Skip to content


Quando le donne tollerano le assenze maschili e se la prendono con chi lotta anche per loro!

Di Serbilla:

Non so se avete letto questo articolo: http://www.corriere.it/esteri/09_giugno_16/waldman_mamma_odiata_america_farkas_a6d714f2-5a90-11de-8451-00144f02aabc.shtml

Ricordo un articolo che parlava del citato editoriale sul New York Times del 2005, in una rivista femminile italiana con tono scandalizzato.

In sintesi: Ayelet Waldman 44enne autrice, avvocato e moglie del -> “celebre – e bellissimo” <- romanziere Michael Chabon, dice che ama più il marito dei suoi figli, pare abbia chiesto scusa per un aborto, ha messo una scatola di preservativi nel bagno dei figli così si abituano all’idea, descrive così l’Italia: “In Italia non riesco ad immaginare una madre che ami qualcuno, Dio compreso, più del figlio».

Dopo aver trascorso le due ultime estati in Toscana, l’autrice descrive l’Italia come «un Paese ormai senza più bambini, che stravede quando ne incontra uno». «Camminare in una via italiana con un bimbo in braccio è come trasportare un’enorme torta nuziale. Tutti vogliono assaggiarla».”

In certe parti mi ricorda i volantini dei frati che circolano a Napoli, dicono che una donna dopo il parto non deve perdere nemmeno un minuto e ricominciare a soddisfare il marito, il marito viene prima del figlio, altrimenti è normale che quello vada a cercare altrove compagnia…

Questo pezzo è illuminante:”E proprio il femminismo, secondo l’autrice, ha reso il mestiere di madre infinitamente più difficile. «Il nostro multi-tasking ha raggiunto livelli parossistici. Dobbiamo essere perfette in tutto, mentre per essere definiti modello, ai padri basta presentarsi alla partita o al compleanno del figlio». Le promesse tradite di una società più equanime avrebbero generato nelle donne un risentimento che cova sotto la cenere. Con conseguenze disastrose anche sulla vita sessuale della coppia.”

Ecco sì, dobbiamo mettere di nuovo da parte la parità perchè, essendo che gli uomini non ce la fanno a considerarci persone, meglio tornare indietro.. ma quindi lei perchè s’è laureata? perchè fa l’avvocato e la scrittrice?

Ma perchè le donne che sputano sul femminismo sono sempre le prime ad approfittare delle conquiste stesse del femminismo?

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


4 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. Giovanna. says

    Hai visto il film Venere nera??
    che te ne sembra??
    eh un pò makista.

  2. Alessandra says

    mah! a me fa piacere leggere di una donna che sostiene che i figli non sono il centro del mondo. il genitore (per ragioni storiche e culturali è la madre) che si annulla per i figli finisce per covare stanchezza e rancore per questi “tiranni” in una spirale ambivalente di rabbia e sensi di colpa che costringono a “riparare” comportandosi in maniera iperapprensiva. allora meglio una che non dimentica di avere dei doveri anche verso se stessa e coltiva il rapporto col partner che ama, con delle attività che la gratificano (sesso incluso) e via discorrendo. Poco chiaro il passaggio sul femminismo e il multitasking. forse voleva dire che, avendo conquistato anche degli spazi fuori di casa, le donne rischiano di sviluppare una sorta di sindrome da wonderwoman che alla fine nuoce loro. triste il nostro paese dove vige ancora una certa mistica della maternità. personalmente penso che quello che scoraggia molte dal fare figli non sia solo la situazione economica, ma anche una certa visione della “buona madre” che si sacrifica oltre misura senza sentirne il peso. “ridimensionare” questa ideologia dell’amore materno non potrebbe che fare bene. A tutti.

  3. sara says

    Perfettamente d’accordo con il commento di Cosmic. La parità in una coppia comincia dall’assumersi lo stesso peso di responsabilità nella gestione della vita familliare (con o senza figli).
    L’articolo lo trovo piuttosto sconfusionato.

  4. Cosmic says

    non so, non ho ancora capito il senso della teoria di questa signora. da una parte trovo stupido dover fare una classifica fra chi si ama di più. in una famiglia equilibrata tutti dovrebbero volersi bene alla pari, non c’è nessuno a cui si tiene più che agli altri, nessuno a cui si dà importanza. è vero che non ostante il legame con i figli sia molto forte e che finchè sono molto piccoli richiedono attenzioni e impongono dei vincoli che spesso non lasciano molto tempo libero, ma anche il rapporto di coppia è importante per il bene nostro e di tutta la famiglia. e quindi si, sono d’accordo sul’importanza della vita sessuale con il marito ma non perchè sia un dovere nei uoi confronti, piuttosto lo è nei NOSTRI confronti. insomma siamo noi che dobbiamo – nei limiti del possibile e chi ha un figlio piccolo sa che è molto molto faticoso – goderci ancora nostro marito e la nostra intimità. ma perchè va a noi e fa bene a noi, oltre che a lui!
    il femminismo non capisco cosa c’entri col multitasking, una famiglia “femminista” è una famiglia in cui entrambi i genitori sono, perchè hanno imparato ad esserlo, multitasking. si lavora in 2, ci si occupa in 2 della gestione della casa, dei figli, della spesa, della cena. e questo non può che giovare all’armonia di coppia – e quindi della famiglia, e quindi alla felicità dei figli. no?
    detto questo, trovo molto triste invece l’impressione che ha avuto dell’italia, che definisce “un paese senza più bambini”, ma dove allo stesso tempo le donne sono attaccate in maniera ossessiva a questi figli. purtroppo descrive la nostra realtà arretrata e contraddittoria, dove da una parte fare figli sembra essere un dovere e una cosa fondamentale per la realizzazione delle donne, dall’altra però non se ne fanno perchè le condizioni economiche e sociali non lo permettono.