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Palermo Pride 2011

Dal 14 al 21 maggio Palermo ospiterà numerosi eventi culturali, politici, spettacoli, concerti e feste, che animeranno la città sui temi e gli argomenti del Pride, e la immancabile parata,  che avrà luogo il 21 maggio, un momento di festa e rivendicazione a conclusione del ricco calendario.

Al centro degli eventi saranno i movimenti lesbo-queer e femministi, il tema dell’omogenitorialità e quello della legalità, uniti ai diritti delle persone LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer) nel nostro paese.

La campagna grafica del Palermo Pride 2011 nasce dalla collaborazione tra ideadestroyingmuros e laboucherie, e dalla partecipazione di numerose persone che hanno aderito alla proposta:

La storia di queste immagini ha inizio con una migrazione: siamo venute a Palermo dalla Spagna, paese dove Brenda è nata e dove invece Chiara e Giulia, cresciute in Italia, hanno deciso di emigrare diversi anni fa.
Con i nostri progetti proponiamo un attivismo artistico e culturale vivendo i/nei movimenti femministi, lesbici, queer, post-porno e post-coloniali. Utilizzando un insieme di diversi linguaggi: dalla performance alla sperimentazione sonora, dal video all’antropologia urbana, dalla traduzione fino alla creazione di teoria e di momenti di confronto. Sempre ci muoviamo attraversando gli spazi, stiamo nelle strade, nelle università, nei teatri, nei centri sociali o nelle feste, tutti in quanto luoghi di cultura e di vita. Per quanto riguarda la ideazione della campagna abbiamo attraversato gli spazi contestuali della “canzone popolare” e dei luoghi pubblici della città di Palermo. Prendendo in considerazione la risaputa strofa “E IU CA SUGNU BEDDA MI VOGGHIU MARITARI”, è stata rifiutata la comune concezione di bella come di bell’aspetto per invece ampliarla a ciò che in ambito degli affetti e delle sessualità viene considerato diverso. A partire dal ritornello sono state proposte quattro varianti ognuna relazionata a quattro immagini che rappresentano un vivere collettivo in quattro differenti angoli della città. La ragione per la quale abbiamo pensato allo spazio pubblico è per rompere con il fattore privato degli affetti quindi rivendicare una visibilità reale delle differenze sessuali e di genere, facendone una lotta politica a partire dal personale di ognuno e ognuna.

 

Serbilla, dalla nostra mailing list, ci ha poi suggerito la lettura di un comunicato rilasciato dagli/dalle organizzatori/trici del Pride  in seguito ad un boicottaggio da parte dei giornalisti della conferenza stampa indetta il 30 aprile per lanciare l’evento.

Lo condividiamo esprimendo la nostra solidarietà e chiedendo anche noi una risposta alla domanda rivolta alla stampa palermitana: “Chi o cosa stabilisce quello che è una notizia, cosa accade o non accade in città?”

Buona lettura!

Non siamo nelle condizioni di fare la conferenza stampa di presentazione del calendario ufficiale del Palermo Pride 2011 perché stamattina alle ore 12.00 alla Vicaria  non si è presentato neanche un giornalista a cui poter illustrare il programma.

“Sempre la solita storia. Opportunità sprecate. Incontri  mancati. Assenza. Indifferenza. Meno male che la gente mostra grande entusiasmo e partecipazione nei confronti di eventi come il Palermo Pride, che dovrebbero arricchire ed animare il confronto culturale e civile di questa città. Nonostante gli sforzi continui di apertura che io e la mia compagnia cerchiamo di fare, non necessariamente legati all’ufficialità ed alla ricerca di un riconoscimento da parte delle istituzioni, riceviamo  indifferenza  pure da coloro che dovrebbero testimoniare questo tentativo caduto ancora una volta nel vuoto. Vergogna a tutta la stampa palermitana!”, dichiara Emma Dante.

Il Palermo Pride 2011 va avanti lo stesso: il Calendario esiste, ed è ricco di eventi che saranno come sempre interessanti e partecipati.
Chi o cosa stabilisce quello che è una notizia, cosa accade o non accade in città?
“Esprimiamo il rammarico però di dover leggere con cadenza quasi quotidiana delle esternazioni omofobiche di sottosegretari ed ex euro ministri (ultime ma non uniche le paradossali uscite di Giovanardi e Buttiglione) alle quali non riusciamo a opporre con adeguata eco sulla stampa  le nostre argomentazioni non vittimisticamente, ma  attraverso la nostra gioia, la nostra creatività, il nostro lavoro.  Con il dubbio molto triste che la disattenzione sia esattamente figlia di tale pubblica (lei sì) riprovazione, divenuta consuetudine.” Dichiarano i portavoce del pride.

Questo appuntamento che offre alla città uno sguardo culturale aperto alla complessità e alla ricchezze delle differenze che la attraversano  è condannata dalla assenza degli operatori dell’informazione a rendere ogni attività culturale e politica precaria e invisibile.
Nonostante l’immagine di Palermo città statica e morta, condannata alla rassegnazione e alla impossibilità di cambiare, il Pride 2010 ha già mostrato quanto vivace essa possa essere quando i progetti culturali sono condivisi e costruiti attraverso percorsi partecipativi.

Emma Dante, Massimo Milani, Barbara Amodeo, Luigi Carollo, Daniela Tomasino (30 aprile 2011)

Posted in Fem/Activism, Iniziative, Personale/Politico, R-esistenze.


2 Responses

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  1. ideadestroyingmuros + la boucherie says

    un abbraccio da palermo,
    grazie per la diffusione e speriamo di incontrarci qui durante il pride?!
    a prestoooooooooo

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