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Pubblicità sessista: siamo tutte galline!

Mail di Alessandra che ci dice: “voglio farti vedere queste due pubblicità del marchio di abbigliamento ‘piazza italia’ che mi hanno irritato.. hanno a che fare con l’umiliazione degli animali, ma sappiamo esistono molteplici analogie tra la condizione femminile e quella animale”.

Mail letta dopo aver visto una notiziona su Repubblica, di quelle che non puoi dormirci la notte, stampo voyeristico, “luci rosse” sul titolo, tutto riferito al fatto che un fotografo invece che pensare al vestito si è messo a cercare l’antro, la cavità, la strettoia per inquadrare la mutanda della modella, come alle scuole medie. E Repubblica ti passa ‘sta cagata per uno scoop.

Immaginate dunque l’umore nel vedere poi queste immagini, di una donna paragonata alle altre galline, ma più intelligente delle galline, come se questo dovesse consolarci, che povere galline cosa hanno fatto di male loro per subire le angherie di creativi idioti non si capisce. Poi c’è l’altra foto, ancora meglio, dove il maschio “be intelligent”, è premiato perché vince il paragone con gli altri galli del pollaio e gode dalla presenza di gallinelle tutto attorno, come si conviene per i maschi della sua razza, e qui fossi uomo mi arrabbierei perché se essere intelligenti per i maschi significa aspirare a stare in mezzo all’equivalente in termini simbolico/umani delle galline allora possono tranquillamente aspirare al suicidio di massa.

Insomma è così. Mattinata come un’altra, mentre viene voglia si di fare un livido sulla faccia di un creativo (con gimp, photoshop o che so io), che impari a calibrare le sue scelte. Imparate voi a convivere con i lividi che ci disegnate in faccia e sul corpo ogni giorno. Vedrete come si sta bene!

—>>> Proposta di Subvertising che arriva da sisters & brothers antisessist*: Una gallina che mangia il verme, targa Piazza Italia. Chi la fa?

Posted in Fem/Activism, Pensatoio, R-esistenze.


4 Responses

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  1. Alessandra says

    Davide è proprio questo il punto: le galline (o gli altri animali) sono considerate ‘stupide’.. quindi oggetto di discriminazione e mercificazione … e quindi oggetto da prevaricare e/o sottomettere (e da notare… per una questione di ‘intelligenza’..il che fa rabbrividire) … la stessa identica cosa che avviene con il corpo femminile.

  2. Davide says

    Ma hai letto il mio commento?

    nella prima foto c’è una ragazza circondata da galli e galline, nella seconda un ragazzo circondato da galli e galline.

    dov’è la differenza?

  3. maralibera says

    si si… noi travisiamo sempre e per loro sono sempre provocazioni. la sappiamo a memoria tutta la storiella. fa schifo uguale!

  4. Davide says

    credo che avete completamente travisato..in entrambe le pubblicità ci sono galli e galline.

    Si evidenzia la differenza tra la donna e l’uomo intelligenti e la donna e l’uomo meno intelligenti, rappresentati metaforicamente dalla figura del pollo (che culturalmente è sinonimo di scarsa brillantezza)

    la campagna fa il verso al “be stupid” lanciato dalla Diesel qualche tempo fa.