversa della muscolatura vaginale, cioè di non trattenere ma spingere, e l’onda propagatrice che questo produce trascina e trasporta con se millenni di sottomissione non consensuale ed espelle verso l’esterno con tutta la visibilità di un’esplosione faiera (tradizione tipica valensiana dove nella piazza principale della città vengono fatti esplodere 140 chili di esplosivo o fuochi di artificio creando una coreografia sonora e visuale) .
E’ una sensazione liberatoria a tratti cosmica, è la consapevolezza del proprio piacere che occupa lo spazio, che si proietta al di fuori del sé, che si espande e si espressa in tutta la sua forza.
Visto che a parole siamo tutte brave ma nei fatti poi è un casino (davvero si accettano suggerimenti!), sempre alla Lady Fest, Diana terrà un workshop proprio sullo squirting.
Per chi parteciperà, aspettiamo con ansia il racconto di questa esperienza: mi raccomando racconti dettagliati! Noi abbiamo voglia di godere!
ho 33 anni, sono stata per tre anni con un ragazzo che capiva veramente le mie esigenze e con cui ho condiviso tutto…mentalmente, emozionalmente e sessualmente..è l’unico con cui sono riuscita a squirtare spesso e volentieri..non capitava tutte le volte, ma sei su dieci…è un’esperienza liberatoria che auguro ad ogni donna almeno una volta nella vita! e poi che soddisfazione essere noi a “venire” in faccia a loro, come per dire che non è loro prerogativa “umiliarci” col loro seme…
Che invidia, anche io voglio squirtare ma non mi viene proprio 🙁
Liberiamoci della stamaledetta cultura patriarcale ma soprattutto del mito/bluff del maschio latin-lover: solo la donna puo’ avere tanti orgasmi al giorno 😉
Quando avevo 17 anni mi lasciai col primo ragazzo con cui avessi fatto l’amore. 2 anni di sesso senza provare mai un orgasmo. Pensai di essere una di quelle donne che non lo provano, ma non me ne angosciai particolarmente, il sesso mi piaceva molto comunque. Ad ogni modo, mi chiamò qualche giorno dopo esserci lasciati per dirmi che aveva consultato uno specialista a proposito del “mio problema” – evidentemente cercava di colpirmi in qualche modo visto che l’avevo lasciato – e lo specialista, alto scienziato, invece di considerare la possibilità che il mio partner non avesse avuto le accortezze giuste, disse che dovevo avere un problema fisico, forse una ghiandola che non funziona bene. Ovviamente col mio ragazzo successivo la ghiandola ha funzionato benissimo, e sempre meglio fino ad oggi.
In giro c’è una marea di donne convinte di avere un problema, quello che non immaginano è che il loro unico problema è aver creduto alla storiella che una brava ragazza fa sesso con un uomo solo per tutta la vita.
Mi ricorda tanto la scena di Amarcord quando il prete chiedeva se ci si toccava http://youtu.be/Nk2ibtV4iUc?t=1m38s ecco si deve rendere conto come e quanto ci si tocca e si ha un orgasmo, qualche persona che io conosco trasportato da queste favolette per i gonzi aveva paura che stesse diventando cieco, avendo un abbassamento di vista.
Una donna (e anche un uomo) devono godere con la massima intensità il loro orgasmo, che ha detta di chi lo ha provato ai massimi livelli è una sorta di “good trip” al naturale, io ancora sta fortuna non l’ho avuta.
Scrive infine wikipedia alla voce orgasmo, sottovoce Barriere psicologiche:
Un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’orgasmo femminile è giocato dalla mente. La sessuologia moderna considera che la donna, per raggiungere l’orgasmo, deve essere mentalmente predisposta. Essendo in questo ambito più sensibile rispetto all’uomo, può trovare difficoltà a raggiungere il piacere se non è sufficientemente serena e coinvolta. L’insoddisfazione riguardante il proprio corpo, sensi di colpa dovuti a fraintendimenti nel campo delle idee religiose, insicurezza, pensieri negativi, complessi di inferiorità, possono incidere negativamente sull’esito dell’orgasmo.
A rischio di essere pedante/pallosa insisto sulla voluta incapacità dei giornalisti di prenderci tutti per deficienti.
L’inutilità dell’orgasmo femminile ai fini procreativi, o per meglio dire, la non-funzionalità dello stesso al concepimento e alla gravidanza avvalora le teorie di molti altri scienziati secondo i quali la biologia femminile è più complessa di quella maschile e per molti versi ancora misteriosa.
Non è nulla di nuovo, non capisco perchè insistono nel propinarcelo in modalità fascio-patriarcale, non siamo imbecilli!!!
L’industria pornografica inglese censura lo squirting poichè rifiuta il fatto che si tratti di liquidi della lubrificazione, affermano che si tratti di urina per cui equiparano lo squirting al pissing che in quanto perversione non si può immettere nel circuito pornografico
http://stimoli.blacksatin.it/2011/09/12/abc-del-sesso-lo-squirting-ovvero-leiaculazione-femminile-002263.php