In Italia, come dicevamo qui, un nazi-stragista (cristiano/conservatore) gode già di mille attenuanti. All’inizio si tratta di negazionismo vero e proprio, poi comincia il lavoro sporco del Ministero dell’Amore che ribalta la stessa realtà con milligrammi di revisionismo e censura sulla notizia.
Ieri le prime pagine di tanti quotidiani, non solo di destra, hanno addebitato la strage di Oslo ad una non meglio precisata matrice islamica. Oggi che tutti sanno che si tratta di quella stessa matrice che in Italia fomenta odio e razzismo e violenza contro gli stranieri, quella stessa matrice islamofoba che ha esponenti nel nostro parlamento, le cose non vanno granchè meglio.
Il Giornale e Libero relegano la notizia in un milligrammo di spazio invisibile. Il Giornale pubblica un editoriale di Magdi Allam che dall’alto della sua conoscenza in fatto di crociate cristiane, fondamentaliste e stragi nere ci regala la sua opinione che riassumeremo così: la strage c’è stata perchè c’è il multiculturalismo, altrimenti quello lì se ne sarebbe rimasto a fare il bravo cittadino in casa sua.
Sostanzialmente dice, nei passaggi più intensi:
“Non sappiamo ancora se entrambi gli attentati di Oslo e Utoya abbiano la stessa matrice.” – cioè lui non lo sa.
“in un primo tempo quando la pista islamica sembrava avvalorata, tutti ci sentivamo come rincuorati, probabilmente perché condividiamo la consapevolezza che questo genere di odiosi crimini contro l’umanità appartiene quasi naturalmente a dei fanatici votati a imporre con la forza ovunque nel mondo la sottomissione ad Allah e la devozione a Maometto.”
NATURALMENTE???? RINCUORATI????
Andiamo avanti:
“il cristianesimo è inconciliabile con la pratica della violenza finalizzata ad uccidere il prossimo” – e si è dimenticato le crociate, l’inquisizione cattolica, l’obbligo di conversione imposto a tutti gli indigeni delle terre d’america colonizzate dagli spagnoli e poi di mille altri luoghi, il divieto all’uso del preservativo per prevenire il contagio da Hiv in paesi in cui la presenza dei cattolici è assolutamente nefasta, le torture, gli antiabortisti fanatici che ammazzano i medici, le guerre in nome di dio che hanno sterminato tanta popolazione nei paesi arabi. L’odio per una religione acceca, anche chi subisce il fascisno post-conversione.
Poi decide che la matrice islamica e quella neonazista siano la stessa cosa quando è acclarato, in tutti gli studi possibili e immaginabili, che la fede neonazista, dio patria e famiglia, è sempre stata razzista e di radice cristiana.
Infine ci delizia con la sua analisi a proposito del razzismo che giudica l’altra faccia del “multiculturalismo”. Dimentica secoli e secoli di colonizzazioni da parte dell’occidente cristiano e di demonizzazione di tutto ciò che non si è lasciato colonizzare e parla del multiculturalismo come una scelta “sbagliata” di certi governi (quella di accogliere immigrati). Dice così:
“La Norvegia, al pari della Svezia, Gran Bretagna, Olanda e Germania, predica e pratica l’ideologia del multiculturalismo, concependo che l’accoglienza degli immigrati e più in generale il rapporto con il mondo della globalizzazione debbano portare a un cambiamento radicale della nostra civiltà, fino a vergognarci delle nostre radici giudaico- cristiane”
Sostanzialmente sta dicendo che i cristiani-fanatici sarebbero stati in qualche modo condizionati nel loro agire dalla presenza di persone che trasmetterebbero il virus dell’odio religioso. Dunque tutto andrebbe addebitato agli stranieri non cristiani.
E tanto per essere più convincente ripete parte del messaggio leghista e come un profeta dei nostri giorni ammonisce tutti dicendo che la presenza degli stranieri è causa del razzismo, dunque per porvi fine, dice, bisogna porre fine al multiculturalismo. Il razzismo non ci sarebbe se non ci fossero gli stranieri. Come dire che la violenza sulle donne non ci sarebbe se non ci fossero le donne. Come dire che la pedofilia non esisterebbe se non ci fossero i bambini.
Ecco il passaggio: “Al tempo stesso ammoniamo che il multiculturalismo è il terreno di coltura di un’ideologia razzistache fa proseliti tra quanti hanno la sensazione di non risiedere più a casa loro, che presto si ridurranno a essere minoranza e forse a esserne allontanati. Ecco perché multiculturalismo e razzismo sono di fatto due facce della stessa medaglia. La mia conclusione? Se vogliamo sconfiggere questo razzismo dobbiamo porre fine al multiculturalismo.”
La stessa cosa, in modo apparentemente più neutro fa l’Annunziata in un articolo su la Stampa dove dice che (cito da Il Fatto Quotidiano):
“l’autore dell’atto terroristico è islamofobo e razzista, ma lo è diventato a causa della presenza di 150mila immigrati “islamici” che vivono in Norvegia e la strage compiuta dal bianco e cristiano norvegese è, di per sé, «un esempio tangibilissimo di come l’Islam […] non sia facilmente assorbibile». Più che un esempio tangibilissimo del carattere inassorbibile dell’islam, questo è un esempio tangibilissimo della manipolazione razzista dell’informazione in Italia.”
Quando ieri scrivevamo che noi conosciamo perfettamente l’estremismo, la sua modalità comunicativa, le sue tecniche manipolatorie tipiche di qualunque ideologia radicata nell’odio, non stavamo scherzando.
http://www.youtube.com/watch?v=rrx5eZs3fas
Conosciamo l’estremismo razzista, quello fascista, conosciamo i metodi di sdoganamento, le tecniche manipolatorie, conosciamo a memoria tutte le modalità “apparentemente neutre” utilizzate da molta informazione di cosiddetto centro/sinistra mentre si criminalizzano le vittime e si santificano i carnefici. Conosciamo, soprattutto, l’estremismo sessista, misogino, quello che compie stragi infinite di donne (#85 le vittime di violenza maschile dall’inizio del 2011) che usa le stesse tecniche di rovesciamento delle questioni, la stessa modalità distorta, capovolgimenti, revisionismi, negazionismi e tutto quello che voi avrete forse analizzato sulla questione razzista, per criminalizzare le donne e salvare sempre gli uomini.
Facile indignarsi per le prime pagine de Il Giornale e Libero sulla strage di Oslo. Ma non abbiamo visto molte persone, incluso quelli de Il Fatto Quotidiano, indignarsi quando Massimo Fini dalle pagine del quotidiano di Padellaro e Travaglio diceva che le donne sarebbero una razza nemica da mandare in afghanistan per educarle a essere come lui le vorrebbe.
Quando le donne vengono insultate, sui media in carta stampata o sulle televisioni, non mi sembra ci sia la stessa sensibilità. Scorre invece una tolleranza bipartisan che agevola maschilisti sessisti e rafforza le convinzioni misogine, che hanno radice di qualunque tipo, perchè le religioni le ha fatte l’uomo e l’uomo ha fatto tutto a propria immagine e somiglianza.
L’estremismo misogino è quello che giudica colpevole una donna che ha denunciato uno stupro o persino quella che è stata ammazzata dal marito. E’ quello che di fronte all’enorme cifra di donne morte ammazzate per mano di uomini afferma che se le donne non fossero come sono quelle morti non ci sarebbero state.
Che poi è esattamente quello che sostanzialmente dice, tra una frase pietosa e una citazione filosofica, chi immagina che senza gli stranieri non ci sarebbe il razzismo.
L’estremismo misogino è quello di chi minaccia costantemente le donne e le femministe di morte, virtuale, sociale o reale. Chi invoca la jihad contro le donne che rivendicano i propri diritti, chi propone leggi che finiscono sempre per mutilare la vita delle donne a favore di vecchie concezioni familiste patriarcali.
Gli estremisti sono tra noi, la guerra è tra noi, e le donne massacrate ogni giorno in nome dell’odio contro le donne sono vittime di irresponsabilità, omertà, complicità, di una cultura che in modo chiaro, evidente, in quanto gode di assoluta impunità, giustifica gli assassini e demonizza le vittime.
Una società nazista discrimina stranieri, donne, gay, lesbiche, chiunque non adempie ai ruoli che una struttura sociale arcaica e patriarcale impone.
Una società nella quale non si riconosce e si tollera la discriminazione nei confronti delle donne è già nazista. Perchè l’antifascismo è una azione politica di resistenza a tutto tondo. Non puoi essere femminista se non sei anche antirazzista e antifascista ma è vero anche il contrario. Se dichiari di essere antirazzista e antifascista e ti fai piacere quello che scrive un misogino qualunque allora il tuo antifascismo è solo di facciata.
Quello che scrivo non è pretestuoso. Noi siamo molto preoccupate e arrabbiate per quello che è successo a Oslo, come per quello che avviene in Italia, ma siamo molto arrabbiate e preoccupate anche per quello che avviene alle donne, morte ammazzate ogni giorno, in una strage senza fine della quale non si occupa nessuno.
Noi. Arrabbiate, resistenti, antifasciste sempre.
Un po’ come dire che se non ci fossero stati gli ebrei non ci sarebbero stati i campi di concentramento, che se non ci fossero stati i neri in USA non sarebbe esistito il KuKluxKlan o che se non ci fosse stato il Sud Italia non esisterebbe la parola “terrone”. Uno viene discriminato, perseguitato, ammazzato ed è pure colpa sua!