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Se lo stalker va in tv a processare la ex

Quella cosa a forma di uomo, che in realtà uomo non è, l’ho visto in televisione a raccontare che io sono una persona cattiva, una che inventa le cose, una che ha questo e quello.

E invece è tutto falso. Invece è un gran bugiardo. E non capisco come facciano questi signori della televisione a ospitare uno come lui per fargli raccontare falsità senza neanche prima avermi consultato. Senza aver chiesto a me almeno una opinione, la mia versione dei fatti.

Perché sapete: non è soltanto il presidente del consiglio che oggi si serve della televisione per farsi assolvere senza neppure presentarsi mai in tribunale.
Oggi è così per tutti: mafiosi, criminali, assassini e stupratori.

Quello che è andato in televisione fa parte dell’ultima categoria. Uno stalker stupratore che mi ha perseguitato, è entrato in casa mia e mi ha violentato senza considerare neanche per un attimo che io non fossi affatto d’accordo.

L’avvocato dice che posso citarlo anche per diffamazione, ma nel frattempo lui ha partecipato ancora ad una trasmissione e penso che se io fossi al suo posto mi avrebbero già condannato per calunnia.

Avete presente la televisione così come è fatta oggi? Si tratta in realtà di crocifissioni in pubblico. Caccia alle streghe. Roghi di piazza televisiva. Quella che è stata bruciata ieri l’altro in una trasmissione del pomeriggio ero io. Mi sono vista processare in contumacia, senza alcun diritto alla difesa. Mi sono vista descrivere come una strega e condannare senza appello. Con quella presentatrice dal tacco 12 e il trucco pesante che faceva finta di essere obiettiva mentre faceva parlare lui, l’avvocato di lui, l’amico di lui, la parente di lui, la vicina di casa di lui. Mancava solo che facessero parlare il prete della sua parrocchia e la maestra che l’ha avuto come alunno alle elementari e il processo era bell’e vinto senza neanche cominciare.

Mi hanno descritta come una specie di creatura diabolica attaccata alle cose superflue e piena di interessi inutili. E avrei pure diritto di essere quello che voglio perché in ogni caso lui non avrebbe potuto e dovuto perseguitarmi e stuprarmi.

Quello che nessuno gli ha chiesto è come mai se io sono la persona che lui ha descritto ha continuato a perseguitarmi per due anni facendo scenate a chiunque mi si avvicinava e infine entrando più volte in casa mia arrivando perfino a stuprarmi.

Sono una ragazza che lavora. Studio, mi mantengo, voglio laurearmi e la sera lavoro in un bar. Permettetemi il linguaggio ma mi faccio davvero un culo così.

Di giorno quando posso per arrotondare faccio la baby sitter e nel periodo in cui sono stata insieme a quell’uomo dovevo lavorare anche di più perché lui praticamente viveva a casa mia e non sborsava mai un soldo neppure per fare la spesa.

Io non ho tempo per stare dietro uno come lui, sempre depresso, senza voglia di fare niente, aveva finito per trascinarmi nel suo pozzo senza fondo dal quale sono riuscita ad emergere perché sono una persona forte e determinata.

Lui è una persona senza futuro, senza voglia di immaginarsi differente. La sua vita è buia, noiosa, senza nessuno sbocco e per il tempo che è stato con me ha vissuto di luce riflessa rubandomi ogni milligrammo di vitalità.

Infine ce l’ho fatta a liberarmi di quest’uomo psicologicamente violento, che mi ricattava con sensi di colpa e mille forme di prevaricazioni di ogni tipo per non permettermi di andare avanti. Gli ho detto basta e lui non è mai stato d’accordo.

Mi ha promesso che me l’avrebbe fatta pagare e ora siamo alla crocifissione pubblica dopo una grave violenza che gli è costata una denuncia.

Andrò avanti e vorrò vederlo in tribunale, qualunque cosa egli dica in televisione, con buona pace delle emittenti che su questi individui in attesa di processo fanno soldi ferendo a morte le vittime di violenza maschile e tutte le loro famiglie.

Andrò avanti perché ancora credo che tra quello che accade in televisione e quello che avviene in tribunale possa esserci qualche differenza.

Però mi chiedo e vi chiedo se non sia davvero il caso di denunciare le emittenti che permettono a uomini del genere di continuare a diffamare e perseguitare in pubblico le loro vittime.

Perché le televisioni che a parole dicono di fare campagna contro la violenza sulle donne in realtà diventano mezzo attraverso il quale gli uomini violenti possono continuare a praticare stalking?

Se qualcuno conosce la risposta me la dica, perché davvero mi chiedo se il mondo non sia del tutto impazzito.

Grazie!

F.

—>>>Ogni riferimento a cose fatti e persone è puramente casuale. Ringraziamo F. per averci raccontato questa storia.

Posted in Narrazioni: Assaggi, Omicidi sociali, Pensatoio, Storie violente.


3 Responses

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  1. Claudio says

    Riconoscendomi nella descrizione dell’uomo “sempre depresso, senza voglia di fare niente” e della “persona senza futuro, senza voglia di immaginarsi differente” con una vita “buia, noiosa”, mi sento di dire: ehi, però c’è anche chi è così senza farlo pesare agli altri, senza esercitare parassitismo vampiresco nei confronti di una donna, senza avere nulla di anche soltanto vagamente violento e soprattutto senza essere uno stalker!
    Quindi ora ho un motivo ulteriore per detestare questo persecustupratore mediatizzato: fa della pessima pubblicità a noialtri pacifici inconcludenti!

  2. luziferszorn says

    Sì, il paese è impazzito. E molti che l’han fatto notare son già stati ridotti al silenzio. Si fa quel che si può, dove si può. Fin che si può.

  3. wildsidez says

    Dal paragrafo “Sono una ragazza” al paragrafo “Mi ha promesso” sottoscrivo tutto, identico, è capitata la stessa cosa a me. Solo che lo sfruttatore violento non ha usato la televisione per diffamarmi e diffondere la sua versione di “bravo ragazzo”, ha usato le sue reti di conoscenze di piazza, che sono molto più vaste delle mie, dato che lui non lavora e sta sempre in giro, mentre io invece sono sempre chiusa al lavoro dalla mattina alla sera.
    Sono uomini che vanno alla ricerca di persone da spremere per vivere della loro luce riflessa e delle loro capacità, attribuendole a sè in pubblico, e proiettando sulla donna tutti i loro difetti che non vogliono ammettere, facendola passare come se fosse lei l’imputata.
    Comunque sì, in via generale, l’uso delle televisioni per difendere criminali di varia natura e amici di criminali (vedi la moglie dell’omicida Izzo quando in tv lo difendeva…) è inammissibile, anche perchè crea in certe menti morbose (tra gli spettatori al di qua del video) una voglia di emulazione, facendo sembrare come peccati veniali ciò che invece sono reati gravi e gravissimi.
    Non è un caso se la persona che mi ha fatto quanto detto sopra era solita guardare sempre in tv con grande attenzione e gusto morboso tutti i programmi dove si parlava di donne uccise o stuprate, programmi dove si cerca sempre di giustificare l’assassino e lo stupratore.