Buon 2011 di lotta: we can do it!

Da pochi giorni è morta Geraldine Hoff Doyle, operaia simbolo della resistenza al nazismo prima, e femminista dopo (il famoso poster We Can Do It! era basato su di una sua immagine).

Lo sparire di vecchie icone è sicuramente triste di per sè, ma diventa tragico quando ci si rende conto che al loro posto non ve ne sono di nuove a riempire il vuoto di nuovi ideali, nuove lotte e soprattutto nuove energie.

Io sento in maniera lacerante questo vuoto, riempito oltre ogni misura di paura e impotenza per la situazione attuale… quello che mi chiedo quando guardo a certe immagini del passato è: dove è finito quel coraggio che faceva rischiare a “coloro che non ci stavano” tutto, perfino la vita, pur di non accettare ciò che tutt* sappiamo essere inaccettabile?

Ci hanno davvero addomesticat* così bene, in maniera così invasiva e pervasiva, da renderci capaci soltanto di passivi borbottii autoreferenziali di cordoglio per la nostra misera condizione?

L’immagine di Geraldine mi interroga su questo… spero che il suo We Can Do It! non diventi mai un Can We Do It?, ma continui a ricordarmi, a ricordarci che le parole non bastano, che le parole sono potenti ma quando restano slegate dall’azione perdono la loro efficacia diventando perlopiù delle lamentazioni.

Quello che ci auguro per il 2011, è di essere capaci di unire alle parole le azioni, forse a volte addirittura di parlare meno ma di agire di più!