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Non è una buona notizia

di Elisabetta P.

Non è una buona notizia

eppure deve essere compresa
comunicata, approfondita, sezionata
e poi da capo

Non ti distrarre in riflessioni
soffocato dolore, muto stupore
o sterili digressioni

Preferisco una moderata impassibilità
un’ombra di sorpresa, compassato disgusto tra sbadigli
di altro non c’è necessità

Anche se certo, una lacrima sarebbe opportuna
ma che si asciughi in fretta e in solitudine
senza indecisione alcuna

Non è una buona notizia.
E’ da voler scomparire, perdere udito e vista
smettere di sentire

Ma io ho bisogno di farti sapere
sfumature, sangue, intimità delle ferite
sguardo della vittima, parole dell’uccisore

Accurata autopsia dell’altrui dolore
svolta in un anfiteatro senza fiere
tra spettatori disumani svuotati del pudore

E poi da capo
mi sfamo dell’orrore quotidiano,
senza dubbio mi è dovuto un primo piano.

Posted in Autoproduzioni, Omicidi sociali, Pensatoio.