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#48 vittime di violenza maschile nel 2011

Pochi giorni fa si è tenuta la quarta edizione di Walk a Mile in her Shoes. Uomini che fanno un miglio indossando scarpe da donna contro la violenza maschile sulle donne.

In Italia abbiamo tanti uomini che stanno stretti in branco a difendersi l’un l’altro. I disertori che lottano assieme a noi più o meno li conosciamo tutti e riponiamo in loro la massima stima.

Ci eravamo lasciate quando le vittime di violenza maschile in italia erano #42 per il 2011. In poco più di una settimana quelle vittime sono diventate #48. Negli ultimi giorni ci sono state sei donne uccise e due ferite in modo gravissimo (una è in coma e l’altra in rianimazione) per mano di fidanzati, mariti, ex.

C’è qualcun@ in italia che ha voglia di percorrere almeno solo un metro mettendosi nei nostri panni o avete troppa paura di fare la nostra stessa fine?

Fateci sapere.

—>>>Bollettino di guerra

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. Drew Falconeer says

    Mi offro di percorrere tutti i metri che servono perche’ qualche testa si svegli dal torpore e dall’ignoranza e si renda conto di quanto tragica sia la situazione. Ho avuto la presunzione di percorrere miglia nelle scarpe delle donne per molto tempo. Ma siccome con la presunzione non si va lontano, mi pongo ogni giorno il problema della prospettiva e del privilegio, di come guadagnare la prima, e di come abbandonare e combattere il secondo.

    Fermo restando che non e’ la forma di una scarpa o di un tacco a definire in alcun modo le donne, o cio’ che e’ femminile, approvo con entusiasmo qualsiasi iniziativa che porti gli uomini a confrontarsi con se stessi e a sfidare le convenzioni di cui sono anche essi vittime (con le conseguenze che conosciamo). Per quanto mi riguarda, oltre alle scarpe psicologiche, virtuali, emotive e politiche, indossero’ volentieri qualsiasi simbolica scarpa in qualsiasi simbolica marcia se questo servira’ anche solo a far capire a una persona in piu’ che le cose non sono come sembrano, non sono come ci/vi raccontano, e che c’e’ bisogno di capirlo, farlo capire, e poi lottare.

    Meno politico, ma segnalo anche: http://www.facebook.com/event.php?eid=217478264935667 (al quale ovviamente partecipero’). Qualsiasi cosa perche’ si abbattano i muri di convenzioni create ad arte per recintare gli umani in facili, controllabili, manipolabili schemi.