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Su Repubblica si sollecita la *comprensione* per un accusato di stupro!

Uno dei motivi per cui non leggo Repubblica sta in questo video che ci segnala Roberta (grazie!) e che vi consiglio di vedere a stomaco vuoto.

Dimenticate le mille pagine sulla giustizia uguale per tutti, su berlusconi che non si presenta ai processi, sul premier di qua e il premier di là. Dimenticate tutto questo, quella apparente sete di giustizia che sparisce sempre quando c’è un potente di turno, un potente vero e un po’ meno goffo del premier, di quelli che non si possono scontentare e rispetto ai quali si evoca il fantasma di Tortora e tutto l’abc lombrosiano a difesa di un accusato di stupro.

Non ho letto o ascoltato un solo minuto dedicato alla ragazza che ha denunciato di aver subito lo stupro e sono sicura che più va avanti questa storia e più è certo che qualcuno tirerà fuori qualche notizia succulenta sul suo passato torbido, le sue amicizie sospette e chissà che altre porcherie e bugie. Tutto pur di salvare gli imperatori. Tutti meno uno, quello che sta sulle scatole al gruppo dal quale dipende Repubblica che con il premier ha un conto personale da chiudere.

Ed eccolo questo delicato e sensibile giornalista che ci presenta l’analisi delle foto del direttore dell’FMI, invitandoci a guardare le sue occhiaie appena rifatte, il suo impermeabile, il suo volto distrutto ma che recupera autorità via via che la faccenda si evolve. E come sono brutte quelle manette per il giornalista italiano così sensibile all’immagine dei craxi latitanti, i politici in manette, mani pulite e via cantando, perchè è così terribile il peso dell’uguaglianza di fronte alla giustizia (l’ha detto lui, non io).

E io mi chiedo di che cosa si sia fatto o se non abbia digerito male ‘sto tipo prima di commentare e mi chiedo soprattutto dove sta la notizia. Quale serio giornalismo è quello di chi non analizza i fatti, i documenti, ma ci offre una sua personale interpretazione della ruga e della gocciolina di sudore dell’arrestato.

E guardalo come soffre, e guarda come gli fanno male le manette, e guardalo di qui e guardalo di là.

E la vittima? E tutto quello che ci ha raccontato Repubblica sul premier? Tutte balle?

Sono sempre molto colpita dalla sensibilità degli uomini che si mostrano proni di fronte al potere, perchè oggi domani non si può mai sapere di chi si può avere bisogno, no?

Resto comunque nauseata perchè come sempre, in Italia, quando si parla di stupro si dimentica che è un danno enorme fatto ad una donna e che quella donna, la vittima, viene stuprata mille volte di più e una delle occasioni in cui viene stuprata di nuovo è quando si sentono simili commenti in giro.

Il prossimo articolo o commento video quale sarà? Sulla sofferenza estrema del pedofilo che si gira e si rigira nella sua piccola prigione, sotto quella coperta che non è più in cachemire, un po’ rosicchiata dai topi?

Oppure ci racconteranno delle rughe che sono spuntate sul volto dell’ennesimo uxoricida, perchè lui, poverino, non riesce a vedere il sole se non da quella finestrella in alto nella sua cella?

Vogliamo le storie delle vittime, il rispetto delle vittime della violenza maschile e ci fanno seriamente ribrezzo tutti questi inviti a identificarsi con gli accusati di reati odiosi.

Non mi interessa la sofferenza del tizio in manette. Io voglio sapere come sta la donna che lo ha denunciato per stupro.

Repubblica ci deve un servizio sulla violenza sulle donne, perchè se non lo fa, se non ne parla, allora siamo autorizzate a pensare che quando parla del premier, del sessismo e bla bla bla, sono tutte balle.

Al tizio che ha fatto questo bel commento suggeriamo di fare il nostro test: Scopri il falsabusista e negazionista che è in te.

—>>>Leggete questa intervista di Tristane Bacon che dichiara a proposito del tizio sotto accusa che tutti lo sanno e nessuno lo dice [Guarda il video]. Come dire che se sei potente godi di una immunità e di una impunità particolari. E in generale, tanto per ricordarlo, va precisato che non si può scambiare il garantismo con l’mpunità.

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


11 Responses

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  1. Imma says

    È una gravissima violazione – di cui non ero a conoscenza – continuo però a ritenere ancor più grave la pubblicazione del suo nome sulla stampa francese. Insomma, coi toni che si sono usati, con le tesi di complotto che stanno diventando la nuova minigonna, la pubblicazione del nome mi pare quasi un invito a perseguitarla.

  2. cybergrrlz says

    beh, in televisione hanno fatto vedere la foto della donna, quindi vedi tu il livello di rispetto della privacy

  3. Imma says

    Devo esser stata cazziata dall’antispam per via del commento troppo lungo, quindi cercherò di riassumere il tutto.
    L’articolo pone l’attenzione soprattutto su quella che – si pensa – possa essere la linea di difesa di strauss-kahn: ovvero che qualsiasi cosa sia successa nella stanza d’albergo sia stata assolutamente consensuale.
    L’avvocato di strauss-kahn, benjamin brafman, durante un’udienza alla sede penale ha detto ad un giudice che le prove raccolte dalla scientifica non sono convincenti e anche se non ha specificato nulla, ciò suggerirebbe che la difesa possa ammettere che ci sia stato un approccio sessuale, ma che sia per l’appunto stato consensuale.
    Ma – fortunatamente – si pone molto l’accento anche sulla donna, la quale, stando alle dichiarazioni del suo avvocato, è impossibilitata a tornare sia a lavoro sia a casa, per via dei media che si sono piombati su entrambi i luoghi.

    ” In short, the case has been devastating, the lawyer, Jeffrey J. Shapiro, said in an interview, keeping his client from her life, her routines and even her 15-year-old daughter.”

    L’avvocato della donna si sarebbe pure irritato per quanto detto da brafman, smentendo categoricamente la consensualità dell’accaduto e aggiungendo che la donna nemmeno sapeva chi fosse strauss-kahn e che non avrebbe fatto nulla per mettere a rischio il suo lavoro.
    Nell’articolo si parla anche del fatto che “più di una donna” avrebbe contattato gli investigatori dichiarando di aver subito un’aggressione sessuale da parte di sk e che se la linea di difesa scelta verterà sulla consensualità, allora il dito sarà puntato sulla credibilità della donna.
    Una notizia tra la righe: i media francesi avrebbero rivelato il nome della donna. Io non ho controllato, ma non ho nemmeno motivo di dubitarne e l’unica cosa che mi vien da dire riguardo ciò è: scorretti e vigliacchi.

  4. Imma says

    Scusate, io sono abbonata ed ho copiato il link così com’era, anche se dovrebbe essere possibile leggere gli articoli gratuitamente finché non si supera un determinato limite.
    Ma vi copio l’articolo tranquillamente.

    “As Dominique Strauss-Kahn, the managing director of the International Monetary Fund, spent his first full day on Rikers Island, the hotel housekeeper who accused him of sexual assault was struggling with what her lawyer said was a life upended by the case.
    The woman, 32, a widowed immigrant from Guinea who was granted asylum seven years ago, has not been publicly identified by the authorities in New York and has made no public statements about what prosecutors say was an attack by Mr. Strauss-Kahn, 62, a Frenchman, as she prepared to clean his hotel room on Saturday.

    But her lawyer said she had been unable to return to her job at the Sofitel New York or to her home, as both had attracted swarms of international news media. In short, the case has been devastating, the lawyer, Jeffrey J. Shapiro, said in an interview, keeping his client from her life, her routines and even her 15-year-old daughter.

    And as she remained in seclusion, there were suggestions that Mr. Strauss-Kahn, a powerful, wealthy politician who was widely regarded as a strong candidate to run against the French president, Nicolas Sarkozy, next year, would put forward a defense that any sex would have been consensual.

    During a hearing on Monday in Criminal Court in Manhattan, a lawyer for Mr. Strauss-Kahn, Benjamin Brafman, told a judge he believed the “forensic evidence” was “not consistent with forcible encounter.”

    Mr. Brafman did not disclose what forensic evidence he was referring to, or even if he had been apprised about what forensic evidence the prosecution had collected. Even so, that statement seemed to suggest the defense may acknowledge that a sexual encounter had occurred.

    Indeed, on Tuesday, a person briefed on the case said the defense believed that any sex act may have been consensual.

    That elicited an angry response from the woman’s lawyer. He dismissed any suggestion that the housekeeper had agreed to have sex with Mr. Strauss-Kahn.

    “There is no question this was not consensual — she was assaulted and she had to escape from him, which is why when she finally got out of the room, she reported it to security immediately,” Mr. Shapiro said. “It doesn’t matter what Mr. Brafman says, and it doesn’t matter what the defendant says. Her story is her story, which she has told to everyone who asked her, and she is telling the truth. She has no agenda.”

    Mr. Shapiro said his client “did not even know who this guy was” until she saw news accounts, adding, “She is a simple housekeeper who was going into a room to clean a room.”

    The woman, whose name has been reported in the French news media, emigrated from Guinea with her daughter, leaving that country under what Mr. Shapiro said he understood were “difficult circumstances.” The lawyer said she sought and was granted asylum in the United States, although he said he was unsure of her immigration status.

    The woman, who speaks French and some English, is a widow, though the lawyer said he was unaware of the timing or the circumstances of her husband’s death.

    Mr. Shapiro said his client was very proud of her job, which she had held for three years, and the ability it gave her to support herself and her daughter.

    “She would have done nothing to jeopardize this job,” he said. “She needs this job; this job was her lifeline. She is not a woman of resources; she is not a woman of pretense.”

    His client, he said, has enormous pride, and is unsure what her life will be like going forward.

    “The fact of the matter is this is a situation that she didn’t choose,” the lawyer said. “She’s been victimized not only by what happened in that hotel room but by the fact that her life has been taken away from her for who knows how long.”

    No lawsuit, he said, had been considered or discussed.

    A law enforcement official said, meanwhile, that “more than one” woman had contacted investigators to suggest they had been sexually assaulted by Mr. Strauss-Kahn, but officials were still determining whether they would go to France to investigate.

    If Mr. Strauss-Kahn’s lawyers were to argue at trial that the activity was consensual, such a defense may hinge on the credibility of the accuser. The task of looking into her background, as well as examining weaknesses in her account, would fall to the defense lawyers and investigators they have hired from the firm Guidepost Solutions.

    Mr. Strauss-Kahn’s defense team is likely to be back in Criminal Court on Friday, when a grand jury is expected to hand up an indictment against him. If an indictment is not issued this week, he would be eligible for immediate release.

    A Criminal Court judge, Melissa C. Jackson, has already refused Mr. Strauss-Kahn bail, although his defense team is free to seek bail from a higher-ranking judge in State Supreme Court. Mr. Strauss-Kahn was placed on suicide watch on Tuesday, according to a law enforcement official. The official said the action, which will put him under closer supervision, was taken as a result of Mr. Strauss-Kahn’s intake evaluation, which was based on the nature of the charges, whether he had ever been in jail before and other factors, rather than on any specific threat or attempt.

    Mr. Strauss-Kahn had one visitor on Tuesday, but correction officials would not disclose the person’s identity.

    Mr. Strauss-Kahn was being held in protective custody in the West Facility at Rikers because there was room there to give him a wing to himself, an official said. “

  5. cybergrrlz says

    @Imma non si vede l’articolo del new york times perchè richiede un abbonamento. cosa dice l’articolo?

  6. Imma says

    Ve lo segnalo qui: http://www.nytimes.com/2011/05/18/nyregion/strauss-kahn-may-claim-consensual-sex-as-defense.html?_r=1&nl=nyregion&emc=ura2

    Notare: inizialmente non era nemmeno all’hotel…

  7. Imma says

    @fasst Io di solito non leggo il fatto e non sapevo la situazione fosse simile. Ci son finita per leggere un articolo su strauss-kahn ed appena ho letto i primi due commenti non ho potuto resistere e mi sono iscritta per rispondere. Un’altra commentatrice mi ha confermato che quelli son commenti abituali e che con quella gente non c’è possibilità di dialogo.
    Chissà, magari si ritrovano lì anche perché il fatto quotidiano se li è allevati a furia di articoli di massimo fini, mica la pizza coi fichi della misoginia nostrana.

  8. Imma says

    @lafra Io no di certo, repubblica non la leggo per principio. Benché mi ricordi bene come venga trattata la violenza di genere sul quotidiano; chissà perché le donne impegnate a mandare loro foto per segnalare l’indignazione non lo facciano contro repubblica, ma sempre per.

  9. fasst says

    @lafra: l’avevo detto io che andava visto a stomaco vuoto. comunque io non leggo repubblica 🙂
    neppure quello cartaceo.

    @Imma: i falsabusisti/negazionisti sedicenti di sinistra che sono anche responsabili della costruzione di una cultura misogina della quale tutti conosciamo dei bellissimi esempi (http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/05/17/pas-creazione-del-consenso-e-inibizione-del-dissenso-il-contesto-la-costruzione-di-una-cultura-e-di-una-ideologia/), non si sa come e perchè finiscono tutti a Il fatto quotidiano.

  10. Imma says

    La vicenda ha del grottesco. Due giorni fa mi è venuta la gastrite a leggere i commenti dei sinistroidi-giustizialisti del fatto quotidiano: anzitutto la tesi del complotto da parte della destra e degli u.s.a.; la cameriera che s’è inventata tutto, o è stata pagata o lo fa per ricatto; la polizia di nyc che è corrotta e inaffidabile, perché scherziamo? arrestare un uomo come strauss-kahn!; polanski che poverino aveva fatto benissimo a fuggire, uno stupratore ricco e famoso che finisce in carcere, che ingiustizia sarebbe; un altro che ha scritto che a lui le femministe fanno pena perché appena sentono notizie di una nuova violenza esultano, perché ovviamente una si occupa di queste questioni per perverso piacere, non per l’esatto contrario: perché ne ha orrore e le vuole denunciare; un altro ancora che: poverini gli uomini, per loro è difficilissimo dimostrare la consensualità di un rapporto.
    A parte la tesi del complotto e del povero ometto di potere perseguitato, tipico dei berluscones, questi dovrebbero essere gli uomini di sinistra, quelli che sfruttano le manifestazioni delle donne e accusano berlusconi di essere un maschilista!
    Venendo al giornalista: è lo stesso verme, tra questa gente non c’è differenza.
    E “il peso terribile dell’uguaglianza di fronte alla giustizia” mi pare chiaro cosa significhi e dove voglia andare a parare: è terribile per un uomo così, un uomo potente spacciato dai fanatici come una sorta di salvatore dell’umanità, che peraltro si trova in carcere per un reatucolo come tentato stupro, un reato per cui in carcere possono finirci gli immigrati o gli operai, ma il capo dell’fmi…
    E destra e sinistra per noi donne non significa nulla, perché quello che è chiaro – ed a me è chiaro da sempre – è che giustizia, uguaglianza son belle parole che possono riguardare – a sinistra – qualsiasi gruppo sociale: donne escluse!
    Due sere fa pure gad lerner s’è ritrovato a dover dire – a non ricordo più chi, che sosteneva il povero strauss-kahn perché lui ragazzi è rovinato adesso! – “io continuo a credere che la vittima sia la cameriera e non strauss-kahn”.
    Per finire, apro la lista di notizie dell’indipendent e trovo questo http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/ed-miliband-slams-ken-clarke-rape-comments-2285710.html

    Appunto, ciò che denunciamo da sempre: la classificazione degli stupri come serie a e serie b. I primi classificati così quando si può sfruttarne il lato politico: leggasi immigrazione; i secondi: tutti gli altri.
    Ed ovviamente quando si tratta di potenti, ricchi, famosi e figli di papà siamo sempre di fronte ad uno stupro di serie b.
    Magari ken clarke perderà il posto, ma tanto la sua missione l’ha compiuta.

  11. lafra says

    dovevo seguire il consiglio e invece l’ho visto dopo pranzo questo video. ma che razza di giornalismo fa questo individuo? è un incrocio tra un delirio mistico, una gigantesca leccata di culo al potente e una supercazzola fatta male! se non erro ci dovrebbe essere un’altra chicca sua sul cartaceo di oggi… qualcun* l’ha letta?